ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03545

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 171 del 11/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2014
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2014
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03545
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171

   FRUSONE, ZOLEZZI, VIGNAROLI, DAGA, MASSIMILIANO BERNINI, DE ROSA, TERZONI, SEGONI e BUSTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   al confine con il Molise e la Campania, nel comune di San Vittore del Lazio in provincia di Frosinone è situato l'inceneritore di rifiuti per recupero energetico di San Vittore alimentato per mezzo di CDR – combustibile da rifiuto – proveniente in parte dalla SAF spa di Colfelice. A tale impianto sono state aggiunte due nuove linee messe in esercizio tra ottobre (Linea 2) e dicembre (Linea 3) del 2011. L'inceneritore viene a collocarsi nelle immediate vicinanze di nuclei abitati ed è poco distante ad aree di importante valore naturalistico per la presenza di alcuni siti di interesse comunitario SIC–ZSC (Monti di Mignano Montelungo e Catena di Monte Cesima in provincia di Caserta e Monte Corno – Monte Sammucro in provincia di Isernia) e di aree di interesse ambientale e storico (Abbazia di Montecassino in provincia di Frosinone e Parco regionale di Roccamonfina – Foce del Garigliano in provincia di Caserta), alle porte di paesi appartenenti alle Valle dei Santi, come Sant'Andrea sul Garigliano, Sant'Ambrogio sul Garigliano, Sant'Apollinare, San Giorgio al Liri, Cassino, Cervaro (comuni ubicati nella provincia di Frosinone), San Pietro Infine, Rocca d'Evandro, Mignano Montelungo, RoccaMonfina e Galluccio (comuni ubicati nella provincia di Caserta). Come riportato nel DGR Lazio 217/2012, l'impianto ricade all'interno della zone della Valle del Sacco (SIR – siti di interesse regionale – ) che rappresenta, nel suo complesso e insieme all'agglomerato di Roma, una delle zone più critiche a livello regionale. In parte il territorio dove grava l'impianto è già in parzialmente compromesso dalla presenza dell'autostrada E45, della linea TAV Roma-Napoli, della SP81, della SS480, della Zona industriale di Rocca D'Evandro, dalla SS430, da un deposito di materiale ferroso e da un impianto di betonaggio oramai inattivo da alcuni anni destinato a bonifica mai portata a compimento;
   al grave stress territoriale a cui è sottoposta l'area interessata dall'inquinamento atmosferico («cumulo» dell'inquinamento preesistente e «sommatoria» delle due nuove linee dell'inceneritore) non è corrisposto un numero adeguato di centraline rimaste sempre e solo due (appartenenti all'ACEA spa) dall'avvio della prima linea. Non essendo mai stato elaborato un registro tumori non c’è l'esatta percezione del reale rischio sanitario che corrono le popolazioni pertinenti al perimetro del comune di San Vittore. La rete regionale di monitoraggio dell'ARPA Lazio ha in attivo una sola centralina che si trova ad una decina di chilometri dall'inceneritore nella città di Cassino. Tale rischio risulta maggiormente elevato nelle aree con vocazione agricola;
   il comune di Forlì ha prodotto uno studio analitico pubblicato sul suo sito istituzionale: la «Relazione finale del sui lavori del Tavolo Interistituzionale in tema di diossine/furani e PCB nelle matrice ambientali ed alimentari del territorio forlivese». In esso sono riportati i risultati delle indagini condotte dall'Asl per la ricerca di diossine, furani e PCB eseguiti nel 2011 in allevamenti rurali del forlivese. A questi campioni si aggiungono altri condotte dall'ISDE. I risultati emersi da questa ulteriore e più nutrita indagine confermano in pieno quanto già segnalato dall'ARPA territoriale che i livelli previsti già superavano i limiti previsti dal regolamento 1881 della CEE. In Italia non è previsto un limite di legge per la presenza di diossina su terreni dedicati alla pastorizia e all'allevamento di animali;
   da un articolo del Fatto quotidiano del 27 aprile 2011 la dottoressa Patrizia Gentilini e il dottor Stefano Raccanelli, parlando di diossine/furani e PCB, dichiarano: «Queste sostanze non sono assunte attraverso l'aria che si respira, ma attraverso il cibo: infatti le diossine, una volta emesse attraverso i fumi, contaminano terreno e pascoli ed entrano nella catena alimentare». Per le diossine, infatti, il pericolo non è rappresentato dall'aria che si respira, ma dagli alimenti contaminati che finiscono nei nostri piatti ogni giorno. «Si tratta di molecole molto stabili e perciò persistenti, sono insolubili in acqua ma hanno un'elevata affinità per i grassi», hanno spiegato gli autori dello studio. «Si accumulano negli organismi viventi in concentrazioni anche molte migliaia di volte superiori rispetto all'ambiente»;
   da quanto riportato nell'interrogazione a risposta scritta 4-11106 del 2 marzo 2011 (in corso), depositata dall'onorevole Ermete Realacci, risulta che presso l'inceneritore di San Vittore del Lazio e stato rinvenuto materiale radioattivo proveniente dall'impianto di Colfelice, così come affermato dall'ARPA LAZIO – sezione Frosinone – nella nota n.  0025546 del 9 aprile 2010 indirizzata all'assessore all'ambiente della provincia di Frosinone. Al fine di verificare la presenza di materiale radioattivo conferito all'impianto di Colfelice, la regione Lazio, con determinazione dirigenziale n. C1628 del 15 luglio 2010 ha autorizzato la SAF spa a dotarsi di un contatore geiger. Il materiale radioattivo all'interno dell'impianto rappresenta un'ulteriore pericolo per la salute dei cittadini, ai quali non potrà mai essere assicurata la completa neutralizzazione delle sostanze contaminanti –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della grave situazione ambientale in cui versa l'area del Cassinate;
   se si intendano assumere iniziative normative al fine di fissare un limite legale alla presenza di diossine su terreni destinati alla pastorizia e all'allevamento degli animali;
   se i Ministri interrogati, ciascuno secondo le proprie competenze, non ritengano necessario valutare se predisporre un piano nazionale di screening territoriale specifico sugli allevamenti di animali all'aperto nel rispetto del regolamento (CE) n. 1881/2006 del 19 dicembre 2006 con particolare riferimento alla verifica dei tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari. (4-03545)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SAN VITTORE DEL LAZIO,FROSINONE - Prov,LAZIO

EUROVOC :

sostanza tossica

zona protetta

allevamento

rischio sanitario

incenerimento dei rifiuti

riserva naturale

idrocarburo

inquinamento del suolo