ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03503

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 169 del 07/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: PORTA FABIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 07/02/2014
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 07/02/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03503
presentato da
PORTA Fabio
testo di
Venerdì 7 febbraio 2014, seduta n. 169

   PORTA, LA MARCA, GIANNI FARINA, FEDI e GARAVINI. — Al Ministro degli affari esteri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   sono più di dieci anni che lo Stato italiano ha sospeso i negoziati con i Paesi di emigrazione italiana per la stipula e il rinnovo delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale;
   l'attuale accordo bilaterale di sicurezza sociale tra Italia e Argentina è in vigore dal 1° gennaio 1984 e cioè da ben 30 anni;
   l'accordo (o convenzione) ha garantito, in materia di sicurezza sociale la parità di trattamento dei lavoratori che si spostavano da un Paese all'altro, l'esportabilità delle prestazioni previdenziali e soprattutto la totalizzazione dei contributi ai fini del perfezionamento dei requisiti contributivi minimi previsti dalle varie legislazioni per la maturazione di un diritto a prestazione;
   sono oltre 50.000 le pensioni Inps pagate in Argentina a fronte di una popolazione di «oriundi» di circa 15.000.000 di persone e di 400.000 cittadini italiani residenti nel Paese sud americano;
   purtroppo, come molti altri accordi in materia previdenziale stipulati dall'Italia, si tratta di un accordo oramai evidentemente obsoleto nello spirito, nei contenuti e nella forma che non può più tutelare adeguatamente diritti e interessi o doveri degli attuali e soprattutto dei futuri pensionati italiani e argentini perché non è stato adeguato alle evoluzioni e agli aggiornamenti, talvolta radicali, delle legislazioni e dei sistemi previdenziali dei due Paesi contraenti;
   l'accordo con l'Argentina infatti non prevede, e quindi disciplina, nel suo campo di applicazione oggettivo il nuovo sistema contributivo introdotto in Italia (il calcolo della pensione teorica e del relativo pro-rata sono regolamentati esplicitamente con il metodo retributivo), ma soprattutto, in un periodo caratterizzato dalla ripresa di fenomeni migratori anche di nuovi soggetti professionali, non contempla nel proprio campo di applicazione soggettivo i liberi professionisti e i dipendenti pubblici italiani i quali quando si spostano dall'Italia in Argentina, o viceversa, sono esclusi da ogni forma di tutela previdenziale convenzionale (una intollerabile disparità di trattamento con i dipendenti privati che è stata invece da tempo colmata dai regolamenti comunitari di sicurezza sociale);
   è bene quindi essere consapevoli che le convenzioni bilaterali di sicurezza sociale non devono tutelare solo la vecchia emigrazione: stanno emergendo, infatti, moderne figure di nuovi migranti italiani, come i ricercatori, i piccoli imprenditori, gli artigiani, gli insegnanti, gli studenti, i lavoratori al seguito delle imprese, i tanti giovani che si recano a lavorare all'estero, anche per lunghi periodi, dove versano i contribuii e pagano le tasse, e i quali rischiano poi, a causa delle convenzioni oramai obsolete, di non essere adeguatamente tutelati negli ambiti previdenziale, fiscale e sanitario;
   le trattative per il rinnovo dell'accordo italo-argentino di sicurezza sociale durano oramai da molti anni con alterne vicende, ad avviso degli interroganti, anche per la mancanza di volontà politica dei Governi che si sono succeduti, preoccupati più che altro di «risparmiare» riducendo la presenza, gli interventi e la politica dello Stato italiano a favore del mondo dell'emigrazione;
   il nuovo accordo introdurrebbe importanti e positive modifiche e integrazioni a favore di lavoratori e pensionati, come ad esempio: l'estensione del campo di applicazione ai dipendenti pubblici e ai liberi professionisti, attualmente esclusi dall'accordo; il ricorso all'autocertificazione per tutta una serie di documenti di cui si potranno avvalere anche gli italiani i quali hanno acquisito la cittadinanza argentina; la previsione formale della possibilità di esercitare nuovamente la facoltà di opzione tra pensione autonoma argentina e pro-rata italiano; una norma che prevede la possibilità per i lavoratori italiani i quali si impieghino in Argentina presso imprese o datori di lavoro che versano i contributi sociali in Italia, di versare e vedersi accreditati i contributi nell’ assicurazione obbligatoria italiana, in modo tale da costituirsi una posizione assicurativa italiana che possa garantire loro importanti diritti previdenziali; la copertura relativa all'indennità di disoccupazione, prestazione attualmente esclusa dall'accordo; l'applicabilità dell'accordo anche ai regimi di previdenza integrativa a capitalizzazione individuale sia per quanto riguarda l'Italia che l'Argentina –:
   nel rispetto delle esigenze di controllo della spesa pubblica e degli attuali vincoli di natura finanziaria, quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare per garantire la revisione dell'accordo in materia di sicurezza sociale con l'Argentina visto che essa non comporterebbe spese aggiuntive onerose in quanto trattasi di rinnovare un accordo già in vigore e che le previste novità normative convenzionali arrecherebbero un beneficio alle istituzioni e ai soggetti interessati, e consentirebbero allo Stato italiano di esercitare meglio una doverosa tutela delle nuove migrazioni ma anche dei diritti socio-previdenziali di una parte non marginale della comunità italiana in Argentina, costituita da anziani che spesso vivono in realtà dove i sistemi di protezione sociale non assicurano livelli di tutela adeguati. (4-03503)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sicurezza sociale

Argentina

accordo bilaterale

contributo sociale

migrazione

rinnovo di un accordo

pensionato

lavoro autonomo