ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03461

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 167 del 05/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: FANTINATI MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2014
TURCO TANCREDI MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 05/02/2014
Stato iter:
10/03/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2015
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 10/03/2015

CONCLUSO IL 10/03/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03461
presentato da
FANTINATI Mattia
testo di
Mercoledì 5 febbraio 2014, seduta n. 167

   FANTINATI, BUSINAROLO e TURCO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   il 3o stormo da bombardamento venne costituito il 1o luglio 1944 presso l'Aeroporto di Campo Vesuvio (Napoli) e denominato 1o stormo Baltimore». Al termine del conflitto mondiale, nel giugno del 1945, lo stormo fu, dapprima, trasferito prima presso l'aeroporto di Guidonia (Roma) e dopo, dal 1o novembre del 1948, presso quello di Bari Palese, dove assunse la denominazione di «3o Stormo Caccia». Nel marzo del 1954, avvenne il trasferimento presso l'aeroporto di Villafranca (Verona) dove si insediò, ufficialmente, dal 1o luglio di quell'anno;
   il 19 luglio 1999, il 3o stormo diviene «reparto mobile di supporto» e da quell'anno, all'aeroporto militare di Villafranca, cessano tutte le attività e i voli degli aerei militari da caccia e da ricognizione, in quanto, nel settembre del 1997, il 28o gruppo, allora operativo, viene dismesso (tecnicamente collocato in «posizione quadro») e nel settembre del 1999, il 132o gruppo viene trasferito all'aeroporto di Istrana (TV);
   il 2 maggio 2008, il «reparto mobile di supporto» viene ridenominato in 3o stormo «supporto operativo». L'11 settembre 2008, l'aeroporto di Villafranca, da aeroporto militare aperto al traffico civile, diventa aeroporto civile appartenente allo Stato, aperto al traffico militare;
   il 31 luglio 2010, a seguito di un decreto dei Ministri della difesa, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze, conseguente il decreto dell'11 settembre 2003, il compito di fornire parte dei servizi della navigazione aerea (servizio radar d'avvicinamento) dal 3o stormo «supporto operativo» di Villafranca è trasferito all'ENAV, mentre lo stormo continua a fornire il servizio di aerodromo (torre di controllo ed ufficio informazioni volo). Dal 15 ottobre del 2012, il 3o stormo «supporto operativo» è stato ridenominato «3o stormo di Verona Villafranca»;
   il 3o stormo dipende dal vice comandante del comando logistico AM (Roma) e ha sede sull'aeroporto di Villafranca di Verona. Attualmente lo stormo ha il compito principale di assicurare le capacità di «sopravvivenza operativa» e il «sostegno logistico» ai reparti e alle componenti mobili del sistema di comando e controllo proiettati a operare al di fuori delle proprie sedi stanziali. Inoltre, cura la predisposizione di procedure, metodologie, attrezzature idonee a ottimizzare e razionalizzare l'attività delle dipendenti articolazioni in occasioni di rischieramenti campali, assicurando la manutenzione degli equipaggiamenti e attrezzature in dotazione;
   attualmente lo stormo rappresenta l'unità di supporto operativo principale per l'invio nella fase «expeditionary» di:
    deployment Team per l'allestimento del campo sino al raggiungimento dell'IOC (enabling party);
    re-deployment Team per la chiusura del campo a termine operazione (closing party);
   in tale quadro, il 3o stormo assicura, in completa autonomia o con il concorso di altre unità (4o reparto tecnico manutentivo, infermeria principale di Villafranca, 27o gruppo genio campale), i necessari approntamenti logistico-operativi per fornire le componenti combat service support (CSS) base servicing, CIS, genio campale (ENG), gestione transiti aeroportuali (AOU/ATOC/CATO), operazioni linea di volo (RWY OPS e Cross Servicing), antincendi (CFR), supporto sanitario (MED), assistenza al volo, controllo traffico aereo e meteo (ATC/MET), rifornimento campale (POL/OX), protezione delle forze e difesa CBRN (FP-C2, CD e COLPRO), sala operativa di base (WOC), national support element (NSE);
   il 3o stormo è responsabile, inoltre, della gestione amministrativa e contabile delle attività legate alle operazioni nazionali ed internazionali, con particolare riferimento all'acquisizione di beni e servizi da impiegare fuori sede, e al flusso di contanti per le esigenze dei reparti schierati fuori area;
   in ambito prettamente nazionale, lo stormo è attualmente designato anche quale aeroporto di imbarco e sbarco (APOD ed APOE) principalmente per il materiale destinato ai teatri fuori area, fornendo di conseguenza le attività di ATOC (air terminal operation center) per velivoli militari e «wide body» commerciali noleggiati dalla difesa. Attraverso il centro addestrativo personale fuori area, provvede alla formazione di tutto il personale dell'Aeronautica militare di previsto impiego in operazioni fuori dai confini nazionali. Infine, lo stormo continua a fornire il servizio di aerodromo;
   l'aeroporto militare, detto «di Villafranca», è così denominato perché il comando del 3o stormo, le caserme per i militari e il «Villaggio Azzurro» (dove risiedono le famiglie dei dipendenti civili e militari) sono tutti ubicati nel comune di Villafranca;
   in realtà, più di metà della pista principale dell'aeroporto, più di quattro quinti della superficie della pista di rullaggio e tutte e tre le «Margherite» dove si sono svolte e si svolgono tutte le attività aeromilitari e dove erano di base il «28o gruppo» e il «132o gruppo» sono ubicati nel territorio del comune di Sommacampagna e pertanto, circa l'80 per cento dell'intero sedime del aeroporto militare di Villafranca, è ubicato in prossimità del centro abitato di Caselle di Sommacampagna, la cui popolazione, dal 1954 al 1999, ha subito tutti gli impatti ambientali (aria e rumore) che hanno generato le attività aero militari (prove motori e decolli di aerei da caccia e ricognizione);
   anche il sedime dell'aeroporto civile «Valerio Catullo», detto di Villafranca, per l'80 per cento insiste sul territorio del comune di Sommacampagna (area sosta aerei, aerostazione, edifici di servizio e parcheggi) e sul territorio di Villafranca ci sono solo i parcheggi delle auto prossimi all'ingresso;
   recentemente è stato approvato il «piano di rischio aeroportuale» dell'aeroporto civile (aree interessate del comune di Villafranca); detto piano è stato sottoposto a verifica di assoggettabilità e alla Vas – la valutazione ambientale strategica, e dal verbale della commissione regionale VAS n. 113 del 30 ottobre 2012, si apprende il parere favorevole è stato concluso con raccomandazione: «Atteso che il piano riduce il potenziale aumento di consumo del suolo e favorisce il mantenimento delle specificità ecologiche e la conservazione del paesaggio rurale, al fine di promuovere l'evoluzione del paesaggio stesso verso obiettivi di migliore qualità, si suggerisce di potenziare l'inserimento di aree a verde limitrofe ai centri abitati e alle zone residenziali e di potenziare gli aspetti ecologici del paesaggio con la riqualificazione a verde delle sponde dei canali irrigui con specie vegetali autoctone, nonché di potenziare le qualità ecologiche con l'introduzione, dove è possibile, di zone a rimboschimento»;
   il 20 gennaio 2014, la società Aeroporto Valerio Catullo spa ha diffuso un comunicato stampa a titolo: «Efficienza energetica e attenzione all'ambiente come investimento strategico. Avviato un percorso eco-sostenibile che coinvolge la struttura aeroportuale e i suoi partner» dal quale si estraggono questi paragrafi:
  «Nello sviluppo dell'attività dell'aeroporto di Verona, Catullo Spa è impegnata per una crescita che sia compatibile con l'ambiente e il territorio circostante, attraverso il confronto con gli Enti Locali, l'ARPAV e il territorio. La tutela dell'ambiente è parte della politica di sviluppo della società, attraverso il monitoraggio continuo degli effetti delle attività aeroportuali (come aria, rumore e rifiuti) e il supporto alla pianificazione e manutenzione di infrastrutture più green, grazie a nuove tecnologie e materiali. Lo scorso anno sono state attuate numerose iniziative a tutela dell'ambiente e di sensibilizzazione, che hanno comportato adeguamenti infrastrutturali, nuove attività di monitoraggio e coinvolto lo staff dell'aeroporto e i partner. Ottemperando la normativa, per l'ottenimento della gestione totale e con il passaggio dello scalo da aeroporto militare a civile, la società ha predisposto il Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA) che progressivamente tiene conto delle esigenze di adeguamento ai flussi di traffico e richieste di modifica da parte dei comuni limitrofi. Il Piano di Sviluppo Aeroportuale, che la società di gestione sta valutando con ENAC (l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia), recepisce anche le linee guida del piano industriale approvato dai Soci. Solo dopo una definitiva approvazione del piano di sviluppo, ENAC attiverà la procedura presso il Ministero dell'ambiente per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), come avviene per gli altri aeroporti, e non per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), in piena coerenza con gli indirizzi della Commissione Europea e secondo approcci metodologici condivisi con il Ministero dell'ambiente –:
   se le attività aeromilitari ora presenti nell'aeroporto militare di Villafranca e svolte dal 3o stormo (quasi tutte effettuate sul territorio del comune di Sommacampagna) verranno dismesse e trasferite ad altra base aeromilitare nell'ottica di «spending review»;
   se, nel 2008, una parte del sedime dell'aeroporto militare sia già stata trasferita al Demanio civile e, in caso affermativo e vista la predisposizione da parte della Catullo spa del nuovo piano di sviluppo aeroportuale, quali altre aree aero-militari verranno trasferite al Demanio civile;
   qualora parte delle attività aero-militari dovessero rimanere operative presso l'aeroporto di Villafranca, se non si ritenga di concentrarle in aree ben delimitate (ad esempio, nella «Margherita Sud»), al fine così di recuperare aree ad usi civili e per la realizzazione di opere di mitigazione ambientale da poter realizzare nella «Margherita Centrale» e nella «Margherita Nord»;
   qualora parte delle attività aero-militari dovessero rimare operative presso l'aeroporto di Villafranca, quali altri interventi, come opere di compensazione ambientale, oltre a quelle di mitigazione ambientale, possano essere realizzate a sollievo della popolazione di Caselle di Sommacampagna. (4-03461)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 10 marzo 2015
nell'allegato B della seduta n. 388
4-03461
presentata da
FANTINATI Mattia

  Risposta. — Il 3o Stormo costituisce l'elemento dell'organizzazione aeronautica deputato a sviluppare una capacità di supporto logistico duale per la realizzazione dei rischieramenti dell'Aeronautica militare o per l'intervento a favore di popolazioni civili in caso di emergenze e disastri naturali (come ad esempio l'intervento a favore delle popolazioni del terremoto dell'Aquila).
  In questo senso, tutte le attività si svolgono nelle aree rimaste nella disponibilità dell'Aeronautica militare e nei piani futuri della Forza armata non è prevista la rilocazione delle funzioni ivi svolte.
  Il decreto interministeriale per il cambio di status dell'aeroporto di Villafranca (avvenuto l'11 settembre 2008), prevede quale unica area di cessione la cosiddetta Area Nord; in ragione di tale previsione, è stato firmato, in data 7 marzo 2014, un accordo tra la «Catullo Spa», società di gestione dell'aeroporto di Verona, e il Ministero della difesa per l'acquisizione in concessione dell'Area Nord (denominata «Margherita Nord»), al fine di rendere possibile l'espansione e la riorganizzazione degli spazi aeroportuali.
  Tanto chiarito, i compiti istituzionali assegnati al 3o Stormo, svolti in Area Centrale, Area Sud e anche Nord, non risulta generino effetti che possano avere un impatto negativo nei confronti della popolazione e dell'ambiente.
  Un'eventuale concentrazione di tutte le attività militari in Area Sud necessiterebbe di considerevoli investimenti, in controtendenza con la possibilità di sfruttare quanto già nelle disponibilità della Forza armata.
  Le attività di volo d'interesse militare ancora svolte presso il 3o Stormo con velivoli non stanziali avvengono normalmente sul piazzale dell'Area Centrale con velivoli cargo e/o passeggeri civili e militari (Boeing 767, Airbus 319, C-130J, Falcon, Antonov, Ilyuscin-IL76).
  Tali aeromobili appartengono alle stesse classi di quelli che operano anche sullo scalo civile, conformi quindi a tutte regolamentazioni previste.
  Possibili rischieramenti su Villafranca di velivoli aerotattici/militari (tipo Tornado o AMX) sono oramai assolutamente sporadici e non avvengono mai in orari notturni.
  Si precisa, infine, che le attività di Valutazione dell'impatto ambientale e il piano di sviluppo dell'aeroporto rientrano nella responsabilità della società di gestione e, pertanto, non sono note.
Il Ministro della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AEROPORTO DI VILLAFRANCA DI VERONA CATULLO

EUROVOC :

aeroporto

circolazione aerea

aereo

aviazione civile

impatto ambientale

controllo aereo

formazione sul posto di lavoro

infrastruttura dei trasporti

linea aerea