ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03421

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 165 del 03/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: MIOTTO ANNA MARGHERITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
PATRIARCA EDOARDO PARTITO DEMOCRATICO 07/02/2014 07/02/2014
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 03/02/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 07/02/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03421
presentato da
MIOTTO Anna Margherita
testo presentato
Lunedì 3 febbraio 2014
modificato
Venerdì 7 febbraio 2014, seduta n. 169

   MIOTTO, LENZI, AMATO, SCUVERA, D'INCECCO, CAPONE, BELLANOVA, CASATI e CENNI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con proprio decreto in data 10 dicembre 2013 ha istituito il tavolo tecnico del settore piante officinali al quale partecipa il Ministero della salute, con lo scopo di valutare il piano triennale del settore piante officinali, presentato al costituendo tavolo in data 16 luglio 2013;
   il piano di settore triennale delle piante officinali in realtà prescinde dalla legge n 99 del 1931 «disciplina della coltivazione, raccolta e commercio delle piante officinali», e dal regolamento di applicazione, e non può essere buon motivo la evidente obsolescenza della norma, che opportunamente può e deve essere aggiornata, come risulta confermato dalla presentazione di proposte di legge sia al Senato che alla Camera dei deputati – con atto 1961 – nonché dalle numerose leggi regionali che nel frattempo si sono succedute;
   nel piano compare un unico cenno all'erborista – al capitolo n. 6 – ma risulta evidente, nel complesso del documento, il tentativo di rimuovere il vincolo delle competenze specifiche derivanti da un adeguato percorso formativo che ora può essere identificato nella laurea in scienze e tecniche erboristiche, a vantaggio di una sorta di liberalizzazione nella coltivazione, trasformazione e commercio delle piante officinali, attività che erroneamente verrebbero considerate come generica pratica agricola;
   eppure fra le azioni per affrontare le criticità del sistema, individuate dal predetto documento, compare l'esigenza di investire sulla qualità e l'erborista può rappresentare un fattore decisivo per qualificare l'intera filiera del sistema, fermo restando che un disconoscimento della figura dell'erborista sarebbe sicuramente negativo anche per le aziende di coltivazione, indirizzando, in un certo senso la produzione su una minore quantità di specie con sicure ricadute negative anche sulla qualità delle materie prime vegetali. Invece, come afferma la bozza del piano di settore triennale, le piante officinali costituiscono una categoria ampia di specie botaniche, non classificabili nelle classiche categorie agronomiche per via della loro peculiarità, che le rende una classe di piante trasversali dal punto di vista botanico, agronomico ed ecologico che si caratterizzano per una molteplicità di destinazioni;
   proprio sulla base di questi presupposti quando si parla di piante officinali per uso erboristico, alimentare, farmaceutico, cosmetico, l'assistenza della figura professionale dell'erborista nella coltivazione e prima trasformazione è essenziale per arrivare ad un prodotto di buona qualità e sicuro per il consumatore, in grado di competere con il prodotto importato;
   in particolare le implicazioni di carattere sanitario per le ovvie ricadute sulla salute dei cittadini, rivestono un ruolo importante nel documento, in particolare al capitolo 5, e quindi appare contraddittorio prescindere da una figura professionale che di fatto svolge un lavoro capillare di educazione sanitaria, di informazione sulle piante medicinali e sull'uso delle stesse e una consulenza all'automedicazione responsabile con le piante officinali. Un lavoro sicuramente importante per la salute della popolazione che si trova sempre più in balìa di stimoli, suggestioni e messaggi pubblicitari a volte fuorvianti e che necessita di un orientamento qualificato e professionale –:
   se il Ministro interrogato non ritenga di dover considerare con attenzione le osservazioni che gli erboristi italiani hanno proposto;
   se non ritenga di dover considerare con attenzione la circostanza che un documento importante come il piano di settore delle piante officinali non possa prescindere dal rispetto della normativa vigente ed in particolare della legge n. 99 del 1931 a tutela anche della salute dei cittadini. (4-03421)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1931 0099

EUROVOC :

pianta vegetante

sanita' pubblica

regolamento d'applicazione