ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03407

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 164 del 31/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2014
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2014
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2014
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2014
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 31/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/01/2014
Stato iter:
24/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/02/2014

CONCLUSO IL 24/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03407
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Venerdì 31 gennaio 2014, seduta n. 164

   RIZZETTO, BALDASSARRE, ROSTELLATO, CIPRINI, COMINARDI, BECHIS, TRIPIEDI e CHIMIENTI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   si è appreso dalla stampa, in data 29 gennaio 2014, che la Fiat, storico gruppo industriale italiano, ha acquisito il 100 per cento della società statunitense Chrysler e muterà logo, denominandosi «Fiat Chrysler Automobiles NV»;
   il nuovo piano societario proposto dall'amministratore delegato, Sergio Marchionne, al consiglio di amministrazione, prevede la sede legale ad Amsterdam nonché la collocazione del domicilio fiscale a Londra, mentre, la sede delle attività europee del nuovo gruppo rimarrebbe a Torino;
   la società chiederà la quotazione delle azioni a New York, ma rimarrà la quotazione secondaria in Borsa a Milano;
   la quotazione sull'Mta di Milano avverrà dopo l'inizio della quotazione al Nyse che potrebbe essere effettuata entro il mese di ottobre 2014;
   si rileva, dunque, che l'Italia potrebbe perdere una parte del suo ruolo strategico nelle decisioni che riguardano la società;
   pertanto, sul nuovo assetto, è necessario fare chiarezza poiché la nuova società Fiat dovrebbe quanto meno garantire, oltre alla continuazione della produzione in Italia e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, il mantenimento del centro decisionale attraverso la presenza dell'unità di progettazione e ricerca sul territorio italiano;
   per quanto concerne l'ubicazione delle sedi, in particolare, deve essere trasparente la logica dello spostamento di quella fiscale in Gran Bretagna, fermo restando che tale scelta non avrà effetti sull'imposizione fiscale cui continueranno ad essere soggette le società del gruppo nei diversi Paesi in cui svolgeranno le proprie attività;
   si ritiene che il nuovo assetto della Fiat che prevede uno spostamento delle proprie attività all'estero e, più in generale, l'attuale tendenza delle società italiane a delocalizzare la produzione, richiedano una seria riflessione sulla scelta dello Stato italiano di erogare incentivi a realtà imprenditoriali che, comunque, decidono poi di impegnare le proprie attività all'estero;
   al riguardo, tra l'altro, si rileva la ben nota necessità di intervento da parte delle istituzioni affinché sia concretamente ridotto il cuneo fiscale, al fine di riacquistare competitività e beneficiare della crescita della domanda estera;
   il predetto intervento che agevolerebbe sia imprese che lavoratori, è chiaro che poi prescinde da un'analisi del merito delle scelte strategiche che decide di adottare la singola impresa –:
   se i Ministri interrogati intendano istituire, urgentemente, un tavolo di confronto con i rappresentanti della Fiat, per ottenere chiarimenti rispetto al piano relativo al nuovo assetto societario, come esposto in premessa;
   se intendano adottare iniziative affinché siano garantiti oltre alla continuazione della produzione in Italia e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, il mantenimento del centro decisionale della società attraverso la presenza dell'unità di progettazione e ricerca;
   quali siano gli orientamenti dei Ministri interrogati sull'attuale tendenza di molte società italiane a delocalizzare e spostare il centro delle proprie attività all'estero e se, al riguardo, intendano adottare, tra l'altro, urgenti iniziative normative affinché sia diminuito il costo del lavoro in Italia. (4-03407)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 178
4-03407
presentata da
RIZZETTO Walter

  Risposta. — In relazione all'interrogazione in esame, si rappresenta quanto segue.
  La Fiat rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo del sistema industriale italiano. L'azienda ha affrontato una sfida globale, con l'acquisizione del controllo del 100 per cento di
Chrysler, anche grazie alle capacità di tecnologia e d'ingegneria del nostro Paese.
  Il Ministero dello sviluppo economico ha una forte attenzione per il settore dell'auto e per la Fiat in particolare. Infatti, ad a ottobre 2013 si è insediata la «Consulta permanente dell’
automotive»: obiettivo di questo organismo è individuare possibili linee d'intervento per la ripresa del comparto e della sua intera filiera, duramente colpito dalla crisi. Nel suo ambito il Ministero dello sviluppo economico intrattiene rapporti regolari con la Fiat.
  Per quanto riguarda specificatamente Fiat
Chrysler, il Ministro ha provveduto a sollecitare l'amministratore delegato per chiarire al più presto le prospettive che si aprono per gli impianti del Gruppo, soprattutto per quelli sottoutilizzati.
  Negli ultimi mesi sono peraltro intervenute rilevanti novità. La produzione a Grugliasco e quella prevista a Mirafiori dei nuovi modelli Maserati, la ristrutturazione delle linee di Melfi per produrre, oltre alla «500», i nuovi Suv
Jeep e l'annuncio che nei prossimi mesi potrà iniziare a Cassino la produzione dei primi, nuovi modelli Alfa Romeo, rappresentano importanti indicazioni sulla strategia Fiat per il nostro Paese: produzione di modelli per la gamma alta destinati all'esportazione soprattutto verso i mercati extraeuropei, anche alla luce delle ottime prestazioni di mercato di questi segmenti nell'ultimo quadrimestre 2013. Si tratta di scelte importanti anche se restano da chiarire adeguatamente le prospettive dell'occupazione nel breve-medio periodo.
  Lo sviluppo di simili indirizzi strategici, richiede un sistema coerente di supporti sistemici: facilitazioni alle esportazioni, forte sostegno alla ricerca e all'innovazione, facilitazioni all'apertura di nuovi mercati particolarmente interessati al segmento alto della gamma. Su questo fronte si dovrà sviluppare il confronto con Fiat la quale, non va dimenticato, ha profonde radici nella storia industriale italiana.
  Le prossime settimane saranno dedicate al confronto su questi temi e sulla strategia Fiat in modo da favorire ricadute positive sull'insieme della nostra situazione economica e sociale, con l'obiettivo che indipendentemente da dove si situi la sede legale o fiscale dell'azienda, rimanga l'Italia una sede produttiva di primaria importanza e il centro dello sviluppo di nuovi prodotti e competenze.
  Per quanto concerne il fenomeno della delocalizzazione, ritengo che occorre distinguere tra internazionalizzazione e delocalizzazione: il primo è fenomeno da promuovere, in quanto rafforza le capacità competitive delle imprese italiane. La delocalizzazione invece è fenomeno che va contrastato sollecitando strategie industriali che puntino in Italia sullo spostamento verso prodotti a maggior valore aggiunto e di più alta qualità, che sono i fattori di competitività di un'economia avanzata.
  Evidenzio, infine, che il Governo sta definendo i provvedimenti a sostegno degli investimenti innovativi per le aziende per migliorarne la competitività e dare prospettive di lungo periodo. In questo modo si risponde anche alla richiesta di incidere sul versante dei costi generali di produzione, offrendo benefici molto concreti alle imprese.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoClaudio De Vincenti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FIAT

EUROVOC :

conservazione degli alimenti

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