ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03360

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 162 del 29/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 29/01/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/03/2014
Stato iter:
22/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/06/2016

CONCLUSO IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03360
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Mercoledì 29 gennaio 2014, seduta n. 162

   OLIVERIO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   risulta da notizie riportate dalla Gazzetta del Sud che a Catanzaro continua, dopo ormai mesi dal forte maltempo che ha causato frane e smottamenti sul territorio della presila, l’«emergenza acqua» che vede ormai tubi che si rompono o si guastano e interi quartieri che restano, a turno, senza acqua;
   l'emergenza idrica, causata essenzialmente ad una rete di conduttura obsoleta e che perde circa il 40 per cento dell'acqua erogata, porta i cittadini ad affrontare disagi intollerabili, colpendoli non solo da un punto di vista pratico ma anche nella dignità individuale;
   l'acqua per la popolazione della città di Catanzaro è diventata un bene particolarmente prezioso e di estrema difficoltà nell'approvvigionamento;
   i fatti esposti sono ad avviso dell'interrogante preoccupanti e richiedono una immediata verifica ed un tempestivo intervento al fine di venire incontro alla popolazione di quel territorio –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se sia stato effettuato o intenda promuovere un apposito monitoraggio sulla situazione delle rete idrica di tutto il territorio nazionale, con particolare riguardo alle criticità della Calabria e della città di Catanzaro. (4-03360)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 giugno 2016
nell'allegato B della seduta n. 640
4-03360
presentata da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alle criticità della rete idrica nella regione Calabria, con particolare riferimento alla città di Catanzaro, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente, in merito all'ipotesi di condurre un'indagine ricognitiva su tutto il territorio nazionale per accertare lo stato delle reti idriche, si evidenzia che l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (Aeegsi), in qualità di regolatore nazionale del servizio idrico integrato, a maggio 2015 ha fornito la presentazione annuale della relazione sullo stato dei servizi e sull'attività svolta prevista dalla legge 14 novembre 1995, n. 481.
  In merito alle criticità del servizio idrico, la ricognizione ha evidenziato, con riferimento alle aree del Sud e delle Isole, una significativa incidenza della discontinuità del servizio idropotabile, delle perdite di rete, nonché della carenza di sistemi fognari e depurativi. L'Aeegsi ha tuttavia evidenziato che i soggetti competenti – nell'ambito delle predisposizioni tariffarie per gli anni 2014 e 2015 – hanno conseguentemente individuato i propri obiettivi specifici, riconducibili soprattutto alla riduzione del grado di vetustà degli impianti e delle reti, all'adeguamento degli impianti di fognatura e depurazione alle disposizioni comunitarie in materia di acque reflue, alla riduzione del tasso di interruzione e potenziamento dei sistemi di adduzione, al contenimento del livello di perdite di rete e dei fenomeni di fuoriuscite e allagamenti e alla copertura efficiente del servizio di misura.
  Inoltre, si fa presente che, per quanto riguarda il Sistema idrico integrato (Sii), la ricognizione delle infrastrutture idriche e, quindi, l'accertamento dello stato di consistenza degli impianti e dello stato di funzionamento degli stessi è un'azione propedeutica alla redazione del piano d'ambito (articolo 149 del decreto legislativo n. 152 del 2006,), che deve essere svolta dagli enti di governo d'ambito, a cui partecipano obbligatoriamente tutti gli enti locali (articolo 147 del decreto legislativo n. 152 del 2006), per approntare il SII sul territorio dell'ambito ottimale di riferimento, come disciplinato dalla sezione III del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Proprio a tal fine e nell'ambito del riordino del Sii disciplinato dall'articolo 3-bis del decreto-legge n. 138 del 2011 e dall'articolo 7 dello «Sblocca Italia», nel quadro delle disposizioni dettate al riguardo dal decreto legislativo n. 152 del 2006, il legislatore ha introdotto nuove previsioni normative, contenenti anche l'introduzione di casi di responsabilità amministrativo-contabile per danno erariale in ragione del comportamento omissivo nonché l'attribuzione di poteri sostitutivi, sia straordinari che ordinari, agli organi politici, statali e regionali, a fronte dell'inerzia delle amministrazioni competenti. Tutto ciò al fine di assicurare una governance del Sii in grado di provvedere prontamente ed efficacemente alla pianificazione, alla programmazione, alla scelta del modello gestionale ed all'affidamento del servizio, nonché ad esercitare adeguatamente il controllo e la vigilanza sulle gestioni e garantirne la trasparenza.
  Tanto premesso, con specifico riferimento alla regione Calabria e alla città di Catanzaro, si precisa che la suddetta regione è tra quelle che ad oggi non hanno ancora provveduto a dare piena attuazione al servizio idrico integrato. Tale mancata attuazione comporta l'esistenza di criticità organizzative, gestionali ed infrastrutturali, che incidono sia sul territorio di riferimento sia sulla cittadinanza. Infatti, la corretta gestione del Servizio idrico integrato, secondo le norme vigenti, prevede appunto una struttura decisionale locale che fa capo agli enti di governo d'ambito a cui spetta la scelta del modello organizzativo del Sii, la pianificazione degli interventi necessari a fornire un servizio di qualità, la redazione del piano economico e finanziario della gestione e l'affidamento del servizio ad un gestore unico, oltre che il controllo e la vigilanza sulla gestione.
  Pertanto, per la regione Calabria è fondamentale attuare l'organizzazione del Sii per superare un'ormai insostenibile frammentazione gestionale che equivale a carenze infrastrutturali, dispendio eccessivo di risorse, pianificazione non aggiornata e tariffazione non coerente con la regolazione nazionale.
  Di conseguenza, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 maggio 2015 la regione Calabria è stata diffidata in quanto alla data del 31 dicembre 2014, come stabilito dall'articolo 147, comma 1 del decreto legislativo 152 del 2006, non aveva ancora provveduto ad individuare l'ente di governo d'ambito. Al momento, la regione, sottoposta a monitoraggio continuo da parte degli uffici del Ministero dell'ambiente e dell'Aeegsi, sta provvedendo a dare attuazione agli obblighi di cui alla diffida del 14 maggio.
  In particolare, la regione:
   con delibera di giunta n. 183 del 12 giugno 2015 ha identificato l'Autorità idrica della Calabria (Aic) e, contestualmente, proposto al consiglio regionale il disegno di legge regionale recante «Istituzione dell'ente di governo d'ambito per il servizio idrico integrato Autorità Idrica della Calabria (AIC)»;
   con delibera di giunta n. 256 del 27 luglio 2015 ha disciplinato il funzionamento dell'ente d'ambito;
   fino all'effettivo insediamento degli organi dell'autorità, la gestione ordinaria è affidata al dirigente generale del dipartimento regionale infrastrutture, il quale, con provvedimenti n. 11097 e n. 1198 del 15 ottobre 2015, ha avviato le azioni propedeutiche all'affidamento del Sii;
   con delibera di giunta n. 413 del 21 ottobre 2015 la giunta regionale ha approvato lo schema di deliberazione di giunta comunale di adesione dei comuni della Calabria all'Autorità idrica della Calabria, da adottarsi entro 15 giorni dalla notifica della medesima delibera n. 413/2015;
   con deliberazione del 12 novembre 2015, n. 461, la giunta regionale ha approvato l'integrazione al disciplinare di funzionamento dell'Aic;
   con decreto dirigenziale giunta regionale – dipartimento infrastrutture, lavori pubblici, mobilità del 14 ottobre 2015, n. 1063, sono state avviate le azioni propedeutiche all'affidamento del Servizio idrico integrato e la struttura tecnico operativa dell'Aic è stata demandata alla predisposizione degli atti ed all'espletamento degli adempimenti necessari all'affidamento.

  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato e continuerà a svolgere un'attività di sollecito nei confronti dei soggetti territorialmente competenti.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

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GEO-POLITICO:

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