ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03350

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 161 del 28/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 28/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/01/2014
Stato iter:
07/08/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2014
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2014

CONCLUSO IL 07/08/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03350
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Martedì 28 gennaio 2014, seduta n. 161

   SILVIA GIORDANO, MANTERO, LOREFICE, DALL'OSSO, DI VITA e CECCONI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   nel dicembre 2013 la signora Carmela Rosciano, figlia di Angelo, chiedeva al Ministro della giustizia, con missiva destinata anche al Presidente della Repubblica, un intervento immediato a seguito dell'arresto del padre gravemente ammalato;
   Angelo Rosciano, infatti, è in stato di detenzione dall'aprile 2012 per ricettazione, reato per il quale è stato condannato, dopo un processo dell'incredibile durata di 15 anni;
   «Mio padre soffre di una forte forma di diabete mellito alimentare, è arteriopatico, a causa di tali patologie ha sofferto l'amputazione dell'arto inferiore sinistro, soffre di parziale cecità, rischia la perdita anche dell'arto inferiore destro la cui circolazione è ostruita in vari punti.» è quanto dichiarato, nella richiesta di clemenza, da una figlia che sta assistendo, impotente, alla morte del padre vittima della burocrazia;
   infatti, Angelo Rosciano era riuscito ad ottenere gli arresti domiciliari che gli consentivano adeguate cure ed un miglioramento delle condizioni fisiche, ma, al momento del rinnovo annuale della misura alternativa, il medico incaricato della perizia lo ha dichiarato compatibile alla detenzione nonostante abbia riconfermato le patologie relative agli innumerevoli referti medici;
   questa decisione lo ha riportato nuovamente dietro le sbarre, nella casa circondariale di Sala Consilina, dove oggi vive con altri quattro detenuti in una cella di pochi metri quadrati;
   la situazione ora è di nuovo precipitata in una gravissima criticità per la sopravvivenza dell'uomo;
   Carmela Rosciano da alcuni giorni ha iniziato anche lo sciopero della fame. Una drammatica decisione che rappresenta l'ultimo disperato tentativo in una battaglia che da tempo conduce, con la sua famiglia, per salvare il padre Angelo da un trattamento iniquo e rischioso per la sua vita;
   in Italia non esiste la pena di morte, ma a detta dell'interrogante si corre, in questo caso, il drammatico rischio che le Istituzioni si rendano complici della morte per pena –:
   quale risposta abbia dato o intenda dare, per quanto di competenza, in relazione al caso rappresentato in premessa e se non ritenga necessario e improcrastinabile intervenire in questa vicenda con estrema tempestività, per quanto di propria competenza, alla luce delle richieste della famiglia. (4-03350)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 agosto 2014
nell'allegato B della seduta n. 281
4-03350
presentata da
GIORDANO Silvia

  Risposta. — Il detenuto Angelo Rosciano – per il quale viene prospettata una incompatibilità con lo stato detentivo a motivo delle gravi patologie da cui io stesso è afflitto – è stato ristretto presso il carcere Poggioreale di Napoli dopo la condanna per un reato di ricettazione.
  In seguito alla sentenza definitiva di condanna n. 6387/10 della corte di appello di Napoli del 2 novembre 2010, l'ufficio esecuzione della procura generale di Napoli ha emesso in data 6 febbraio 2014, nei confronti del Rosciano, un provvedimento di cumulo pene di anni 8, mesi 8, giorni 29 di reclusione, disponendo il differimento della pena nelle forme della detenzione domiciliare. Secondo quanto comunicato dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria il predetto risulta comunque aver lasciato l'istituto in data 1o febbraio 2014, per essere sottoposto a detenzione domiciliare.
  Per completezza informativa si segnala che durante la detenzione presso l'istituto penitenziario di Napoli Poggioreale – protrattasi dal 23 ottobre 2013 fino alla data di scarcerazione – il detenuto è stato sempre allocato al centro clinico San Paolo.
  Il Rosciano, inoltre, durante il regime detentivo ha effettuato i colloqui con i famigliari e si è recato regolarmente ai passeggi per usufruire delle ore all'aria aperta.
  Riguardo, poi, alle condizioni di salute e all'assistenza sanitaria prestata al detenuto, dalla dichiarazione del medico incaricato del centro clinico sanitario emerge che «all'ingresso in istituto il Rosciano non ha dichiarato uso di protesi dell'arto inferiore in seguito ad amputazione, riferendo di utilizzare bastoni canadesi e/o sedia a rotelle per la deambulazione. Sono stati effettuati regolarmente degli accertamenti medici specialistici. Durante tutto il periodo della detenzione ha sempre seguito dieta specifica per la patologia diabetica».
  Per quanto riguarda da ultimo le valutazioni circa le modalità e l'esito della perizia medica menzionata in interrogazione, il Ministero della salute ha comunicato di avere chiesto chiarimenti sul punto alla competente direzione generale, la quale ha comunicato di non poter «entrare nel merito delle scelte medico-legali che hanno ritenuto lo stato di salute del Signor A. R. compatibile con il regime carcerario».
Il Ministro della giustiziaAndrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

detenuto

malattia

pena di morte