ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03347

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 161 del 28/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/01/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03347
presentato da
RUSSO Paolo
testo di
Martedì 28 gennaio 2014, seduta n. 161

   RUSSO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   numerosi cittadini residenti a San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli al viale Bernabò n. 26 e 30 sono stati allontanati dalle autorità preposte dalle proprie abitazioni nella notte del 2 gennaio 2014, a seguito dell'incendio verificatosi tra la sera del 31 dicembre 2013 e la notte del 1° gennaio 2014 nell'edificio sito in viale Bernabò n. 22, appartenente al complesso «Villa Anna»;
   l'evacuazione è stata predisposta unicamente per motivi di pubblica incolumità per il pericolo di crollo dell'edificio incendiato;
   del tutto trascurato è stato l'aspetto di danno ambientale, peraltro già più volte denunciato sia alle autorità preposte del territorio (Sindaco e ASL) nel febbraio 2013, sia alla procura della Repubblica di Napoli nel novembre 2013;
   nessun intervento sino ad oggi è stato assunto dalle predette autorità;
   nell'esposto del febbraio 2013 si denunciava al sindaco del comune di San Giorgio a Cremano (Napoli) e al direttore del distretto sanitario n. 54 la presenza di amianto e di numerosi pneumatici ammassati in diversi cumuli nell'ambito del complesso di cui sopra;
   tali cumuli erano posti costantemente a rischio incendio con grave pericolo e nocumento della salute di quanti abitavano in quel complesso edilizio e più in generale in quell'area;
   nell'esposto alla procura della Repubblica di Napoli del novembre 2013 si denunciava la presenza sia di rifiuti speciali (pneumatici), che pericolosi come lastre sbriciolate di amianto;
   gran parte di questo materiale è stato accumulato indistintamente e in modo illecito da ignoti sia all'interno, sia all'esterno del fatiscente edificio, da tempo abbandonato e non abitato;
   l'incendio suddetto, proprio per la pericolosità del materiale depositato, ha reso tale sito ancor di più una vera e propria discarica se non proprio una vera «bomba ecologica»;
   l'incendio non è stato un evento fortuito ed imprevedibile, piuttosto sarebbe stato largamente previsto e prevedibile se solo avessero ascoltato gli allarmi ripetuti e le denunce dei residenti di quel complesso edilizio;
   il perdurante e totale stato di abbandono della proprietà, associato sia alla mancanza di interventi di manutenzione, sia di controllo da parte delle autorità competenti ha, di fatto, accresciuto la possibilità che si sprigionassero quelle temute fiamme;
   su richiesta esplicita degli abitanti del complesso edilizio de quo il sindaco ha interpellato i preposti uffici dell'ARPAC;
   la relazione Arpac riferisce di «rifiuti combusti» omettendo circa la presenza di quantità ingenti di rifiuti facilmente infiammabili (pneumatici e altro pericoloso materiale), ancora giacenti all'interno e attorno alla struttura fatiscente;
   nessun riferimento alle necessarie attività di bonifica dei luoghi è segnalato nell'ordinanza in relazione al segnalato amianto;
   ad oggi l'unica misura di prevenzione adottata consiste in una insufficiente delimitazione di sicurezza dell'edificio senza alcuna attività di messa in sicurezza, caratterizzazione e bonifica dell'area oggetto di questa interrogazione –:
   quali urgenti iniziative ritenga di porre in essere per verificare i fatti esposti, nel precipuo interesse della tutela della salute di quei cittadini, e per evitare che, nel perdurare senza alcuna azione di tale situazione possano determinarsi ulteriori rischi a carico degli abitanti ed ancor di più a danno del suolo e del sottosuolo con specifico riferimento alla presenza di amianto;
   se non ritenga di attivare una procedura straordinaria e d'emergenza per evitare che una popolazione già fortemente scossa per le note vicende della «terra dei fuochi» possa misurare scarsa attenzione da parte delle pubbliche amministrazioni locali e nazionali rispetto ad una vicenda che in sé genera grandissimo allarme sociale. (4-03347)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SAN GIORGIO A CREMANO,NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

amianto

diritto alla salute

protezione dell'ambiente

rischio industriale

sostanza pericolosa

pneumatico

deposito dei rifiuti

sanita' pubblica