ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03338

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 161 del 28/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 28/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/01/2014
DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/01/2014
LACQUANITI LUIGI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/01/2014
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/01/2014
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/01/2014
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/01/2014
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/01/2014
NARDI MARTINA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 28/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/01/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/01/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/01/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03338
presentato da
AIRAUDO Giorgio
testo di
Martedì 28 gennaio 2014, seduta n. 161

   AIRAUDO, DI SALVO, LACQUANITI, FERRARA, PELLEGRINO, MARCON, NICCHI, NARDI e PAGLIA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, l'Electrolux ha presentato una proposta di piano industriale per i quattro stabilimenti italiani che, oltre a prevedere un drastico taglio dei salari (portando gli stipendi, oggi calcolati in 1.400 euro al mese a circa 700-800 euro), anche un taglio dell'80 per cento dei 2.700 euro di premio aziendali, la riduzione delle ore lavorate a 6 con contestuale aumento dei ritmi produttivi, il blocco dei pagamenti delle festività, la riduzione di pause, permessi sindacali (-50 per cento) e lo stop agli scatti di anzianità;
   ancora peggiori risulterebbero le notizie sullo stabilimento di Porcia, per il quale non sarebbe previsto alcun piano industriale e, di fatto, il costo di produzione delle lavatrici sommato al costo orario del lavoro complessivo diventerebbero tali da non permettere per lo stabilimento di Porcia alcun tipo di prospettiva di rilancio industriale, alcun tipo di progettazione: per cui il destino potrebbe essere solo la chiusura;
   secondo quanto risulta all'interrogante Electrolux dovrebbe prevedere, a fronte degli attuali 24 euro l'ora per lavoratore, di tagliare 3,20 euro a Solaro, 3 euro a Forlì e 5,20 euro a Susegana. Per Porcia il taglio sarebbe stimato in 7,50 euro l'ora ma il costo del prodotto finito graverebbe di 30 euro a pezzo mandando fuori mercato la produzione;
   in buona sostanza, Electrolux sarebbe costretta a tagliare, oltre Porcia, anche lo stabilimento in Polonia vittime entrambi della concorrenza asiatica di Samsung e Lg. Per gli altri siti produttivi italiani, qualora il piano fosse comunque approvato dai sindacati, si prevedono investimenti per 28 milioni di euro a Forlì, 40 milioni a Solaro e 22 a Susegana;
   il management di Electrolux ha quindi presentato un piano industriale del tutto irricevibile che potrebbe impedire anche alla parte sindacale di proseguire il confronto con l'azienda, il rischio di desertificazione industriale e di ulteriori delocalizzazioni delle attività produttive della suddetta azienda continua ad incombere nel nostro Paese, senza che il Governo si adoperi in alcun modo per presentare un serio organico di azioni mirate per tutelare il settore manifatturiero;
   il pericolo è che gli intendimenti della società siano quelli, più volte manifestati, di procedere a numerosi esuberi in Italia, al termine dei periodi di cassa integrazione straordinaria autorizzati: sarebbero 1.600 i licenziamenti in tutto il territorio nazionale, e a tale obiettivo è mirato l'azione di investigazione della multinazionale sugli stabilimenti italiani avviata già lo scorso anno;
   a parere dell'interrogante, è quanto mai urgente che il Governo si faccia parte attiva per avviare le trattative con la proprietà della società svedese anche al fine di impedire che l'azienda prosegua anche in queste settimane il processo mirato all'espulsione degli addetti dello stabilimento di Porcia ed attui un piano di riorganizzazione aziendale complessivo di fatto mirato alla chiusura degli stabilimenti italiani;
   peraltro è da considerarsi assurdo che la politica industriale di questo Paese venga di fatto portata avanti con i salari e i diritti dei lavoratori che attraverso le loro fatiche dovrebbero garantire gli investimenti necessari e pagare di tasca propria il prezzo del loro lavoro;
   la legge di stabilità 2014, recentemente entrata in vigore, ha disposto per l'anno 2014 uno stanziamento di 50 milioni di euro volto al finanziamento dei trattamenti di integrazione salariale per i contratti di solidarietà;
   la disposizione, a differenza degli ultimi interventi in materia, non ha, però, previsto la proroga della norma che consentiva l'innalzamento dell'integrazione salariale del 20 per cento, prescrivendo un aumento limitato — nella misura del 10 per cento — che attesta l'ammontare dell'importo al 70 per cento del trattamento perso a seguito della riduzione dell'orario di lavoro;
   tale scelta provocherà ricadute negative su migliaia di lavoratori già coinvolti da procedure di diminuzione del reddito;
   si rende necessario un ulteriore intervento in materia di contratti di solidarietà, con l'obiettivo di incrementarne l'ammontare del trattamento di integrazione salariale, con particolare riferimento a quello dei lavoratori con redditi più bassi –:
   se il Governo sia conoscenza di quanto descritto dalla presente interrogazione e quali iniziative urgenti e non più procrastinabili intenda adottare per convocare immediatamente presso la Presidenza del Consiglio, un tavolo di trattative con la proprietà Electrolux al fine di scongiurare ulteriori esuberi e al fine di fermare il processo di espulsione dei lavoratori che si sta compiendo nello stabilimento di Porcia;
   se e quali iniziative il Governo intenda assumere per rendere possibile la permanenza come realtà produttiva delle fabbriche della Electrolux, dalle cui sorti dipende il futuro di migliaia di lavoratori e degli stabilimenti distribuiti in molte parti del Paese;
   se tale settore produttivo sia ritenuto dal Ministro dello sviluppo economico come un settore sul quale valga la pena investire, in termini di ricerca e innovazione, al fine di conservare e rilanciare le presenze produttive e il know how diffuso in diversi punti del territorio nazionale, dando così certezze e prospettiva ai lavoratori, anche attraverso gli eventuali processi di formazione e riqualificazione;
   quali provvedimenti intenda intraprendere il Governo al fine di tutelare i lavoratori a rischio, anche attivando un tavolo di confronto che coinvolga pienamente i rappresentanti dei lavoratori, la dirigenza aziendale e i Ministeri competenti, che individui ogni possibile soluzione volta ad evitare ripercussioni negative sugli attuali livelli occupazionali;
   quali urgenti iniziative intenda adottare al fine di salvaguardare il reddito dei lavoratori interessati dai contratti di solidarietà, anche mediante la previsione di disposizioni che, incrementando l'ammontare del trattamento di integrazione salariale e ripristinando la percentuale di riferimento prevista antecedentemente all'approvazione della legge di stabilità 2014, tengano conto concretamente delle esigenze dei lavoratori. (4-03338)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cassa integrazione

politica industriale

retribuzione del lavoro

stabilimento

cessazione d'attivita'

diritto del lavoro

riduzione dell'orario di lavoro