ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03263

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 22/01/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03263
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   i roccoli sono impianti per mezzo dei quali, grazie alle reti da uccellagione, peraltro severamente proibiti dalla direttiva «uccelli» 2009/147/CE, vengono catturati piccoli uccelli migratori e consegnati ai cacciatori, per essere inanellati ed utilizzati come «richiami vivi» durante l'attività venatoria;
   la cattura e la detenzione dei richiami vivi è una condizione di forte violenza sugli uccelli che provoca gravi danni fisici e prefigura diversi profili di illegalità, più volte richiamati persino dalla Commissione europea;
   nella notte tra il 10 e l'11 dicembre 2013, nell'impianto di cattura Zovetto in località Monte Zovetto nel comune di Roana (VI) è stato catturato un raro esemplare di «Civetta capogrosso» (Aegolius funereus). Il povero animale è rimasto intrappolato per tutta la notte, morendo di stenti e per assideramento;
   la civetta capogrosso è una specie superprotetta sia dalla legge sulla caccia n. 157 del 1992 sia dalla convenzione di Washington, la CITES, che dalla Direttiva Uccelli 2009/147/CE;
   in particolare, nel corso dell'indagine EU-Pilot 1611/10/ENVI con la nota del 10 dicembre 2010 indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri dell'Italia, la Commissione europea ha rilevato che la pratica di autorizzazione alla cattura di richiami vivi con reti, non rispetta la direttiva «Uccelli» 2009/147/CE, perché esistono alternative naturali di prelievo degli stessi, le deroghe non sono applicate in condizioni rigidamente controllate come richiesto dalla direttiva, e le reti usate per le catture non garantiscono la selettività;
   la mancanza di selettività delle reti da uccellagione utilizzate è stata tristemente dimostrata dalla morte della «civetta capogrosso» specie rara e protetta da normative nazionali, comunitarie ed internazionali;
   nonostante i moniti dell'Unione europea ed i continui pareri negativi dell'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), Istituto tecnico scientifico dello Stato, le province e la regione veneto continuano ad autorizzare impianti di cattura muniti delle reti da uccellagione, mezzo di cattura non selettivo, vietato dall'articolo 8 della direttiva «Uccelli» 2009/147/CE spendendo denaro pubblico, circa 200 mila euro solo nel 2013;
   l'utilizzo dei richiami vivi rappresenta una pratica ormai inaccettabile anche dal punto di vista culturale, in una società contemporanea sempre più attenta alle esigenze della natura ed al rispetto degli animali;
   l'articolo 13 della cosiddetta legge europea 2013 bis, in corso di esame in Commissione, è volto a superare i rilievi formulati dalla Commissione europea nell'ambito del caso EU Pilot 1611/10/ENVI, avviato per ritenuta difformità della normativa italiana relativa alla cattura degli uccelli da utilizzare come richiami vivi, rispetto alle disposizioni della direttiva 79/409/CEE, come modificata dalla direttiva 2009/147/CE. Ad avviso della Commissione europea infatti, la normativa italiana non prevede in maniera espressa l'obbligo di rispettare le rigorose prescrizioni stabilite all'articolo 9 della direttiva nell'esercizio dell'attività di cattura di uccelli da utilizzare come richiami vivi. Pertanto si rende necessario, secondo la Commissione, «modificare la legge 157/92 affinché risulti chiaro che la cattura di uccelli da utilizzare come richiami vivi possa avvenire esclusivamente se autorizzata in maniera conforme a tutti i requisiti di cui all'articolo 9 della suddetta direttiva» –:
   cosa intenda fare il Ministro interrogato, nell'ambito delle sue competenze e nelle more dell'approvazione del disposto della legge europea 2013 bis, affinché in tutto il territorio nazionale vengano rispettati i dettati dalla direttiva europea 79/409/CEE, come modificata dalla direttiva 2009/147/CE, circa il divieto di ogni forma di utilizzo degli uccelli come richiami vivi e di ogni impianto con reti di uccellagione non selettivi, finalizzato alla loro cattura ed allevamento sempre ai fini del mero utilizzo come richiami vivi. (4-03263)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

specie protetta

uccello

convenzione internazionale

direttiva comunitaria

politica comunitaria dell'ambiente

protezione della fauna

protezione dell'ambiente