ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03257

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 157 del 22/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: NARDUOLO GIULIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
PAOLUCCI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
PASTORINO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
CANI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
D'ARIENZO VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 22/01/2014
MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GALPERTI GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
SCUVERA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014
LOTTI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 22/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/01/2014
Stato iter:
20/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2014
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/02/2014

CONCLUSO IL 20/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03257
presentato da
NARDUOLO Giulia
testo di
Mercoledì 22 gennaio 2014, seduta n. 157

   NARDUOLO, MURA, PALMA, PAOLUCCI, MOSCATT, MORETTO, PASTORINO, MOGNATO, MARROCU, PES, GIOVANNA SANNA, CANI, VENTRICELLI, D'ARIENZO, MAURI, PASTORELLI, MATTIELLO, GREGORI, RIBAUDO, GALPERTI, MICCOLI, DAL MORO, MARCHI, SCUVERA, GINATO, LENZI, BERLINGHIERI, GADDA, RIGONI, VERINI, LA MARCA e LOTTI. – Al Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Per sapere – premesso che:
   il servizio postale universale gestito da Poste italiane è organizzato in Centri di meccanizzazione postale che assolvono alla funzione fondamentale di smistamento della posta da distribuire ai cittadini;
   nello specifico sono presenti in Italia 19 centri di meccanizzazione postale (CMP) così distribuiti sul territorio nazionale: tre in Lombardia (Brescia, due a Milano), uno in Piemonte (Torino Romoli), uno in Liguria (Genova), tre in Veneto (Venezia, Verona e Padova), uno in Emilia Romagna (Bologna), uno in Toscana (Firenze), uno nelle Marche (Ancona), uno nel Lazio (Roma), uno in Abruzzo (Pescara), uno in Sardegna (Cagliari), uno in Campania (Napoli), uno in Calabria (Lamezia Terme), uno in Puglia (Bari), due in Sicilia (Palermo e Catania);
   i CMP sono suddivisi in due sezioni principali: il transito e lo smistamento. Nella sezione transito confluiscono i mezzi di trasporto per la corrispondenza in arrivo e partono i mezzi per la corrispondenza in uscita; nella sezione smistamento si lavora la posta in arrivo e in partenza proveniente dal transito;
   la corrispondenza meccanizzabile (il maggiore quantitativo della corrispondenza complessivamente lavorata) viene smistata attraverso l'utilizzo di impianti meccanizzati di particolare complessità, rispetto ai quali emerge immediatamente la delicatezza e l'importanza delle necessarie operazioni di manutenzione;
   alla fine degli anni ’70 Poste italiane ha esternalizzato il servizio di manutenzione degli impianti di smistamento dei CMP, attraverso l'affidamento dello stesso alla ditta Elsag del gruppo Finmeccanica (oggi confluita nella Selex ES, a partecipazione statale);
   dall'ottobre 2007 la ditta Elsag ha subappaltato il servizio di manutenzione alla Stac Italia srl per il centro-nord e alla Logos spa per il centro-sud e le isole, e a seguito di un accordo ministeriale tali ditte si erano impegnate ad assorbire il personale già presente, che contava complessivamente in 263 tecnici altamente professionalizzati;
   nel dicembre 2012 Poste italiane ha bandito una nuova gara d'appalto per il servizio di manutenzione, termine ultimo per la presentazione delle offerte marzo 2013. Nel giugno 2013, tra le due ATI che avevano partecipato alla gara, Selex ES/PH Facility e Siemens/Stac Italia, è risultata aggiudicataria la Selex ES/PH Facility, grazie al forte sconto applicato all'offerta. Stac si è appellata subito al TAR del Lazio che ha rigettato il ricorso e a settembre Poste italiane ha assegnato definitivamente l'appalto, in partenza il 1 novembre 2013, a Selex e PH Facility;
   si è appreso da fonti sindacali come fin da metà gennaio 2013, a pochi mesi dalla scadenza del contratto e ben prima che la gara fosse assegnata, il personale di Selex aveva comunicato ai lavoratori di Stac e Logos che sarebbe subentrata una nuova azienda nel subappalto (la PH Facility) e che per poter continuare a lavorare avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni ed iscriversi alle liste delle agenzie interinali, per poi essere successivamente assunti dalla nuova azienda. L'operazione non è stata portata a termine grazie all'intervento delle organizzazioni sindacali e il subappalto alle ditte detentrici è proseguito regolarmente fino alla naturale scadenza;
   PH Facility è un'azienda operante nel campo dell'igiene e sanificazione e nel proprio sito aziendale riporta espressamente quanto segue: «Abbiamo affrontato il delicato settore delle manutenzioni specialistiche dei sistemi di automazione postale grazie alla straordinaria forza tecnologica di Selex ES, che ha progettato sistemi, aggiudicandoci insieme la gara indetta da Poste italiane». Si presume, a tal proposito, che la forza tecnologica di Selex ES annoveri anche la professionalità acquisita nel corso degli anni dai 263 tecnici specializzati;
   per poter garantire la continuità del servizio, PH Facility ha necessità di assumere personale delle ditte che l'hanno preceduta, perché nel campo della manutenzione tecnica non ha esperienza alcuna. Procede, in tal senso, alla proposta di assunzione di circa 170 dei 263 tecnici – dipendenti di Stac e Logos – adibiti alla manutenzione degli impianti dei CMP, non garantendo tuttavia i precedenti livelli occupativi e con la previsione di una serie di clausole peggiorative rispetto alle precedenti condizioni contrattuali dei lavoratori, come l'applicazione del contratto multiservizi in luogo di quello metalmeccanico ed il mancato riconoscimento dell'anzianità di servizio;
   una minoranza dei lavoratori Stac e Logos (70) ha accettato le nuove condizioni contrattuali peggiorative, anche su pressione da parte di PH Facility (come si legge nel comunicato sindacale del 6 novembre 2013 della FIOM); tuttavia la maggior parte dei dipendenti ha ritenuto non dignitose le nuove condizioni proposte ed ha iniziato una protesta che ad oggi risulta ancora attiva con presidi agli ingressi dei CMP;
   a novembre 2013, fonti giornalistiche e sindacali cominciano a riferire di numerosi e diffusi disservizi derivanti dalla giacenza di tonnellate di posta nei vari Centri di meccanizzazione italiani (si parla di circa 1200 tonnellate su tutto il territorio nazionale). Disservizi direttamente imputabili alle carenze relative al servizio di manutenzione all'indomani dell'avvicendamento delle aziende di cui si tratta. Diverse sono anche le segnalazioni di ritardi nelle consegne arrivate direttamente a Poste italiane che ha risposto, anche a mezzo tv e stampa, che tutto procede secondo gli standard di servizio e che i controlli di qualità, effettuati secondo la norma, lo confermano. Ciononostante, in rete è disponibile, fra le altre cose, un filmato che spiega come il personale di Poste possa intercettare le lettere (chiamate «lettere civetta») dando loro un canale preferenziale e falsando così i dati relativi alla qualità del servizio;
   il sindaco di Angri (provincia di Salerno) all'inizio del mese di gennaio 2014 ha presentato un esposto alla procura della Repubblica in relazione ai fatti sopra esposti ed altri utenti hanno intenzione di seguire lo stesso esempio;
   Poste italiane, al fine di superare lo stallo dovuto allo stato di agitazione di un gran numero di tecnici, ha provveduto a dividere la corrispondenza tra diversi CMP. Per esempio, per tutto il mese di novembre, la posta del CMP di Roma è stata lavorata nei centri di Napoli e Bologna. Lo stesso si è verificato a Firenze, che ha trasferito la propria corrispondenza ai CMP di Padova e Verona. La situazione, ad oggi, risulta essere la seguente: impianti che lavorano «a singhiozzo», macchine ferme, una grande quantità di corrispondenza in giacenza e non ancora smaltita;
   appare evidente che PH Facility sia subentrata nei centri di meccanizzazione postale con personale insufficiente per garantire il servizio, nonostante Selex ES abbia inviato nei vari centri proprio personale per coprire le carenze organizzative di PH Facility, e la stessa PH abbia assunto personale proveniente da agenzie interinali, privo della adeguata formazione, e aumentato esponenzialmente il ricorso allo straordinario, mettendo in discussione i livelli minimi di sicurezza di fasi di lavoro svolte attraverso il meccanismo della turnazione;
   il 12 Novembre 2013 si è svolto un incontro al Ministero dello sviluppo economico, presenti le segreterie nazionali di FIM, FIOM, UILM e la direzione aziendale di Selex ES, per ricercare delle soluzioni alla gestione del servizio di manutenzione all'interno dei CMP, ma le posizioni delle parti sono risultate distanti;
   il 9 gennaio 2014 si è tenuto un secondo incontro al Ministero, anche questo concluso con un nulla di fatto, e al quale non si sono presentati Poste Italiane e PH Facility;
   i problemi e le carenze fin qui evidenziati riguardano molteplici aspetti: relativamente al personale, sia perché viene meno la garanzia di adeguati standard di sicurezza sul posto di lavoro, sia perché gli interventi richiesti ai tecnici sono diminuiti in termini di quantità e di efficacia; relativamente al servizio postale universale, così come rappresentato anche dalla Carta della qualità di Poste italiane; relativamente all'utenza, che con grave danno si vede recapitare la posta con molti giorni di ritardo. Tali disagi, se connessi ad attività commerciali, sono ancora più dannosi, dato che, ad esempio, chi riceve in ritardo la corrispondenza inerente fatturazioni deve pagarne la relativa mora, essendo infatti difficile dimostrazione il preciso momento di consegna della corrispondenza medesima –:
   se i Ministri interessati siano a conoscenza dell'intera situazione;
   quali iniziative intendano assumere per attuare tutte le procedure necessarie al fine di fare luce sui fatti sopra descritti, in particolare verificando per quanto di competenza che gli standard di qualità del servizio postale universale corrispondano a quanto previsto dalla normativa di legge in tema di servizi pubblici e siano rispettosi della Carta della qualità del servizio postale universale;
   quali iniziative si intendano assumere affinché il tavolo di confronto con Poste italiane, Selex ES, PH Facility, Logos, Stac e le organizzazioni sindacali, possa finalmente portare ad un protocollo d'intesa che salvaguardi tutte le unità lavorative del servizio di manutenzione dei centri meccanizzati postali, valutando la possibile riallocazione presso Poste italiane del personale considerato eccedente, ferma restando la verifica che il personale applicato alla manutenzione sia effettivamente in possesso dei requisiti necessari a svolgere con professionalità l'attività richiesta, e non risultino mere unità atte solo a garantire un numero minimo di personale occupato. (4-03257)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-03257
presentata da
NARDUOLO Giulia

  Risposta. — Si risponde all'interrogazione in esame anche sulla base degli elementi forniti dalla società Poste italiane che ha rappresentato quanto segue.
  La gara espletata nel maggio 2004, avente ad oggetto i servizi di manutenzione e di assistenza tecnica degli impianti presenti presso i Centri di meccanizzazione postale (Cmp), veniva aggiudicata al consorzio RTI Elsag spa Finmek.
  Con il succitato consorzio veniva stipulato, in data 23 maggio 2005, un contratto di appalto della durata di quattro anni, successivamente prorogato fino al 31 luglio 2012.
  A partire dal 2007 il servizio è stato assicurato con il coinvolgimento, in subappalto, principalmente delle imprese Stac Italia e Logos.
  In data 10 novembre 2011 veniva indetta, per tali servizi, una nuova gara, era stata annullata a causa della non conformità ai requisiti tecnici richiesti dell'unica offerta, presentata da RTI Selex ES-Stac Italia-Logos.
  Il 28 dicembre 2013 Poste italiane attivava una ulteriore procedura per i medesimi servizi di manutenzione, suddivisa in due lotti. A tale procedura di gara partecipavano il RTI Selex ES S.p.A.-PH Facility S.r.l. e il RTI Siemens S.p.A.-Stac Italia S.r.l., mentre la società Logos non aderiva.
  L'offerta economicamente più vantaggiosa veniva formulata dal raggruppamento Selex ES S.p.A.-PH Facility che si aggiudicava entrambi i lotti. La società Stac Italia, che concorreva in RTI con Siemens S.p.A., presentava, pertanto, ricorso presso il tribunale amministrativo regionale del Lazio.
  La società Poste italiane ha, inoltre, precisato che non potendo stipulare il nuovo contratto in pendenza del suddetto ricorso, aveva prorogato fino al 30 settembre 2013 il precedente contratto stipulato con Selex ES S.p.A. e relative ditte sub-appaltatrici Stac e Logos, al fine di garantire la continuità del servizio.
  Successivamente, essendosi concluso con esito favorevole per Poste Italiane la fase cautelare del predetto contenzioso dinanzi al tribunale amministrativo regionale si procedeva alla stipula del nuovo contratto con il RTI Selex ES S.p.A.-PH Facility.
  Detto raggruppamento di imprese, dopo il mese di affiancamento all'impresa uscente, contrattualmente previsto, a partire dal 1o novembre 2013, assicura i servizi di manutenzione e di assistenza tecnica degli impianti presso i centri di meccanizzazione postale.
  Poste italiane ha, inoltre, precisato che il capitolato relativo alla gara vinta dal RTI Selex-PH Facility prevedeva, nell'ambito del meccanismo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, l'assegnazione di uno specifico punteggio tecnico alle imprese partecipanti che si impegnavano ad assumere e/o a mantenere in servizio quota parte del personale già operante.
  La società ha reso noto, altresì, che al momento dell'individuazione e assegnazione dei siti presso i quali svolgere i servizi di manutenzione e assistenza tecnica, si è dovuto tenere conto dei vincoli organizzativi e delle modifiche previste dal complessivo piano di riassetto della rete logistica dei servizi postali, di cui al recente accordo del 28 febbraio 2013 che ha ridimensionato il numero degli stabilimenti e degli impianti di smistamento e, di conseguenza, delle relative attività.
  L'avvicendamento nel citato contratto di manutenzione ha determinato l'avvio di una vertenza sindacale per il mantenimento dei livelli occupazionali del personale delle ditte uscenti (Stac Italia S.r.l. e Logos S.p.A.), caratterizzata da azioni di protesta che hanno determinato riduzioni e ritardi degli interventi di assistenza programmata e manutenzione negli stabilimenti, nonché abbandono del posto di lavoro da parte del personale tecnico di turno negli impianti dei centri di meccanizzazione postale. Le citate azioni di protesta hanno prodotto, a partire dal mese di ottobre 2013, alcune criticità e rallentamenti nelle lavorazioni di smistamento presso alcuni centri di meccanizzazione postale, comunque tempestivamente fronteggiate dall'azienda.
  Dal mese di settembre 2013, risulta che la società PH Facility abbia avviato un tavolo di confronto con le parti sociali di riferimento, per poter raggiungere un accordo complessivo, riguardante soprattutto i passaggi di risorse da realizzare al momento del subentro. Purtroppo da questo confronto non è emersa la possibilità di una intesa. Per questa ragione l'Unità gestione vertenze presso il Ministero dello sviluppo economico si è attivata nello scorso mese di settembre per ricercare le condizioni di una intesa che coinvolga tutti i soggetti interessati, con la finalità di offrire una opportunità di lavoro a tutti coloro che in precedenza erano occupati nei centri di meccanizzazione postale alle dipendenze di Logos e Stac.
  Il confronto è tutt'ora in corso. Nell'incontro svolto lo scorso 22 gennaio 2014 è stata prospettata una ipotesi generale di accordo che le organizzazioni sindacali stanno verificando con i loro rappresentati. È previsto un incontro conclusivo entro il 31 gennaio 2014.
  Va richiamato, infine, che la società Poste italiane non ha ritenuto di partecipare al tavolo di confronto convocato presso il Ministero dello sviluppo economico e si è riservata di valutare il contenuto della intesa per decidere la eventuale sottoscrizione.
  In ogni caso l'azienda ha garantito la massima attenzione nei confronti del personale in eccedenza, ribadendo che la citata riorganizzazione non comporterà alcun licenziamento.
  Per quanto concerne invece il quesito relativo alle verifiche sugli
standard di qualità del servizio postale universale, si fa presente che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) è l'organo competente in materia di regolazione e vigilanza sul settore postale. In merito alle criticità segnalate nell'atto in questione relative alla gestione dei centri di meccanizzazione postale, la stessa ha già provveduto a chiedere ragguagli alla società Poste italiane a seguito di segnalazioni pervenute, aventi ad oggetto disservizi riscontrati presso i centri di meccanizzazione postale di Milano, Roma Fiumicino e Firenze.
  La società ha riscontrato tale richiesta, rappresentando che i rallentamenti dell'operatività dei centri di smistamento postali sono riconducibili al cambio di conduzione del contratto di manutenzione – affidato a mezzo gara – che ha generato azioni di protesta per il mantenimento dei livelli occupazionali da parte del personale delle ditte uscenti. Tali rallentamenti hanno riguardato principalmente la corrispondenza voluminosa e la posta commerciale, la cui ripartizione viene effettuata con impianti di smistamento che necessitano, per un funzionamento ottimale, di una frequente attività di manutenzione. Inoltre, la società ha puntualizzato che i rallentamenti hanno riguardato corrispondenza con livelli di servizio pari a 5/7 giorni lavorativi, concordati con il cliente, per i quali è stato possibile recuperare, in fase di recapito, il rallentamento subito in fase di smistamento. Con particolare riferimento ai centri di meccanizzazione di Milano, Roma e Firenze viene sottolineato che non si può parlare di giacenze ma di posta in via di smistamento, in quanto, la relativa lavorazione avviene nell'arco di una giornata e quindi nella norma. Infine Poste italiane S.p.A. ha assicurato che, attualmente, con l'avvio del nuovo contratto per la manutenzione degli impianti a partire dal 1o novembre 2013, la situazione è in fase di normalizzazione. In merito, infine, a quanto riportato nel testo dell'atto in esame sulle cosiddette «lettere civetta» risulta che Poste italiane sul punto sta effettuando approfondite verifiche.
  I profili segnalati saranno comunque oggetto di monitoraggio da parte dell'Agcom, nell'ambito dell'attività di vigilanza di propria competenza che viene svolta con continuità.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoClaudio De Vincenti.

Classificazione EUROVOC:
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corrispondenza

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