ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03173

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 153 del 16/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: BASILIO TATIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
TACCONI ALESSIO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 16/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 16/01/2014
Stato iter:
17/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2014
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2014

CONCLUSO IL 17/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03173
presentato da
BASILIO Tatiana
testo di
Giovedì 16 gennaio 2014, seduta n. 153

   BASILIO, CORDA, RIZZO, PAOLO BERNINI, FRUSONE, ARTINI, TOFALO, CHIMIENTI, LUPO, BENEDETTI, CRISTIAN IANNUZZI, PAOLO NICOLÒ ROMANO, TACCONI, DEL GROSSO, GRANDE, SPADONI, DI BATTISTA, MANLIO DI STEFANO, BRESCIA e DALL'OSSO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   da diversi organi di stampa si apprende la vicenda della dottoressa Barbara Balanzoni, che in qualità di ufficiale medico ha prestato servizio nella Riserva selezionata presso il ROLE 1 della base militare italiana «Villaggio Italia» in Kosovo e che verrà processata il 7 febbraio 2014 – sempre secondo gli organi di stampa – con l'accusa di disobbedienza aggravata e continuata;
   il 23 dicembre 2013 l'ufficio stampa del Ministero della difesa diramava un comunicato dal titolo «Tenente Barbara Balanzoni. Precisazioni». In esso si legge: «in merito ai recenti articoli di stampa relativi all'imminente processo a carico di Barbara Balanzoni, Ufficiale della Riserva Selezionata e alle presunte ragioni del suo rinvio a giudizio, si precisa che le imputazioni contestate al succitato Ufficiale riguardano i reati di “diffamazione e ingiuria aggravata e continuata” nei confronti di inferiori gerarchici. Non risultano, allo stato, altri addebiti contestati alla militare, di qualsivoglia natura. Titolare del procedimento è la Procura Militare di Roma; il processo sarà celebrato il 7 febbraio 2014 presso il Tribunale Militare di Roma»;
   i fatti dal quale nasce questo rinvio a giudizio del tenente Balanzoni sembrano essere imputabili esclusivamente ad un suo sensibile e tempestivo intervento per salvare una gatta rifugiatasi sotto una struttura prefabbricata in un'area riservata del compound italiano;
   il gesto, sarebbe contrario al regolamento ed è stato inopinatamente punito con cinque giorni di consegna e risulta fra i capi di accusa di cui dovrà rispondere al processo militare che la vede imputata;
   al riguardo l'articolo 1361 del Codice dell'ordinamento militare che disciplina la sanzione della consegna appare formulato in maniera generica in quanto, nell'affermare che sono punite le violazione dei doveri diversi da quelli previsti dall'articolo 751 del regolamento, attribuisce una eccessiva discrezionalità nella valutazione delle singole condotte, in contrasto con il principio di tipicità che deve caratterizzare non solo le norme penali ma anche le norme che prevedono l'applicazione di sanzioni disciplinari;
   piuttosto, il comportamento in concreto tenuto dalla dottoressa Balanzoni appare conforme alle norme di comportamento e di servizio previste dal Capo II, sezione I, del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) che, tra l'altro, all'articolo 732, impone al militare di tenere in ogni circostanza una condotta esemplare a salvaguardia del prestigio delle Forze armate e di prestare soccorso a chiunque versi in pericolo o abbisogni di aiuto;
   la dottoressa Balanzoni aveva mostrato già in precedenza la sua sensibilità mettendo in contatto l'Esercito Italiano e l'Ente nazionale protezione animali, contribuendo così alla salvezza e all'adozione di diversi animali nelle zone in cui le nostre truppe erano impegnate in missioni di pace, in Kosovo e in Afghanistan, con un'azione che ha contribuito a dare lustro e risonanza internazionale all'azione delle nostre Forze armate –:
   se il Ministro non ritenga necessario assumere iniziative dirette ad apportare le necessarie modifiche normative anche al fine di evitare che vengano sanzionati comportamenti di personale militare finalizzati a soccorrere animali anche in considerazione che l'Italia ha aderito al Trattato di Lisbona che, all'articolo 13, definisce gli animali come «esseri senzienti»;
   se non intenda riconoscere, altresì, il valore del gesto della dottoressa Balanzoni che ha contribuito a dare rilievo all'azione e all'immagine dell'Esercito italiano quale ambasciatore di pace nelle missioni internazionali. (4-03173)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 351
4-03173
presentata da
BASILIO Tatiana

  Risposta. — Sulle questioni oggetto dell'interrogazione in esame il Governo ha già avuto modo di riferire dinanzi alla 4a Commissione difesa del Senato, in data 6 febbraio 2014, in risposta ad un'interrogazione orale a firma della senatrice Amati (n. 3-00610).
  In tale occasione era stata posta nella dovuta evidenza la circostanza che i reati contestati alla dottoressa Balanzoni si riferivano a una vicenda giudiziaria più complessa di quanto rappresentato nell'atto e riportato dalle stesse agenzie giornalistiche e che l'autorità giudiziaria, all'epoca, stava indagando per accertare la fondatezza della sussistenza di fattispecie criminose ben determinate in capo all'interessata.
  Con sentenza depositata in cancelleria in data 18 febbraio 2014, il tribunale militare di Roma ha successivamente assolto l'interessata dal reato di «disobbedienza aggravata continuata» disponendo, al contempo, la separazione dei processi relativamente ai reati di «diffamazione aggravata» e di «ingiuria aggravata e continuata».
  Dagli stessi atti processuali, pertanto, si evince che il rinvio a giudizio della dottoressa Balanzoni non è stato disposto in ragione di «un suo sensibile e tempestivo intervento per salvare una gatta rifugiatasi sotto una struttura prefabbricata in un'area riservata del compound italiano», ma ha trovato fondamento in condotte ritenute riconducibili a fattispecie di reato su cui si dovrà attendere la pronuncia giudiziale.
  Quanto, poi, all'ulteriore questione evidenziata, relativa alla formulazione dell'articolo 1361 del Codice dell'ordinamento militare (COM), va osservato che esso si è rivelato – e tale è stato ritenuto anche dal giudice amministrativo in sede di contenziosi – adeguato a consentire una valutazione appropriata dei comportamenti e delle condotte punibili con la consegna semplice, secondo il principio di tassatività di cui all'articolo 1353 del COM, stabilendo che siano soggette a tale sanzione le violazioni dei doveri diversi da quelli previsti dall'articolo 751 del Testo unico dell'ordinamento Militare (TUOM), perseguibili con la consegna di rigore e puntualmente elencati, la recidiva delle mancanze perseguibili con il rimprovero, nonché le più gravi trasgressioni alle norme della disciplina e del servizio.

Il Ministro della difesaRoberta Pinotti.

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EUROVOC :

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protezione dell'ambiente