ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03170

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 153 del 16/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 16/01/2014
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 16/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 16/01/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03170
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Giovedì 16 gennaio 2014, seduta n. 153

   ROSTAN, MANFREDI e BOSSA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il Teatro di San Carlo, già Real Teatro di San Carlo, citato spesso come Teatro San Carlo, è un teatro lirico di Napoli, nonché uno dei più famosi e prestigiosi al mondo;
   è il più antico teatro d'opera in Europa ancora attivo, essendo stato fondato nel 1737, nonché uno dei più capienti teatri all'italiana della penisola;
   può ospitare più di duemila spettatori e conta un'ampia platea, cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico;
   data la sua dimensione e struttura, è stato il modello per i successivi teatri d'Europa;
   affacciato sull'omonima via e, lateralmente, su piazza Trieste e Trento, il teatro, in linea con le altre grandi opere architettoniche del periodo, quali le grandi regge borboniche, fu il simbolo di una Napoli che rimarcava il suo status di grande capitale europea;
   il San Carlo non ha mai interrotto le sue stagioni, eccezion fatta che per due anni (1874-1875) a causa di mancati finanziamenti;
   né l'incendio del 1816, né la seconda guerra mondiale riuscirono ad interromperne l'attività: nel primo caso il Teatro fu ricostruito in sei mesi da re Ferdinando, nel secondo una serie di concerti per le Forze Armate sostituì nei momenti più drammatici del conflitto, la normale attività di spettacolo;
   fu eretto per volontà di Carlo di Borbone il quale avviò il primo ciclo di opere che durò per lunghissimo tempo e, precisamente, dopo i restauri dell'architetto Niccolini, fino al doloroso episodio dell'incendio divampato la notte del 12 febbraio 1816, che lo distrusse completamente;
   con il finire dell'Ottocento e della sua grande stagione del melodramma romantico, il San Carlo rimase tra i protagonisti dei nuovi orientamenti musicali italiani ed europei, accogliendo, tra gli altri, le opere di Giacomo Puccini e la Giovane Scuola, di Mascagni, dei quattro napoletani (di nascita o di studi) Leoncavallo, Giordano, Cilea ed Alfano;
   merito del San Carlo, nei primi anni del Novecento, fu anche quello di contribuire in maniera determinante alla preminenza della figura del direttore d'orchestra nello spettacolo lirico;
   sostanzialmente risparmiato, pur se danneggiato in alcune strutture dagli eventi bellici, il San Carlo venne requisito dalle autorità militari inglesi nell'ottobre del 1943;
   gli spettacoli ripresero il 26 dicembre di quell'anno, destinati alle truppe alleate;
   sono seguiti, poi, a partire dal secondo dopoguerra, una pluralità di interventi di restauro della struttura, l'ultimo dei quali nel 2008, allorquando il San Carlo, pur conservando l'architettura originaria, è divenuto accessibile ai diversamente abili;
   dal 1999 il teatro di San Carlo è una fondazione di diritto privato senza scopo di lucro avente come finalità la diffusione dell'arte musicale e la formazione di quadri artistici;
   il nuovo statuto del teatro regola l'ingresso di capitali privati con la creazione di due figure di promotori: i soci fondatori, che possono nominare un rappresentante del consiglio d'amministrazione, e i soci sostenitori, che possono consentire che i loro contributi siano aggiunti a quelli dei fondatori per acquisire il diritto alla nomina di un rappresentante in seno al consiglio d'amministrazione;
   nei giorni immediatamente precedenti alla formalizzazione del presente atto, i membri del consiglio di amministrazione, eccezion fatta per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, si sono dimessi, provocando la paralisi gestionale dell'ente;
   tale situazione ha comportato la impossibilità, per il consiglio di amministrazione dell'ente di deliberare sulla adesione o meno ai benefici previsti dalla cosiddetta legge «Valore Cultura», che avrebbe consentito di destinare parte dei 75 milioni di euro previsti dalla predetta alle fondazioni liriche, proprio al teatro San Carlo;
   tale condizione di stallo, che il sindaco di Napoli vorrebbe risolvere attraverso una parziale ricapitalizzazione della fondazione San Carlo da realizzarsi mediante l'assegnazione alla fondazione stessa di un immobile del comune di Napoli, rischia di portare ad una cessazione delle attività teatrali del San Carlo, con inevitabili e drammatiche ricadute sul piano occupazionale, culturale e sociale per la città di Napoli –:
   quali celeri ed oramai improcrastinabili iniziative intenda adottare al fine di favorire ogni utile e possibile forma di piena risoluzione della crisi gestionale, occupazionale ed economica della fondazione lirica del teatro San Carlo, anche al fine di evitare l'ipotesi di commissariamento della fondazione stessa. (4-03170)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI

EUROVOC :

arti dello spettacolo

potere di nomina

consiglio d'amministrazione