ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03124

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 150 del 13/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 13/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 13/01/2014
Stato iter:
08/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2015
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2015

CONCLUSO IL 08/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03124
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Lunedì 13 gennaio 2014, seduta n. 150

   VEZZALI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   il 10 maggio 2012, nell'ambito di una missione di pace in Kosovo, la dottoressa Barbara Balanzoni, all'epoca dei fatti ufficiale medico presso la base militare italiana in Kosovo, aiutava una gatta, mascotte della base italiana militare, in evidente stato di difficoltà, a partorire i suoi cuccioli;
   secondo il racconto del medico Balanzoni, la gatta, proprio perché visibilmente sofferente nel partorire rischiava la propria vita e quella dei suoi piccoli;
   questo gesto è stato punito con cinque giorni di consegna per «disobbedienza aggravata continuata» per non aver rispettato il divieto firmato dal comandante della base di avvicinare animali randagi;
   con la sua azione, il medico tenente dell'esercito italiano ha aiutato il povero animale a partorire salvando la vita anche ai suoi cuccioli;
   il 7 febbraio 2014 la donna sarà processata davanti al tribunale militare di Roma, dopo il rinvio a giudizio del mese di dicembre da parte del Gup, nel quale si rileva che la stessa «in esecuzione di un medesimo disegno criminoso disobbediva all'ordine scritto, datato il 6 maggio 2012, a firma del comandante della Base, riguardante il divieto di avvicinare o farsi avvicinare da animali selvatici, randagi o incustoditi, venendo così morsa»;
   di fatto, il medico Balanzoni riferisce di non essere stata morsa ma graffiata da un animale spaventato;
   la vicenda, ha sollevato proteste e la solidarietà di cittadini e l'appoggio di enti per la protezione animali a cui si aggiungono le firme raccolte in suo favore;
   l'interrogante ritiene grave che in Italia si venga processati, nell'ambito di missioni di pace, solo perché si è salvata la vita ad un animale che rischiava di morire di parto, per di più senza che tale atto compromettesse qualsiasi azione legata agli interventi di pace della missione –:
   se non intenda assumere iniziative affinché eventuali sanzioni in relazione a difformità relative ad ordini provenienti da vertici militari, anche in aree di operazioni, non producano effetti paradossali come quelli descritti in premessa. (4-03124)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 aprile 2015
nell'allegato B della seduta n. 404
4-03124
presentata da
VEZZALI Maria Valentina

  Risposta. — Sulle questioni oggetto dell'interrogazione in esame il Governo ha già avuto modo di riferire dinanzi alla 4a Commissione difesa del Senato, in data 6 febbraio 2014, in risposta ad un'interrogazione orale a firma della senatrice Amati (n. 3-00610).
  In tale occasione era stata posta nella dovuta evidenza la circostanza che i reati contestati alla dottoressa Balanzoni si riferivano ad una vicenda giudiziaria più complessa di quanto rappresentato nell'atto e riportato dalle stesse agenzie giornalistiche e che l'autorità giudiziaria, all'epoca, stava indagando per accertare la fondatezza della sussistenza di fattispecie criminose ben determinate in capo all'interessata.
  Con sentenza depositata in cancelleria in data 18 febbraio 2014, il tribunale militare di Roma ha assolto l'interessata dal reato di «disobbedienza aggravata continuata» disponendo, al contempo, la separazione dei processi relativamente ai reati di «diffamazione aggravata» e di «ingiuria aggravata e continuata».
  Dagli stessi atti processuali, pertanto, si evince che il rinvio a giudizio della dottoressa Balanzoni non è stato disposto «solo perché si è salvata la vita ad un animale che rischiava di morire di parto», ma ha trovato fondamento in condotte ritenute riconducibili a fattispecie di reato su cui si dovrà attendere la pronuncia giudiziale.
  In ragione di ciò, non è possibile assumere alcuna iniziativa nel senso indicato dall'interrogante, quantomeno fino all'avvenuta definitiva pronuncia del giudice.

La Ministra della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

protezione della fauna

Kosovo

missione d'inchiesta

giurisdizione militare