ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03087

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 147 del 08/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO PER L'INTEGRAZIONE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE 08/01/2014
MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE 08/01/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI delegato in data 27/02/2014
Stato iter:
27/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/02/2014
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 27/02/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/02/2014

CONCLUSO IL 27/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03087
presentato da
ROSATO Ettore
testo di
Mercoledì 8 gennaio 2014, seduta n. 147

   ROSATO. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro per l'integrazione, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in Italia il C.O.N.I ha stabilito, con una circolare, un limite massimo alle prestazioni di sportivi extracomunitari nelle Società Sportive. Tale limite riguarda sia gli sportivi extracomunitari che effettuano il loro ingresso per la prima volta nel nostro Paese perché impegnati nell'attività agonistica di alto livello, sia gli atleti già presenti sul territorio nazionale con un regolare permesso di soggiorno per motivi sportivi o di lavoro o familiari. Il limite massimo viene fissato annualmente con decreto della Presidenza del consiglio dei Ministri su proposta del C.O.N.I. ed è finalizzato alla «salvaguardia del patrimonio sportivo nazionale e della tutela dei vivai giovanili»;
   frequentemente si verificano casi di minori figli di genitori extracomunitari trasferitisi in Italia – o nati in Italia – che iniziano una attività all'interno di Società Sportive ma che, al compimento del diciottesimo anno di età acquisiscono lo status di «extracomunitario» con la sopraggiunta impossibilità di proseguire l'attività sportiva tranne, appunto, nel caso si riesca a rientrare nelle quote stabilite annualmente dal CONI;
   l’iter per l'ottenimento della cittadinanza italiana – una volta raggiunti i requisiti richiesti e presentata la domanda – prevede tempi molto lunghi che possono raggiungere anche i due anni, provocando di fatto una interruzione sostanziale dell'attività agonistica;
   l'attività agonistica, soprattutto per i giovani e gli adolescenti – ancor di più se sono stranieri – rappresenta anche uno strumento di forte coesione e di integrazione sociale e culturale, ed appare all'interrogante irragionevole che un giovane che per anni si è impegnato nella pratica dell'attività sportiva, magari anche conseguendo dei risultati, debba interrompere l'attività agonistica a causa dei tempi lunghi della burocrazia;
   si fa presente che anche le stesse Società Sportive, che negli anni hanno investito sul talento di questi giovani, possono risultare penalizzate da questa rigidità normativa;
   ci sono casi in Italia in cui le Federazioni Sportive, come la FIH (Federazione Italiana Hockey), hanno operato delle deroghe al sistema delle «quote» stabilite dal CONI ed hanno introdotto nel loro statuto lo «ius soli» sportivo in base al quale si considera italiani a tutti gli effetti i giocatori di origine straniera che siano nati però in Italia –:
   se, nell'ambito della predisposizione del prossimo decreto della Presidenza del Consiglio che stabilisce il limite massimo alle prestazioni sportive di extracomunitari, il Governo intenda fissare soglie più ampie che tengano conto delle situazioni indicate in premessa. (4-03087)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 181
4-03087
presentata da
ROSATO Ettore

  Risposta. — Con riferimento al limite massimo degli sportivi extracomunitari in Italia, si rappresenta che il Comitato olimpico nazionale italiano, in base alle indicazioni fornite dalle Federazioni sportive nazionali, propone alla Presidenza del Consiglio dei ministri il numero complessivo degli atleti stranieri che ogni anno hanno la possibilità di entrare in Italia per svolgere qualsiasi tipo di attività sportiva professionistica.
  Ai sensi della normativa vigente, l'Autorità di Governo competente in materia di sport, sentiti il Ministro dell'interno e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con decreto, determina il limite massimo annuale d'ingresso degli sportivi stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o comunque retribuita, da ripartire tra le Federazioni sportive nazionali.
  Il Coni, con delibera del Consiglio nazionale da sottoporre all'approvazione dell'Autorità vigilante, esegue la ripartizione e stabilisce i criteri generali di assegnazione e di tesseramento per ogni stagione agonistica anche al fine di assicurare la tutela dei vivai giovanili. Comunque il Coni ritiene possibile aumentare il numero degli ingressi annuali di sportivi stranieri, qualora pervengano all'ente motivate richieste da parte delle Federazioni sportive nazionali.
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomieGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO ( CONI )

EUROVOC :

migrante

organizzazione sportiva

giochi olimpici

sport

integrazione sociale