ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03062

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 146 del 27/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZANIN GIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2013
BRANDOLIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2013
SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2013
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/12/2013
MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2013
BLAŽINA TAMARA PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2013
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 27/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 27/12/2013
Stato iter:
17/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2014
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2014

CONCLUSO IL 17/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03062
presentato da
ZANIN Giorgio
testo di
Venerdì 27 dicembre 2013, seduta n. 146

   ZANIN, COPPOLA, BRANDOLIN, SCANU, MARCON, MALISANI, BLAZINA e ROSATO. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi anni il consiglio comunale di Cordenons (PN) a più riprese ha espresso la propria preoccupazione per un possibile inquinamento del suolo e delle falde acquifere dovuto ad accumuli di metalli pesanti rilasciati dalle munizioni in uso per gli addestramenti e dal materiale di brillamento ed ha accompagnato il «disciplinare d'uso» con raccomandazioni e mozioni approvate all'unanimità richiedendo che fosse l'ARPA provinciale di Pordenone, come soggetto pubblico terzo rispetto alle Forze armate, ad eseguire gli opportuni controlli sull'area del Poligono e a monitorare i livelli di inquinamento raggiunti;
   nel frattempo le analisi effettuate dall'Esercito, e rese note a marzo 2013, hanno rilevato una presenza, sopra la soglia consentita, di cadmio, nichel, zinco, vanadio, antimonio, rame e specialmente piombo. L'area interessata è stata cintata e interdetta a militari e civili, facendo scattare la segnalazione obbligatoria agli organi di controllo e l'avvio della procedura di bonifica;
   nei giorni scorsi, come riferito dalla stampa, il dipartimento provinciale dell'Arpa ha comunicato in una nota inviata al comando della 132a brigata Ariete di Cordenons, al comando dell'Esercito, a regione e provincia, alla prefettura di Pordenone e all'Ass6, nonché ai comuni di Cordenons, San Quirino, Vivaro e San Giorgio della Richinvelda, sui cui territori insiste il poligono, che il torio 232, metallo radioattivo derivato dal decadimento dell'uranio, è presente oltre la soglia naturale nell'area del poligono militare Cellina Meduna a Cordenons, con relativo aumento dell'allarme per la salute umana;
   l'area militare è stata assimilata a quella industriale, dove i limiti relativi alla presenza dei metalli è più alta rispetto all'area abitativa, ma questo innalzamento dei limiti non ha molto senso visto che alcuni gruppi di abitazioni distano a poche centinaia di metri dalle aree interessate;
   a breve distanza dal poligono militare c’è la zona di interesse comunitario SIC-ZPS con specie di flora e fauna di massima importanza ambientale. Inoltre a breve distanza si estendono le coltivazioni; il fatto che l'ARPA chieda di poter effettuare ulteriori analisi oltre il perimetro del poligono anche su flora e fauna è quanto mai opportuno;
   la vasta area dei Magredi e delle Risorgive è molto frequentata non solo dagli agricoltori e dagli ambientalisti ma anche da tanta gente comune che frequenta a piedi o in bicicletta la bellezza del luogo, per cui i motivi di pericolosità per la salute umana sono legittimi –:
   quali tempi e quali strumenti si intendano adoperare, per quanto di competenza, per assicurare la celere soluzione del caso di inquinamento con rischi per la salute umana, adoperandosi per la rassicurazione su base scientifica della popolazione;
   se non si ritenga necessario adoperarsi, dato il caso di specie, per immediati accertamenti in tutti i territori analogamente soggetti ad azioni di addestramento militare;
   quali strumenti di prevenzione da tale inquinamento, in ogni luogo ove esso sia possibile, si intendano attuare all'interno delle Forze armate. (4-03062)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 dicembre 2014
nell'allegato B della seduta n. 351
4-03062
presentata da
ZANIN Giorgio

  Risposta. — Nell'ambito dell'accertamento dei livelli di contaminazione radioattiva, condotto dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) del Friuli Venezia Giulia nell'area su cui insiste il poligono di Cellina Meduna, i primi risultati hanno evidenziato, in 4 degli 8 bersagli statici presi in esame, la presenza di torio in «quantità nettamente superiore» a quella presente nel fondo ambientale della zona.
  La contaminazione, presumibilmente connessa ad attività risalenti nel tempo, è circoscritta a piccole aree all'interno del poligono, delle dimensioni di alcune centinaia di metri quadrati.
  Nondimeno, l'Arpa sta procedendo all'effettuazione di ulteriori indagini finalizzate ad approfondire il quadro di distribuzione del torio nell'area addestrativa, all'esito delle quali, non appena saranno noti i risultati tecnici, saranno avviate le azioni più idonee per la bonifica e per il ripristino ambientale del poligono, sulla base delle indicazioni espresse dalla conferenza dei servizi tenutasi il 12 giugno 2013.
  Quanto all'opportunità di porre in essere «immediati accertamenti in tutti i territori ...soggetti ad azioni di addestramento militare», è previsto un piano di ricognizione di tutti i poligoni all'aperto delle Forze armate ed è stato già effettuato il monitoraggio ambientale di diverse aree addestrative/poligoni in uso.
  Riguardo, poi, agli «strumenti di prevenzione», già nel 2005, la Difesa ha avviato una serie di iniziative per controllare e censire il materiale utilizzato presso i poligoni: tra le principali, si ricordano l'istituzione di «comitati per la tutela ambientale» e un affinamento del «disciplinare ambientale» che, nel rispetto della normativa vigente, regolamenta le procedure per autorizzare le attività all'interno dei poligoni.
  Il disciplinare prevede che ogni attività sia oggetto di una valutazione preventiva basata sulla documentazione tecnica del materiale da utilizzare, di un controllo di coerenza tra le attività pianificate e quelle effettuate durante le esercitazioni e le sperimentazioni – da tenersi in coordinamento tra personale del poligono e utenti – e, infine, di un controllo successivo alla esercitazione o sperimentazione, durante il quale si interviene con la bonifica, qualora ne emerga l'esigenza.
  Ogni attività viene, altresì, preventivamente valutata e autorizzata solo dopo un esame dell'impatto ambientale e previa consultazione del Comitato misto paritetico, la cui attività è finalizzata proprio ad instaurare, nell'ambito di ogni Regione, un rapporto permanente di collaborazione con le Forze armate, al fine di armonizzare le esigenze della Difesa con quelle del tessuto civile e sociale della vita comunitaria.

Il Ministro della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CORDENONS,PORDENONE - Prov,FRIULI-VENEZIA GIULIA

EUROVOC :

prevenzione dell'inquinamento

sanita' pubblica

protezione dell'ambiente

uranio

esercito

acque sotterranee

inquinamento del suolo

sostanza pericolosa