ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03046

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 143 del 21/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: FONTANELLI PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FOSSATI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2013
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 21/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 21/12/2013
Stato iter:
20/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2014
DELRIO GRAZIANO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/02/2014

CONCLUSO IL 20/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03046
presentato da
FONTANELLI Paolo
testo di
Sabato 21 dicembre 2013, seduta n. 143

   FONTANELLI, FOSSATI e CENNI. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie . — Per sapere – premesso che:
   visto l'episodio avvenuto sabato 14 dicembre a Pisa e ripreso dalle cronache locali e nazionali in cui l'allenatore degli esordienti del Pisa calcio, Alessandro Birindelli, ha ritirato la squadra a partita in corso a causa di una lite in tribuna fra i genitori dei bambini. I fatti raccontati dallo stesso Birindelli, ex giocatore della Juventus per dieci stagioni, con queste parole: «Ad un certo punto della partita uno dei piccoli nerazzurri commette un errore che costa il gol alla propria squadra. Dalla tribunetta il padre di un suo compagno grida: “levalo”, rivolto all'allenatore. Scoppia una lite (verbale) tra genitori, ragazzini disorientati in mezzo al campo e a quel punto lui (Birindelli) decide di ritirare la squadra». Poi lo stesso allenatore ha detto ai genitori che dovevano vergognarsi. Appena noto l'episodio è apparso a tutti il valore educativo di quella scelta, soprattutto a tutela della serenità dei bambini e del rispetto dei valori sportivi che non possono essere trasmessi attraverso l'esaltazione della competitività e dell'agonismo;
   visti i commenti diffusamente positivi che hanno richiamato la scelta di Birindelli, mettendo in evidenza come in molti, troppi, casi il ruolo dei genitori che accompagnano i figli sui campi di calcio sia di esempio negativo, come ha notato tra l'altro anche l'ex giocatore del Torino Paolino Pulici, che insegna in scuola calcio e ha detto, con un po’ di amara ironia, che «i più fallosi sono i genitori», «rovinano i figli», e che «la squadra ideale è fatta di orfani»;
   la Federcalcio ha deciso di infliggere alla squadra dell'Ac Pisa la sconfitta a tavolino per 0-3 e una multa di 100 euro, oltre alla penalizzazione di un punto in classifica, anziché aprire una seria riflessione sull'episodio al fine di evidenziare la necessità di affermare una mentalità rispettosa dei migliori valori sportivi, tra i quali fondamentale è quello educativo; e vista la riaffermazione di un'idea di giustizia sportiva comunque subordinata alla logica dei risultati agonistici;
   appare dubbia, per il caso in specie, la rispondenza del comportamento della Federazione calcio e dei suoi organismi di giustizia al principio di etica-sportiva –:
   se il Ministero da lei diretto non intenda promuovere una campagna di sensibilizzazione sul problema, denunciando l'approccio sbagliato di tanti genitori, e anche di molte società sportive, al tema dell'avviamento al calcio e allo sport dei bambini e creando le condizioni per contrastare concretamente ogni forma di degenerazione e se non intenda, come Ministro, promuovere anche unitamente alle diverse federazioni sportive, e alla Federcalcio in primo luogo, di programmare forme adeguate di iniziativa volte a mettere in risalto i contenuti e i valori educativi della pratica sportiva. (4-03046)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-03046
presentata da
FONTANELLI Paolo

  Risposta. — In relazione all'interrogazione in esame, con particolare riferimento all'esortazione alla Federazione italiana giuoco calcio a «programmare forme adeguate di iniziative volte a mettere in risalto i contenuti e i valori educativi della pratica sportiva», si fa presente quanto segue:
   la Federazione italiana giuoco calcio ha un proprio settore, denominato settore giovanile e scolastico, che si occupa istituzionalmente di disciplinare ed organizzare, con finalità tecniche, didattiche e sociali l'attività dei calciatori di ambo i sessi in età compresa tra i cinque ed i sedici anni, tesserati per le società calcistiche. Organizza e disciplina, inoltre, l'attività dei giovani calciatori di ambo i sessi che frequentano gli istituti scolastici e che aderiscono alle iniziative programmate d'intesa con il Coni e con le istituzioni scolastiche preposte.

  Il settore realizza i propri fini istituzionali mediante:
   attività con finalità didattico-organizzative: organizzazione di corsi per dirigenti di società, corsi di informazione e di aggiornamento per insegnanti di educazione fisica e per i maestri delle scuole primarie, corsi di formazione per allenatori ed istruttori operanti in ambito giovanile;
   attività con finalità sociali: adozione di iniziative tendenti a stimolare lo sviluppo dell'attività motoria ad indirizzo calcistico in tutti gli ambienti nei quali si realizza l'aggregazione giovanile, promozione di incontri e riunioni, anche di concerto con gli enti locali per favorire l'associazionismo sportivo, interventi idonei a diffondere il valore educativo della pratica sportiva, diffusione di nozioni di igiene, medicina e psicopedagogia nell'ambito delle società, degli allenatori e degli istruttori e delle famiglie, specifici progetti relativi alla scuola primaria e secondaria.

  Lo sviluppo pratico di tali attività è demandato, a livello regionale, ai coordinatori federali del settore giovanile e scolastico, che si avvalgono di figure altamente qualificate, inserite stabilmente nei propri staff, come insegnanti di educazione fisica laureati in scienze motorie, psicologi dello sport, sociologi, medici.
  Si tratta di un'attività, svolta con professionalità ed attenzione, che nel tempo ha avuto apprezzamento anche all'esterno dell'ambito federale e che ha accreditato, per la sua valenza, la Federazione italiana giuoco calcio presso le famiglie, gli enti territoriali, la stampa.
  Nello specifico, il settore giovanile e scolastico della Toscana è sicuramente fra quelli maggiormente attivi nel promuovere, nella pratica sportiva, i veri valori dello sport, attraverso un'opera di informazione e formazione rivolta ai bambini, alle famiglie, ai dirigenti di società, agli istruttori, come testimoniato dai dati quantitativi, sotto riportati, relativi al periodo 1997-2013:
   corsi per istruttori scuola calcio 158;
   corsi di aggiornamento per tecnici 441;
   corsi dirigenti settore giovanile 72;
   visite scuole calcio per supporto tecnico e educativo 2914;
   verifiche gare attività di base (5-12 anni) 1086;
   riunioni con genitori 738;
   riunioni organizzative con dirigenti e istruttori settore giovanile 1302;
   corsi aggiornamento insegnanti istituti scolastici 30;
   corsi per arbitro istituti scolastici 10;
   feste provinciali attività di base 1114;
   feste regionali attività di base 76.

  Sono state inoltre promosse molteplici iniziative relative alle relazioni genitori-società che hanno coinvolto moltissime società, ragazzi e genitori. Al riguardo, si ricordano i progetti «gioco io» (2007-2008), «mettiamoci in gioco» (2012-2013), «oggi arbitra mio papà» (2007-2008-2009).
  I primi due, realizzati attraverso la pubblicazione di materiale informativo e didattico (dvd-opuscoli-manifesti), focalizzavano l'attenzione sul ruolo, sui compiti e sui comportamenti più consoni che ogni adulto di riferimento (istruttore, dirigente, genitore) deve avere per far vivere ai bambini, con serenità e gioia, il gioco del calcio.
  Il materiale, distribuito a tutte le società toscane e a moltissimi genitori, è stato utilizzato per incontri di formazione e convegni specifici.
  Il terzo progetto prevedeva la presenza di personale del settore giovanile e scolastico (insegnanti e/o psicologi) su alcuni campi di gara per assistere, insieme ai genitori di entrambe le squadre, alla partita dei loro figli, affrontando con loro,
in itinere o successivamente alla gara, tematiche quali il ruolo dello spettatore-genitore e aspetti legati al regolamento.
  Anche in questo caso il progetto ha coinvolto tutte le dieci province toscane.
  Infine, come in ogni altra regione, da alcuni anni vengono promossi e realizzati i seguenti progetti nazionali:
   «i valori scendono in campo» (scuola primaria);
   «superclasse
cup» (scuola secondaria di II grado).

  Tali progetti coinvolgono centinaia di istituti scolastici e migliaia di studenti in tutta Italia in un percorso formativo ed educativo, rivolto agli insegnanti e agli alunni, svolto in collaborazione con gli uffici scolastici regionali, i circoli didattici, gli enti locali.
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomieGraziano Delrio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

campagna di sensibilizzazione

organizzazione sportiva

sport