ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03029

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 142 del 20/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO MANLIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 23/12/2013
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 20/12/2013
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/12/2013
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 20/12/2013
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/12/2013
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 20/12/2013
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 20/12/2013
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 23/12/2013
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 23/12/2013
TACCONI ALESSIO MOVIMENTO 5 STELLE 20/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/12/2013
Stato iter:
07/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2014
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 23/12/2013

ATTO MODIFICATO IL 23/12/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2014

CONCLUSO IL 07/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03029
presentato da
DI STEFANO Manlio
testo presentato
Venerdì 20 dicembre 2013
modificato
Lunedì 23 dicembre 2013, seduta n. 145

   MANLIO DI STEFANO, ARTINI, DI BATTISTA, DEL GROSSO, GRANDE, SCAGLIUSI, SIBILIA, SPADONI, RIZZO, FRUSONE e TACCONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il giorno 17 dicembre 2013 un servizio del TG2 ha mostrato alcune immagini relative al Centro di accoglienza e di primo soccorso di Lampedusa;
   si tratta di immagini sconcertanti in cui gli ospiti in fila e nudi, vengono sottoposti a una «doccia» di disinfestazione, mediante spruzzatori, che avrebbe dovuto preservarli da eventuali malattie infettive come la scabbia;
   non risulta essere stata rilevata, in nessuno dei presenti, alcuna traccia di infezione da scabbia;
   la disinvoltura e la naturalezza con le quali gli operatori del centro agiscono, lasciano presupporre che questo trattamento «da lager» sia già divenuto, da tempo, una prassi del centro di accoglienza;
   quest'ultimo, come spiegano i funzionari Onu che si occupano di rifugiati, ha la mera funzione di «fornire un primo supporto ai migranti e richiedenti asilo soccorsi in mare in attesa del loro rapido trasferimento, entro 48 ore al massimo, verso appositi centri dislocati su tutto il territorio nazionale» dove i loro casi verranno presi in esame;
   tra gli ospiti «disinfettati» vi sono uomini e donne di nazionalità eritrea, ghanese, siriana, kurda, e, pare, anche alcuni sopravvissuti dei naufraghi della più grave, recente tragedia accaduta nel Mediterraneo che ha causato la morte di più di 300 migranti –:
   come intenda intervenire per porre fine a questa vergognosa violazione dei diritti umani inaccettabile per un Paese civile come il nostro;
   quali misure intenda adottare al fine di migliorare gli standard di accoglienza nel centro di Lampedusa per tutti coloro che, costretti alla fuga da guerre e persecuzioni, giungono sul nostro territorio in cerca di protezione;
   come intenda agire per risolvere il problema del sovraffollamento del centro che, di fatto, blocca i lavori di ampliamento dello stesso;
   se il padiglione attualmente non utilizzabile a causa dell'incendio del 2011 sia in fase di ristrutturazione ovvero, in caso contrario, quali siano le tempistiche per la conclusione di detti lavori di ristrutturazione, atteso che ciò comporterebbe la creazione di nuovi 400 posti letto.
(4-03029)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 7 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 169
4-03029
presentata da
DI STEFANO Manlio

  Risposta. — In seguito al grave episodio verificatosi nel centro di soccorso e prima accoglienza di Lampedusa – citato nell'interrogazione – è stata immediatamente avviata la procedura di risoluzione della convenzione con la cooperativa affidataria della gestione, per grave inadempienza contrattuale. Non appena la risoluzione sarà operativa, seguirà l'affidamento a un nuovo gestore, che potrebbe essere individuato in un soggetto di indiscussa capacità e di assoluto prestigio internazionale quale la Croce rossa italiana, previa verifica della percorribilità giuridica di tale soluzione.
  Inoltre, sono state fornite precise indicazioni alle singole prefetture interessate affinché – d'intesa con le organizzazioni umanitarie aderenti al progetto Praesidium – dispongano un piano straordinario di ispezioni, volte a verificare che, nell'espletamento dei servizi erogati nei centri per l'immigrazione, siano sempre tutelati la dignità e i diritti umani dei migranti.
  Peraltro, dall'inizio di questa legislatura sono state avviate molte iniziative sul tema dell'asilo e dell'accoglienza, sia sul piano operativo, sia su quello normativo, anche in risposta al massiccio afflusso di migranti verificatosi sulle nostre coste; nel corso del 2013, infatti, sono giunti in Italia oltre quarantatremila stranieri, più di quattordicimila dei quali sono sbarcati proprio a Lampedusa.
  In particolare, sono state attivate circa sessanta strutture temporanee di primissima accoglienza ed è prevista la prossima istituzione, a San Giuliano di Puglia, di un nuovo centro governativo dedicato ai migranti vulnerabili, famiglie e minori in particolare, nel quale potranno essere ospitate fino a mille persone. Nei prossimi mesi si concluderanno pure i lavori di ristrutturazione del centro di Lampedusa, iniziati il 10 novembre 2013, che consentiranno di ampliarne la capienza fino a più di trecentocinquanta posti. Queste iniziative avranno positive ripercussioni sulla gestione del centro, riducendo la possibilità che si verifichino condizioni di sovraffollamento e di eccessiva sollecitazione della ricettività della struttura.
  In ogni caso, nell'ambito del piano dei trasferimenti predisposto dal competente Dipartimento del Ministero dell'interno, i cittadini stranieri giunti sull'isola di Lampedusa vengono rapidamente condotti, a mezzo nave o voli charter, verso altri centri e strutture della rete Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) dislocati sul territorio nazionale. Attualmente, quindi, presso il centro di Lampedusa sono presenti tredici persone, a disposizione dell'autorità giudiziaria; dopo aver partecipato a due udienze che si svolgeranno nelle prossime settimane presso il tribunale di Palermo, essi saranno accompagnati presso il centro di accoglienza di Pozzallo. Il cittadino siriano autore del video trasmesso dagli organi di informazione, invece, si è allontanato arbitrariamente dal centro nella mattinata del 29 dicembre 2013, con una nave diretta a Porto Empedocle.
  Per quanto riguarda le fasi successive alla prima accoglienza e i percorsi finalizzati all'inclusione sociale, si evidenziano gli sforzi, anche finanziari, sostenuti per l'ampliamento dello Sprar. Tale Sistema, che garantisce già oggi quasi diecimila posti in accoglienza (erano tremila negli anni scorsi), sarà ulteriormente potenziato, nel corso del prossimo triennio, fino a raggiungere sedicimila posti. Gli enti locali restano comunque obbligati a garantire una percentuale di posti aggiuntivi, qualora se ne ravvisi l'esigenza, sulla base di un modello di accoglienza volto sempre più al coinvolgimento attivo e responsabile dei territori. In questo contesto, è stata potenziata anche la rete delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, con l'istituzione di sei sezioni in aggiunta alle dieci commissioni esistenti, che potranno essere ulteriormente aumentate fino a un massimo di dieci.
  L'impegno del Ministero dell'interno proseguirà con la revisione del capitolato generale di appalto per la gestione dei centri di accoglienza, in un'ottica di razionalizzazione e miglioramento dei servizi attualmente resi. Inoltre, sarà emanata una direttiva generale sulle buone prassi individuate dalle organizzazioni umanitarie che curano il monitoraggio dei centri per immigrati e saranno fornite precise indicazioni sui correttivi da apportare per una migliore organizzazione dei servizi. Saranno altresì rivisti i prezzi posti a base delle gare per l'affidamento della gestione dei centri, anche in rapporto alla loro capienza, al fine di elevare gli standard dei servizi erogati.
  Sarà cura del Ministero dell'interno accelerare i tempi di attuazione delle nuove direttive comunitarie in materia di accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale (cosiddetta «direttiva accoglienza») e di procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale (cosiddetta «direttiva procedure»). Ciò consentirà di giungere, nel minore tempo possibile, a una definizione più puntuale delle regole che presiedono al sistema di accoglienza italiano, anche con riguardo all'attività di monitoraggio e alla regolamentazione degli accessi ai centri, mediante l'introduzione di norme che semplifichino le procedure di esame delle domande di protezione internazionale.
  Infine – pur nelle attuali ristrettezze di bilancio – il Governo intende affrontare con risolutezza i problemi connessi al funzionamento e alla gestione dei centri per l'immigrazione, promuovendo un significativo miglioramento degli standard di accoglienza e un maggiore livello di sicurezza degli stranieri e degli operatori dei centri. Peraltro, la riforma complessiva dell'intero sistema di accoglienza richiede un percorso normativo di più ampio respiro, che necessita di un sostanziale contributo parlamentare.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoDomenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISOLA DI LAMPEDUSA

EUROVOC :

asilo politico

diritti umani

aiuto sociale

lavoratore migrante