ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03005

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 141 del 19/12/2013
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/01027
Firmatari
Primo firmatario: MAZZOLI ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 19/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/12/2013
Stato iter:
07/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2014
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2014

CONCLUSO IL 07/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03005
presentato da
MAZZOLI Alessandro
testo di
Giovedì 19 dicembre 2013, seduta n. 141

   MAZZOLI e TERROSI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   il modello di sviluppo economico fondato su sistemi locali di piccole e medie imprese è in seria difficoltà a causa del mutamento del mercato internazionale che ha causato l'ingresso di nuovi competitor e un processo di frammentazione produttiva che ha messo in ginocchio la cultura distrettuale a vocazione manifatturiera, specie quella di derivazione artigianale;
   al riguardo, è opportuno sottolineare la tragica situazione del distretto della ceramica di Civita Castellana che sta affrontando da oltre un decennio una crisi senza precedenti, sia in termini di fatturato, sia sul fronte occupazionale;
   inizialmente il malessere ha interessato il comparto delle ceramiche delle stoviglierie domestiche, causando la perdita di 1.800 posti di lavoro con la chiusura di 30 aziende, ma alla metà del 2008 si è esteso anche al comparto degli articoli igienico sanitari – che all'epoca contava ben 37 aziende sulle 43 totali presenti nel territorio italiano – registrando un calo nella produzione e nelle vendite;
   secondo dati Filctem-CGIL nel distretto dal 2010 a giugno 2013 si è passati da 3.424 occupati a 2.729, sono stati licenziati o pensionati 814 lavoratori e sono stati dichiarati 153 esuberi; 314 lavoratori sono sottoposti a cassa integrazione guadagni ordinaria, 933 a cassa integrazione guadagni straordinaria, 164 a cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga, 152 a mobilità in deroga, 93 a contratto di solidarietà;
   solo nelle ultime settimane, la Ceramica Flaminia e Catalano srl, due tra le più grandi aziende del distretto di Civita Castellana, hanno comunicato ai sindacati l'intenzione di avviare le procedure di mobilità per una parte dei propri dipendenti;
   si tratta di 119 posti di lavoro: Ceramica Flaminia ha dichiarato 39 eccedenze (24 per cento). compresi gli impiegati, su 162 dipendenti; Catalano srl ne ha annunciate 80 (34 per cento) su 237 lavoratori;
   numerose altre aziende sono destinate a conoscere la medesima sorte che contempla, purtroppo, solo due alternative: la chiusura o il licenziamento di gran parte dell'organico, dovute al permanere di una tendenza negativa che non accenna a fermarsi;
   è necessario attivare un monitoraggio sistematico per individuare i principali fattori di criticità, elaborare strategie unitarie per l'intero polo e centralizzare i troppo dispersivi canali di vendita;
   occorre intervenire mettendo in atto provvedimenti volti a promuovere e a tutelare l'industria della ceramica italiana, di cui Civita Castellana rappresenta il polo manifatturiero d'eccellenza;
   è necessario rilanciare la competitività, con la creazione di una task-force che agisca da catalizzatore del sistema locale, promuovendo progetti in comune, avviando la costruzione di nuove reti di relazione tra le istituzioni locali e le imprese, procedendo all'individuazione, ove inevitabile, di possibili strategie di riconversione produttiva, anche puntando ad alleanze con altre imprese del settore –:
   quali misure intenda mettere in campo per invertire la tendenza negativa del comparto nazionale della ceramica e se ritenga opportuno convocare con urgenza un tavolo del settore, con le parti sociali e gli enti locali, al fine di decidere e formalizzare l'attivazione degli interventi più urgenti per favorire la ripresa produttiva, l'accesso a finanziamenti agevolati per le imprese e il prepensionamento dei ceramisti più anziani. (4-03005)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 7 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 169
4-03005
presentata da
MAZZOLI Alessandro

  Risposta. — Il distretto industriale di Civita Castellana costituisce un polo produttivo importante, non solo perché centrale nell'economia locale, ma anche per aver contribuito all'affermazione nel mondo del prodotto made in Italy.
  Nell'ultimo decennio il polo ceramico viterbese è stato interessato da una forte crisi strutturale, che ha messo in seria difficoltà la competitività dell'intero sistema produttivo locale, sempre più incapace di essere protagonista anche nel solo mercato nazionale.
  Il «sistema ceramico» di Civita Castellana ha pesantemente subito l'ingresso nei mercati occidentali di prodotti provenienti dal Far east e imposti a prezzi talvolta molto inferiori ai costi di produzione delle nostre imprese. Ma soprattutto, non ha saputo offrire alternative di alta qualità caratterizzate da design e tecnologie innovative sia per i materiali utilizzati, sia per i processi produttivi adottati. Il distretto viterbese, nel quale le piccole imprese (assai numerose) non hanno saputo creare in modo stabile le necessarie sinergie produttive, commerciali e di ricerca, ha quindi vissuto un costante degrado che la crisi economica generale (in particolare si ricorda la caduta degli investimenti in nuove abitazioni oltre che nelle ristrutturazioni del parco esistente) ha reso ancora più grave.
  Su questo stato delle cose, il Ministero dello sviluppo economico, in stretto raccordo con la regione Lazio, ha più volte manifestato la disponibilità a costruire strumenti di intervento e di supporto a progetti di riorganizzazione e sviluppo della struttura produttiva della ceramica viterbese. Anche in questa occasione, pur conoscendo i limiti finanziari che un intervento in quella area incontra, si rinnova quella disponibilità, auspicando che insieme alla regione Lazio ed alle amministrazioni locali interessate sia possibile addivenire rapidamente ad un quadro concreto di riferimento.
  Per quanto concerne gli interventi richiesti dagli interroganti quali l'accesso a finanziamenti agevolati per l'impresa ed il prepensionamento dei ceramisti più anziani, di prevalente competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si ricorda che non sono possibili interventi a favore del costo del lavoro che siano limitati a settori specifici od a singoli territori. La legislazione, peraltro, di recente ampiamente innovata, non prevede il ricorso al cosiddetto prepensionamento ritenuto eccessivamente costoso per la finanza pubblica. La normativa, tuttavia, ha introdotto alcune disposizioni legislative finalizzate a facilitare, con oneri finanziari posti a carico del datore di lavoro, l'uscita anticipata di lavoratori vicini al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento.
  In particolare, proprio nei casi di eccedenza di personale, l'articolo 4 della legge n. 92 del 2012 recante «Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita» ha previsto, previo accordi tra datori di lavoro che impieghino più di 15 dipendenti e organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, la corresponsione al lavoratore, da parte del datore di lavoro, di una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti, nonché il pagamento all'INPS, sempre da parte del datore di lavoro, della contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento. A tal proposito si sottolinea che il requisito per i lavoratori per accedere al sopra citato trattamento di pensione è il raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento di vecchiaia, anticipato nei quattro anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro.
  Per quanto concerne più specificatamente le società Ceramica Flaminia srl e Castellano srl espressamente richiamate dall'interrogante, il medesimo Ministero ha comunicato che con proprio decreto del 13 febbraio 2013 è stato approvato un programma di crisi aziendale per il periodo decorrente dal 5 novembre 2012 al 4 novembre 2013 che coinvolgeva i lavoratori degli stabilimenti siti in Civita Castellana (Viterbo) ed in Fabbrica di Roma (Viterbo). A seguito della sopradetta approvazione è stata autorizzata la concessione del trattamento di integrazione salariale in favore di n. 126 lavoratori dipendenti del sito di Civita Castellana (Viterbo) e n. 7 lavoratori del sito di Fabbrica di Roma (Viterbo), per il medesimo periodo sopra indicato.
  Allo stato attuale è presente un ulteriore istanza presentata dalla suddetta società, tuttora in fase istruttoria, per l'accesso al trattamento di integrazione salariale a seguito della stipula di un contratto di solidarietà che coinvolge i lavoratori dei due stabilimenti sopra indicati per il periodo decorrente dal 18 novembre 2013 al 17 novembre 2014.
  Il Ministero dello sviluppo economico consapevole dell'importanza del settore ceramico, inteso nella sua complessità e dimensione nazionale ove la crisi sta colpendo anche importanti gruppi multinazionali come Ideal Standard, assicura il proprio impegno a continuare nella individuazione di obiettivi e risorse che concorrano ad attenuare e indirizzare su binari positivi la pesante situazione in cui versano le imprese del settore. A tal riguardo si ricordano gli incentivi alla ristrutturazione delle abitazioni che, come dimostrano i recenti dati statistici, hanno indubbiamente apportato benefici anche al settore della ceramica sanitaria oltre che delle piastrelle in ceramica. Su questa strada continuerà l'impegno.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoClaudio De Vincenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

soppressione di posti di lavoro

ceramica

licenziamento

cassa integrazione

cessazione d'attivita'

riconversione produttiva

piccole e medie imprese

rilancio economico