ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02842

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 132 del 05/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 05/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 05/12/2013
Stato iter:
24/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/02/2014

CONCLUSO IL 24/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02842
presentato da
D'AGOSTINO Angelo Antonio
testo di
Giovedì 5 dicembre 2013, seduta n. 132

   D'AGOSTINO. — Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   l'allarmismo mediatico sollevato di recente intorno all'annosa vicenda della così detta terra dei fuochi, suscita, pertanto, una serie di preoccupazioni per i gravi danni d'immagine che esso provoca sul nostro ricco e pregiato made in Italy e, in particolare, su quello agroalimentare;
   la terra dei fuochi individua un'area della Campania che comprende 57 comuni (di cui 33 in provincia di Napoli e 24 in provincia di Caserta), con una popolazione residente di 2.405.754 abitanti, che rappresenta il 42 per cento dell'intera popolazione regionale, e una superficie territoriale pari a 1.071 chilometri quadrati, equivalente all'8 per cento di quella regionale (13.595 chilometri quadrati);
   in poco più di un anno, la zona è stata interessata da 6.034 roghi di rifiuti (materiali plastici, pneumatici fuori uso, scarti di lavorazione del pellame, stracci) e dall'intensificarsi di forme di inquinamento ambientale dovute all'abusivo smaltimento e all'abbandono incontrollato di rifiuti solidi urbani, di rifiuti speciali, pericolosi e non;
   lo sversamento illegale dei rifiuti da parte delle organizzazioni criminali non solo aumenta esponenzialmente il rischio di danni alla salute e alla sicurezza delle persone, ma lede in maniera ingiusta e sproporzionata anche l'immagine commerciale dell'intero settore agroalimentare regionale, ingenerando sfiducia e preoccupazioni, oltremodo amplificate sull'onda mediatica;
   l'inquinamento deve e può essere risolto con azioni di presidio e di isolamento delle terre compromesse, evitando che l'immagine negativa riservata al quadrilatero compreso tra il litorale domitio, l'agro aversano-atellano, l'agro acerrano-nolano e vesuviano e la città di Napoli, possa procurare ulteriori danni economici alle imprese agricole presenti nella regione;
   altrettanto pregiudizievoli e preoccupanti per l'immagine e la ripresa economica del nostro Paese, sono le recenti iniziative assunte da alcune imprese italiane dirette a screditare la produzione campana attraverso campagne pubblicitarie chiaramente denigratorie e svilenti ai danni di tutti quegli imprenditori agricoli che per generazioni hanno contribuito a rendere la mozzarella di bufala campana, il pomodoro San Marzano dell'agro sarnese-nocerino, i limoni della costiera amalfitana o i vini prodotti in diverse province e comuni campani, vere e proprie opere d'arte esportate in tutto il mondo;
   l'agroalimentare made in Italy rappresenta oltre il 17 per cento del prodotto interno lordo, con un contributo di 53 miliardi di euro che proviene dal settore agricolo;
   in agricoltura sono presenti quasi un milione di imprese, ossia il 15 per cento del totale delle imprese italiane;
   il mercato agricolo ha una rilevante importanza non solo per l'economia nazionale, ma, altresì, per il patrimonio culturale ed ambientale, se si considera la percentuale di superficie coltivata, nonché l'ingente numero di lavoratori occupati nel settore;
   la tutela dell'identità dei prodotti nazionali contro le frodi alimentari garantisce la solidità delle imprese agricole italiane;
   la libera circolazione di alimenti sicuri e sani è un aspetto fondamentale del mercato interno, ma, sempre più spesso, la salute dei consumatori e la corretta e sana alimentazione appaiono compromesse da cibi anonimi, con scarse qualità nutrizionali, o addizionati e di origine per lo più sconosciuta;
   la circolazione di alimenti che evocano una origine ed una fattura italiane che non possiedono costituisce una vera e propria aggressione al patrimonio agroalimentare nazionale che, come espressione dell'identità culturale dei territori, rappresenta un bene collettivo da tutelare ed uno strumento di valorizzazione e di sostegno allo sviluppo rurale;
   l'articolo 10 della legge 14 gennaio 2013, n. 9, norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini, introduce un sistema al fine di rendere accessibili a tutti gli organi di controllo ed alle Amministrazioni interessate le informazioni ed i dati sulle importazioni e sui relativi controlli, concernenti l'origine degli oli di oliva vergini, anche attraverso la creazione di collegamenti a sistemi informativi ed a banche dati elettroniche gestiti da altre autorità pubbliche –:
   se il Governo non intenda assumere iniziative per l'adozione, anche per gli altri prodotti agroalimentari, di un sistema analogo a quello previsto per gli oli di oliva vergini dalla legge n. 9 del 2013 citata, per assicurare l'accessibilità delle informazioni e dei dati sulle imposizioni e sui relativi controlli, concernenti l'origine delle carni suine e promuovere, a tale scopo, la creazione di collegamenti a sistemi informativi ed a banche dati elettroniche gestiti da altre autorità pubbliche;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare, o abbia già adottato, al fine di rendere noti e pubblici i riferimenti delle società eventualmente coinvolte in pratiche commerciali ingannevoli, fraudolente, o scorrette finalizzate ad immettere sui mercati finti prodotti made in Italy ed i dati dei traffici illeciti accertati;
   quali iniziative il Governo intenda adottare, o abbia già adottato, al fine di ristabilire la fiducia dei consumatori rispetto alla qualità e alla sicurezza dei prodotti agroalimentari. (4-02842)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 178
4-02842
presentata da
D'AGOSTINO Angelo Antonio

  Risposta. — Nell'ambito delle attività rivolte alla tutela dell'igiene e della sanità degli alimenti, vengono costantemente effettuati, anche presso gli stabilimenti di macellazione e lavorazione delle carni suine, i controlli ufficiali dei servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali che, nella verifica dell'applicazione dei regolamenti comunitari afferenti al cosiddetto pacchetto igiene costituito dal Regolamento (CE) 178/2002 e dai Regolamenti (CE) 852, 853, 854 e 882 del 2004, esaminano anche gli aspetti relativi alla rintracciabilità dei prodotti, così come sancito dall'articolo 18 del Regolamento (CE) 178/2002.
  Inoltre, in considerazione della necessità che il consumatore venga correttamente informato al fine di una scelta consapevole nell'acquisto dei prodotti alimentari, in data 5 dicembre 2013 è stato approvato a livello comunitario, con il pieno sostegno da parte italiana, il regolamento della Commissione che disciplina l'indicazione di origine delle carni suine in applicazione del Regolamento n. 1169/2011.
  Il Ministero della salute è consapevole del fatto che la sicurezza e la qualità degli alimenti possano essere validamente garantite solo attraverso un elevato livello di collaborazione e di coordinamento tra le diverse amministrazioni coinvolte nella filiera produttiva.
  Tale principio è ben consolidato e su di esso si fonda la normativa comunitaria vigente in materia.
  In particolare, il Regolamento (CE) 882/2004 prevede che ciascun Paese membro dell'Unione europea predisponga un piano di controllo nazionale che assicuri un approccio multidisciplinare per la pianificazione, lo svolgimento e la rendicontazione dei controlli ufficiali.
  A tal fine, il Ministero della salute è il punto di contatto nazionale per il piano nazionale integrato (pni), che nasce dall'intensa e proficua collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con l'Agenzia delle dogane e dei Monopoli, con i nuclei specializzati del Comando dei carabinieri, con le Capitanerie di porto, con il Corpo forestale dello Stato e con la Guardia di Finanza.
  Il pni 2011-2014 e le relative relazioni annuali, che riuniscono i dati delle attività svolte da tutte le citate Amministrazioni, sono pubblicati nel portale di questo Ministero.
  Per quanto riguarda specificamente l'argomento dell'interrogazione in esame, va evidenziato come siano in corso le attività tra l'Amministrazione doganale e quella sanitaria per l'implementazione dello sportello unico doganale, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 242 del 4 novembre 2010.
  In tale contesto, l'Agenzia delle dogane e dei Monopoli e il Ministero della salute collaborano alla definizione di tempi e modalità per la realizzazione dell'interoperabilità telematica.
  Quanto alle iniziative rivolte al contrasto delle frodi alimentari e delle contraffazioni, il Ministero della salute è il punto di contatto per l'Italia presso il gruppo di lavoro europeo per la lotta alle frodi.
  Gli obiettivi principali perseguiti sono: l'individuazione di una definizione di frode alimentare condivisa a livello europeo; la realizzazione di un «
network» che consenta lo scambio tempestivo delle informazioni su casi di frode alimentare; lo sviluppo di misure di collaborazione amministrativa per la gestione di fenomeni di violazioni intenzionali, con effetti transnazionali, della normativa che regolamenta i settori della filiera produttiva agro-alimentare, che nella recente proposta di regolamento 265 (2013) COM sui controlli ufficiali assumono una rilevanza fondamentale.
  Infatti, la prevenzione e la lotta contro le frodi alimentari costituisce una priorità anche per l'Unione europea, a causa del loro impatto sulla fiducia dei consumatori, sulla sicurezza alimentare, sul funzionamento della catena alimentare e sulla stabilità dei prezzi agricoli.
  Per completezza, si segnala che nel semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea (luglio-dicembre 2014), nell'ambito degli eventi internazionali che il Ministero della salute sta organizzando in materia di sicurezza alimentare, è prevista una Conferenza internazionale sulle frodi alimentari, che si terrà a Roma il 23 e 24 settembre 2014.

Il Sottosegretario di Stato per la salutePaolo Fadda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sostegno agricolo

aiuto allo sviluppo

mercato agricolo

commercializzazione

produzione nazionale

protezione del consumatore

sicurezza del prodotto