ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02798

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 131 del 04/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 04/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/12/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02798
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 4 dicembre 2013, seduta n. 131

   RICCIATTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la Best, azienda marchigiana di Montefano specializzata nella produzione di motori per cappe aspiranti, aveva fino a pochi anni fa 900 lavoratori. Oggi sono rimasti in 209, concentrati nel solo stabilimento di Cerreto d'Esi. Quello di Montefano sparì, letteralmente durante il «ponte» dei morti del 2011. La fabbrica venne svuotata in segreto e in gran fretta di tutte le sue attrezzature, trasportate in Polonia;
   attualmente siamo al 2° anno di cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga per cessazione attività a Best Montefano da rifinanziare, accordo fatto in regione Marche nel Dicembre 2012, con anticipo economico da parte della ditta Best per il primo anno;
   ad oggi la ditta Best ha anticipato oltre 1 milione di euro e fino a quando il Ministero del lavoro non emetterà il decreto, la Best non potrà recuperare questi soldi e la compensazione dei contributi da versare all'INPS;
   i lavoratori sono senza assegno di cassa integrazione perché il Ministero del lavoro e delle politiche sociali non ha ancora firmato il decreto per il secondo anno di cassa integrazione guadagni per gli operai della Best di Montefano e Cerreto d'Esi;
   la situazione attuale crea gravi e ulteriori preoccupazioni ai lavoratori che oltre alla mancanza di lavoro, sono momentaneamente privi di alcun sostegno al reddito e con la possibilità di vedersi decurtare anche il trattamento di fine rapporto;
   inoltre gli eventi possono avere delle ripercussioni negative anche sull'altro sito rimasto ancora attivo (BEST Cerreto d'Esi). La proprietà ha infatti dichiarato di non voler più stanziare fondi fin quando non avrà recuperato i crediti relativi a questa situazione;
   una delegazione, accompagnata dai rappresentanti sindacali, è stata ricevuta dal prefetto Pietro Giardina, che ha assicurato il suo impegno in prima persona per sbloccare i pagamenti dei mesi di settembre e ottobre. Due anni fa, infatti come spiega Rossella Marinucci della Fiom Cgil, era stato sottoscritto l'accordo per la cassa integrazione (che poi va rinnovato di anno in anno) che avrebbe dovuto coprire i dipendenti fino al 21 dicembre 2013. «Tutto è andato bene fino a settembre — continua la Marinucci — quando i dipendenti hanno ricevuto una lettera in cui l'azienda comunicava di non voler più anticipare la cassa integrazione, visto che il Ministero non ha ancora sottoscritto il rinnovo, per quest'anno, degli accordi»;
   in sostanza l'azienda, a corto di liquidità, non anticiperà più i soldi della cassa integrazione finché il Ministero non avrà rinnovato l'accordo per il 2013. E questo significa che, dal 10 settembre, i 93 lavoratori rimasti (altri 32 infatti sono stai ricollocati) non hanno più ricevuto emolumenti –:
   se non ritenga di attivarsi per sboccare il decreto che finanzi la cassa integrazione già sottoscritta per il 2013 per la Best di Montefano e di Cerreto d'Esi;
   se non ritenga di convocare un tavolo con le parti sociali al fine di supportare il rilancio dell'attività lavorativa in una regione che ha già subito gravi perdite in termini di posti di lavoro;
   quali iniziative intenda prendere per verificare se la delocalizzazione sia avvenuta nei modi previsti dalla legge.
(4-02798)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MONTEFANO,MACERATA - Prov,MARCHE

EUROVOC :

cassa integrazione

politica industriale

soppressione di posti di lavoro

delocalizzazione