ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02774

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 130 del 03/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 03/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/12/2013
Stato iter:
20/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2014
FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/02/2014

CONCLUSO IL 20/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02774
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Martedì 3 dicembre 2013, seduta n. 130

   CAPELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'agroalimentare made in Italy rappresenta oltre il 17 per cento del prodotto interno lordo, con un contributo di 53 miliardi di euro che proviene dal settore agricolo;
   in agricoltura sono presenti quasi un milione di imprese, ossia il 15 per cento del totale delle imprese italiane;
   il mercato agricolo ha una rilevante importanza non solo per l'economia nazionale, ma, altresì, per il patrimonio culturale ed ambientale, se si considera la percentuale di superficie coltivata, nonché l'ingente numero di lavoratori occupati nel settore;
   in Italia, gli allevamenti di suini – presenti, prevalentemente in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Umbria e Sardegna – sono oltre 26.200 e la produzione di carni suine è stimata in 1.299.000 tonnellate l'anno;
   la suinicoltura italiana occupa il settimo posto in Europa per numero di capi mediamente presenti;
   sulla base dei dati elaborati dall'Associazione nazionale allevatori di suini (ANAS), l'Italia nel 2012 ha importato dalla Germania il 52 per cento di suini vivi e carni suine, per un totale di 535.309 tonnellate;
   la tutela dell'identità dei prodotti nazionali contro le frodi alimentari garantisce la solidità delle imprese agricole italiane;
   articoli di stampa europei hanno recentemente messo in luce che l'industria della carne suina tedesca è efficiente ed è basata su prodotti a basso costo, ma che dietro questo sistema ci sono operai sottopagati, falde acquifere inquinate e tecniche di allevamento che usano enormi quantità di antibiotici;
   la libera circolazione di alimenti sicuri e sani è un aspetto fondamentale del mercato interno, ma, sempre più spesso, la salute dei consumatori e la corretta e sana alimentazione appaiono compromesse da cibi anonimi, con scarse qualità nutrizionali, o addizionati e di origine per lo più sconosciuta;
   la circolazione di alimenti che evocano una origine ed una fattura italiana che non possiedono costituisce una vera e propria aggressione al patrimonio agroalimentare nazionale che, come espressione dell'identità culturale dei territori, rappresenta un bene collettivo da tutelare ed uno strumento di valorizzazione e di sostegno allo sviluppo rurale;
   l'articolo 10 della legge 14 gennaio 2013, n. 9, Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini, introduce un sistema al fine di rendere accessibili a tutti gli organi di controllo ed alle amministrazioni interessate le informazioni ed i dati sulle importazioni e sui relativi controlli, concernenti l'origine degli oli di oliva vergini, anche attraverso la creazione di collegamenti a sistemi informativi ed a banche dati elettroniche gestiti da altre autorità pubbliche –:
   se il Ministro non intenda assicurare l'adozione, anche per le carni suine, di un sistema analogo a quello previsto per gli oli di oliva vergini dalla legge n. 9 del 2013 citata, per assicurare l'accessibilità delle informazioni e dei dati sulle importazioni e sui relativi controlli, concernenti l'origine delle carni suine e promuovere, a tale scopo, la creazione di collegamenti a sistemi informativi ed a banche dati elettroniche gestiti da altre autorità pubbliche;
   quali iniziative il Ministro intenda adottare, o abbia già adottato, al fine di rendere noti e pubblici i riferimenti delle società eventualmente coinvolte in pratiche commerciali ingannevoli, fraudolente, o scorrette finalizzate ad immettere sui mercati finti prodotti Made in Italy ed i dati dei traffici illeciti accertati. (4-02774)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-02774
presentata da
CAPELLI Roberto

  Risposta. — Nell'ambito delle attività rivolte alla tutela dell'igiene e della sanità degli alimenti, vengono costantemente effettuati, anche presso gli stabilimenti di macellazione e lavorazione delle carni suine, i controlli ufficiali dei servizi veterinari delle Asl che, nella verifica dell'applicazione dei regolamenti comunitari afferenti al cosiddetto pacchetto igiene costituito dal regolamento (CE) 178/2002 e dai regolamenti (CE) 852, 853, 854 e 882 del 2004, esaminano anche gli aspetti relativi alla rintracciabilità dei prodotti, così come sancito dall'articolo 18 del regolamento (CE) 178/2002.
  Inoltre, in considerazione della necessità che il consumatore venga correttamente informato al fine di una scelta consapevole nell'acquisto dei prodotti alimentari, in data 5 dicembre 2013 è stato approvato a livello comunitario, con il pieno sostegno da parte italiana, il regolamento della Commissione che disciplina l'indicazione di origine delle carni suine in applicazione del regolamento n. 1169/2011.
  Il Ministero della salute è consapevole del fatto che la sicurezza e la qualità degli alimenti possano essere validamente garantite solo attraverso un elevato livello di collaborazione e di coordinamento tra le diverse amministrazioni coinvolte nella filiera produttiva.
  Tale principio è ben consolidato e su di esso si fonda la normativa comunitaria vigente in materia.
  In particolare, il regolamento (CE) 882/2004 prevede che ciascun paese membro dell'Unione europea predisponga un Piano di controllo nazionale che assicuri un approccio multidisciplinare per la pianificazione, lo svolgimento e la rendicontazione dei controlli ufficiali.
  A tal fine, il Ministero della salute è il punto di contatto nazionale per il piano nazionale integrato (pni), che nasce dall'intensa e proficua collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con i nuclei specializzati del Comando dei Carabinieri, con le Capitanerie di porto, con il Corpo forestale dello Stato e con la Guardia di finanza.
  Il pni 2011-2014 e le relative relazioni annuali, che riuniscono i dati delle attività svolte da tutte le citate amministrazioni, sono pubblicati nel portale di questo Ministero.
  Per quanto riguarda specificamente l'argomento dell'interrogazione in esame, va evidenziato come siano in corso le attività tra l'amministrazione doganale e quella sanitaria per l'implementazione dello sportello unico doganale, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 242 del 4 novembre 2010.
  In tale contesto, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli e il Ministero della salute collaborano alla definizione di tempi e modalità per la realizzazione dell'interoperabilità telematica.

Il Sottosegretario di Stato per la salutePaolo Fadda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sostegno agricolo

suino

importazione comunitaria

mercato agricolo

commercializzazione

produzione nazionale