ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02726

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 127 del 28/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PISANO GIROLAMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 28/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02726
presentato da
PISANO Girolamo
testo di
Giovedì 28 novembre 2013, seduta n. 127

   PISANO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   con articolato decreto del 15 novembre 2013 il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno, ha disposto «il sequestro preventivo di tutti i lotti funzionali e comunque di tutte le parti... in corso di realizzazione, dell'edificio denominato CRESCENT, nonché delle aree di sedime su cui è prevista la realizzazione del predetto edificio», intervento in corso nel comune di Salerno;
   il provvedimento cautelare è stato adottato nell'ambito del complesso procedimento penale n. 13095/09/21 – riguardante la cementificazione della vasta superficie compresa tra la spiaggia di S. Teresa (anch'essa, insieme ad un lembo di mare, in parte interessata dall'edificazione) ed il centro storico cittadino – instaurato presso la Procura della Repubblica di Salerno a seguito di numerosi esposti presentati da cittadini privati e soprattutto dal cosiddetto Comitato «No Crescent» e dall'Associazione «Italia Nostra Onlus;
   l'area interessata, già demaniale, è sottoposta a numerosi vincoli consecutivi tra cui – per quanto attiene specificamente ai compiti istituzionali del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo – al vincolo paesaggistico di cui alla parte terza del codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42 del 2004), per effetto dell'articolo 142, comma 1, lettera a), in quanto compresa nei 300 metri dalla battigia e lettera c), perché ricadente nella fascia di 150 metri dal torrente Fusandola, classificato come «acqua pubblica» con regio-decreto 7 maggio 1899, la cui tutela fu ulteriormente rafforzata, «dallo sbocco all'origine», con il decreto ministeriale 5 agosto 1957, emanato a seguito della devastante alluvione che investì Salerno nel 1954, causando oltre cento morti ed ingentissimi danni;
   allo stato, oltre al Viceministro e sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, risultano indagate 30 persone, a vario titolo coinvolte nella vicenda, tra cui due Soprintendenti ed un funzionario della Soprintendenza di Salerno;
   in particolare, è indagato per fattispecie gravissime l'architetto Giuseppe Zampino, all'epoca dei fatti soprintendente di Salerno che, peraltro, risulta aver ottenuto il patrocinio legale dall'Avvocatura dello Stato, con difesa affidata all'avvocato Giuseppina Buongiorno;
   la pluralità di vincoli posti a tutela dell'area avrebbe dovuto garantirne l'integrità ed il pubblico godimento;
   a dispetto di tale cogente situazione vincolistica, le opere in corso di realizzazione (oggi sequestrate) hanno già determinato la parziale costruzione di un mastodontico edificio privato («Crescent»), alto circa 30 metri e lungo circa 300 e di una smisurata piazza pubblica di circa 35.000 metri quadri, sopraelevata ai circa 3 metri dal livello del mare, ed è ancora prevista l'edificazione di ulteriori e non meno devastanti volumetrie, con conseguente stravolgimento della stessa morfologia della costa e perdita degli irrinunciabili elementi identitari della città;
   come peraltro riconosciuto anche dalla competente direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania (che aveva chiesto modifiche riduttive), le opere sono del tutto incongrue con il contesto vincolato situato direttamente sul mare e punto di cerniera – anche visuale – tra il centro storico di Salerno e la costiera amalfitana;
   l'oggettivo impatto determinato dalle costruzioni, l'irreversibile alterazione dello skyline urbano, la perdita di elementi identitari della città e delle visuali di pubblico godimento, fa ritenere che vi sia stato un deturpamento delle bellezze naturali –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti;
   se e quali iniziative intenda assumere per contrastare la devastazione della costa salernitana, garantendo l'effettiva tutela dell'area vincolata;
   se – in qualità di massimo responsabile politico del competente dicastero – non ritenga necessario costituirsi parte civile nel procedimento penale in argomento;
   se non ravvisi evidenti conflitti di interessi tra la posizione di parte lesa dell'amministrazione dei beni culturali e quella dell'ex soprintendente architetto Giuseppe Zampino a cui, ad onta delle gravi provvisorie imputazioni contestategli e dei danni paesaggistici prodotti – è stato incredibilmente assicurato il patrocinio legale dell'Avvocatura dello Stato. (4-02726)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

SALERNO,SALERNO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

degradazione dell'ambiente

bene culturale

azione dinanzi a giurisdizione penale

litorale

industria edile