ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02724

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 127 del 28/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: IANNUZZI CRISTIAN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
TURCO TANCREDI MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 28/11/2013
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 28/11/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/01/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02724
presentato da
IANNUZZI Cristian
testo di
Giovedì 28 novembre 2013, seduta n. 127

   CRISTIAN IANNUZZI, TOFALO, DE LORENZIS, COLONNESE, TERZONI, FRUSONE, NICOLA BIANCHI, MANNINO, CARIELLO, TURCO e TRIPIEDI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   Gennaro Ciliberto, nella sua trascorsa attività lavorativa è stato dirigente responsabile della sicurezza nei cantieri della Carpenfer Roma srl, impresa realizzatrice della costruzione e della manutenzione di varie opere autostradali in subappalto da Autostrade per l'Italia spa, Pavimental spa, Impregilo spa ed Anas;
   come si apprende da numerosi organi di stampa, interviste, documenti e testimonianze stesse di Ciliberto, l'impresa Carpenfer Roma srl è connessa alla famiglia Vuolo di Castellammare di Stabia, a sua volta legata ai clan della camorra D'Alessandro. Lo stesso Pasquale Vuolo ha già varie condanne tra le quali associazione mafiosa con l'aggravante dell'articolo 7 del decreto-legge 152 del 1991;
   Ciliberto denuncia la messa in atto di gravi delitti tra i quali: corruzione nell'aggiudicazione di lavori, infiltrazioni mafiose ed anomalie costruttive che hanno già causato crolli in ambito autostradale e che tuttora costituiscono un grave pericolo per l'incolumità pubblica come nel caso del crollo della pensilina di stazione di Cherasco sull'autostrada Asti-Cuneo, il crollo del portale della segnaletica autostradale sul tratto A1 Santa Maria Capua Vetere, il crollo della pensilina di stazione dell'uscita autostradale di Rosignano ed altre strutture segnalate dal Ciliberto tra cui la passerella ciclopedonale sulla strada statale 36 in Cinisello Balsamo;
   Ciliberto, da cittadino incensurato di sua spontanea volontà e per alto senso civico ha sporto a proprie spese numerose denunce e reso copiose testimonianze presso la direzione investigativa antimafia di Milano, la direzione investigativa antimafia di Firenze, la direzione investigativa antimafia di Torino, la direzione distrettuale antimafia di Napoli, la direzione distrettuale antimafia di Campobasso e le procure della Repubblica di Roma, di Alba, di Trento e di Santa Maria Capua Vetere;
   ad oggi, grazie alle denunce del Ciliberto risultano avviati già vari procedimenti che vedono molteplici indagati ed il 4 dicembre 2013 avrà inizio il primo processo presso il tribunale di Monza dove il Ciliberto risulta persona offesa per le minacce patite dal pluripregiudicato Pasquale Vuolo. Tuttora è l'unico testimone oculare e denunciante e continua la sua collaborazione con la procura della Repubblica di Roma;
   sono tre anni che subisce gravissime minacce di morte ed atti intimidatori di vario genere, tutte denunciate all'autorità giudiziaria, ed è obbligato a vivere in uno stato di isolamento. Fin dalla prima denuncia in Milano è stato costretto a non rientrare in località di origine dovendo abbandonare il nucleo familiare e nascondersi, per tutto il territorio nazionale, senza protezione né sostentamento alcuno, avendo perso il lavoro, né potendo trovarsene un altro. Lo stesso da circa tre anni è affetto da una forma di diabete scompensato e non avendo oggi nessuna fissa dimora è impossibilitato nel ritiro ed assunzione di farmaci ed insulina necessari ed indispensabili per la patologia;
   in questi giorni il Ciliberto sta mettendo in pratica uno sciopero della fame davanti la sede del Ministero dell'interno in piazza del Viminale a Roma, dormendo in macchina e trovandosi in precarie condizioni fisiche aggravate dal diabete. Tale situazione lo ha costretto al ricovero ospedaliero in Roma prima al policlinico Umberto I e successivamente al policlinico Luigi di Liegro;
   il Ciliberto, con lo sciopero della fame e con le decine di comunicazioni alle varie autorità, tenta di sollecitare la definizione di tanti procedimenti in corso dopo le sue denunce e far sì che finalmente, dopo anni di sofferenze paure e traversie varie, gli si riconosca un livello di protezione adeguato ad una esistenza dignitosa e gli si garantisca la possibilità di essere assistito stabilmente nella cura del diabete –:
   se i Ministri siano a conoscenza dei fatti sopraesposti;
   se e quali misure di competenza intendano mettere in atto per salvaguardare l'incolumità del Ciliberto. (4-02724)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sciopero della fame

rete stradale

sicurezza del lavoro