ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02708

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 27/11/2013
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI 27/11/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/01/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02708
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   SCOTTO. — Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la vicenda legata all'espulsione di Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua è una delle pagine più oscure della nostra storia più recente;
   la ricostruzione fornita dal Ministero dell'interno ha sempre lasciato più d'una perplessità, risultando lacunosa e poco credibile;
   un'inchiesta della redazione del programma televisivo «Report», trasmessa su Rai3 il 25 novembre 2013, ha portato alla luce ulteriori dettagli del tutto incompatibili con la versione ufficiale portata dal Ministro Alfano alle Camere;
   secondo quanto riportato dall'inchiesta in questione, il Governo kazako avrebbe chiesto all'Eni di stare alle costole di Mukhtar Ablyazov, marito di Alma Shalabayeva e dissidente kazako perseguitato dal regime dittatoriale guidato da Nazarbayev;
   Ablyazov era sospettato di essere in Italia, nella villetta di Casalpalocco dove dal 2012 risiedevano, con regolare permesso di soggiorno, la moglie Alma e la figlia Alua;
   l'Eni avrebbe confermato la presenza a Roma di Ablyazov, passando la notizia ai servizi italiani, che avrebbero a loro volta avvisato il dissidente kazako per permettergli la fuga in Inghilterra, dove gode di diritto d'asilo;
   questa scelta dei servizi italiani sarebbe stata dettata dall'essere, l'eventuale cattura di Ablyazov su suolo italiano, eccessivamente sensibile politicamente;
   sempre nella ricostruzione di «Report» si dice che tali eventi avrebbero insospettito l'ambasciata kazaka, che avrebbe di conseguenza preteso dall'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni di risolvere la faccenda;
   a quel punto Scaroni avrebbe contattato Valentino Valentini, l'uomo che tiene i contatti di Berlusconi con la Russia ed il mondo ex sovietico, attivandolo per informare il Viminale;
   da ciò sarebbe scaturito il tristemente famoso blitz che portò alla cattura di Alma Shalabayeva e della piccola Alua;
   una fonte di «Report» che ha preferito rimanere anonima, dirigente del mondo Eni, ha riferito che l'Eni non poteva dire di no alle incessanti pressioni kazake, e che pur avendo scelto di tenere nascosta la fuga di Ablyazov, il sacrificio di Alma ed Alua, catturate e deportate illegittimamente, era necessario al fine di accontentare il regime di Nazarbayev consegnandogli due pedine da utilizzare nella grande caccia al dissidente Ablyazov;
   l'Eni ha un'importante partecipazione nel giacimento petrolifero kazako di Kashagan, il più grande mai scoperto negli ultimi trent'anni, e questo sarebbe il motivo che, secondo «Report», avrebbe permesso ai kazaki di ricattare l'azienda;
   nell'inchiesta trasmessa lunedì s’è parlato anche di Unicredit: l'istituto comprò alcuni anni fa una banca kazaka, l'Atf;
   qualche mese fa l'Atf è stata venduta, a prezzo di gran lunga inferiore rispetto al suo valore iniziale, a un giovane uomo del Paese ex sovietico;
   ciò risulta certamente sospetto, e la ricostruzione di «Report» ipotizza che l'acquisto di Atf sia servita a ripianare le penali di Eni, che non era riuscita a rispettare la tabella di marcia sui lavori a Kashagan;
   l'ex capo di gabinetto del Ministro Alfano, Giuseppe Procaccini, intervistato nell'occasione da Paolo Mondani, ha affermato che il Ministro dell'interno sapeva tutto, nonostante tuttora dichiari di non essere mai stato informato;
   «consulente» del Presidente Nazarbayev risulta essere Silvio Berlusconi, ed un incontro tra i due è avvenuto in Sardegna nel luglio di quest'anno;
   aver espulso Alma Shalabayeva e sua figlia Alua per poi essere costretti, il 12 luglio 2013, a ritirare rocambolescamente quell'espulsione, dichiarandola illegittima, ha esposto il nostro Paese a una delle peggiori figure diplomatiche della sua storia;
   attualmente Alma Shalabayeva è agli arresti domiciliari in Kazakistan, un Paese che tutte le organizzazioni in difesa dei diritti umani del mondo definiscono una dittatura di fatto;
   i fatti narrati sono stati riportati su diversi organi di stampa: citiamo ad esempio l'articolo pubblicato da «Il Corriere della Sera» il 26 novembre dal titolo «Le pressioni dell'Eni sui servizi italiani per il caso Ablyazov», l'articolo dal titolo «Caso Shalabayeva: la spy story dell'anno», pubblicato dall'edizione online del quotidiano «Il Corriere della Sera» il 25 novembre e l'articolo pubblicato dall'edizione online del quotidiano «Europa» sempre il 25 novembre dal titolo «Gabanelli riapre il caso Shalabayeva. O è solo una guerra Report-Eni ?» –:
   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, siano in grado di confermare o smentire la ricostruzione fatta da «Report»;
   quali misure siano state prese e quali azioni si intenda intraprendere per verificare in tempi rapidi le nuove informazioni venute alla luce grazie all'inchiesta in questione;
   quali misure intendano prendere per accertare eventuali responsabilità di chi fa parte dei servizi italiani o del Ministero dell'interno;
   se non ritengano opportuno intervenire dal punto di vista diplomatico per garantire il rispetto dei diritti di Alma Shalabayeva e permetterle di rientrare in Italia con la figlia Alua. (4-02708)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

dittatura

espulsione

dissidente

diritto d'asilo