Legislatura: 17Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 27/11/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/11/2013
LABRIOLA. —
Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
il latte materno non è da considerarsi come un semplice alimento, ma come un sistema biologico. Infatti è utilizzato come presidio terapeutico in numerose patologie pediatriche, come: AIDS; cerebropatie con malnutrizione; disordini metabolici congeniti; grave malnutrizione associata a malattie cardiache congenite, o ad altre malformazioni; insufficienza renale cronica; grave immaturità; malattie gastrointestinali; pseudo-ostruzione intestinale cronica; gravi intolleranze alimentari; diarrea intrattabile;
nonostante le proprietà terapeutiche e nutritive un numero sempre crescente di neonati viene allattato con latte artificiale perdendo così il potere antinfettivo (presenza di lattobacilli, componenti del sistema immunitario; lattoferrina, transferrina, etc.) e preventivo di allergie alimentari gravi;
le banche del latte materno sono punti di raccolta del latte donato da madri diverse e distribuito gratuitamente, dopo opportuno trattamento, ai piccoli pazienti che ne hanno bisogno;
la filosofia che guida questi centri è quella di creare una rete di sostegno, sia aziendale che regionale, che cerca di soddisfare, in primo luogo, i bisogni nutrizionali e terapeutici dei neonati e dei bambini più «fragili» quali: prematuri, con cardiopatie congenite, con gravi intolleranze alimentari, con malattie dell'apparato gastro-enterico, con difetti congeniti del metabolismo, con immunodeficienze, eccetera;
molti bambini diventeranno così «fratelli di latte», proprio come quando esistevano ancora le «balie», mamme che donavano il loro preziosissimo latte materno a molti bambini;
tutte le mamme in buona salute e con un corretto stile di vita, che allattano da meno di sei mesi e che producono una quantità di latte superiore alle proprie necessità, possono divenire donatrici sottoponendosi ad un semplice screening che consiste nella valutazione della storia clinica e nell'esecuzione di esami sierologici;
le attività della banca del latte materno riguardano:
raccolta, trattamento, conservazione del latte delle madri dei bambini ricoverati presso la neonatologia, i quali, temporaneamente, non possono essere nutriti direttamente al seno;
raccolta, controllo, trattamento, conservazione di latte umano donato; distribuzione gratuita ai pazienti critici per i quali venga fatta motivata richiesta medica;
seguono le raccomandazione di autorevoli associazioni scientifiche internazionali, e le direttive della CEE sull'igiene degli alimenti in modo da fornire un prodotto che possieda requisiti di sicurezza e di integrità maggiore possibile delle componenti biologicamente attive;
la qualità del prodotto è garantita dall'accurata esecuzione di procedure consolidate, relative allo screening delle donatrici, alle modalità di raccolta e conservazione del latte, ai controlli fisici e batteriologici, alla pastorizzazione, alla documentazione degli atti medico-amministrativi;
in tal senso il garante della privacy ha dato parere favorevole sullo schema di linee di indirizzo nazionale per l'organizzazione e la gestione delle banche dati del latte umano, donato nell'ambito della protezione, promozione e sostegno dell'allattamento al seno, tale provvedimento, sottoposto all'autorità dal Ministero della salute, è volto a definire criteri uniformi per la costituzione ed organizzazione del servizio di raccolta, stoccaggio, controllo e distribuzione del latte, e fissa i requisiti essenziali e gli indicatori di qualità ed efficienza degli stessi –:
quali iniziative il Ministero interrogato abbia intenzione di assumere al fine di favorire la promozione e la capillare diffusione, sul territorio nazionale, delle banche del latte materno. (4-02701)
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