ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02673

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 124 del 25/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PLACIDO ANTONIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 25/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AIELLO FERDINANDO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02673
presentato da
PLACIDO Antonio
testo di
Lunedì 25 novembre 2013, seduta n. 124

   PLACIDO e AIELLO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   da oltre 10 anni è in corso una vertenza che vede contrapposte le popolazioni della Valle del Mercure con i loro rappresentanti istituzionali, primi tra tutti i sindaci di Viggianello (PZ) e Rotonda (PZ), e le associazioni e comitati ambientalisti con loro, contro il progetto di riattivazione, attraverso la riconversione a biomasse, di uno dei due gruppi della centrale termoelettrica Enel della Valle del Mercure (sita nel territorio del comune di Laino Borgo (CS), all'interno di un'area doppiamente protetta a livello nazionale e comunitario (parco nazionale del Pollino e zona di protezione speciale – ZPS – Pollino e Orsomarso – IT 9310903);
   a difesa delle comunità locali si è schierato anche la, Comunità del parco – organo collegiale di governo del territorio che comprende i presidenti delle regioni di Calabria e Basilicata, delle province e delle comunità montane nei cui territori sono ricomprese le aree del parco, e, infine, ma certo non da ultimi, i sindaci dei 56 comuni del parco – nonché il consiglio direttivo del parco stesso;
   tra gli atti formali adottati, tuttora pienamente vigenti, figurano atti deliberativi, in cui si chiede addirittura lo smantellamento della centrale del Mercure, per la sua assoluta incompatibilità con l'ambiente protetto del parco del Pollino e gli interessi e i diritti delle popolazioni che vi abitano;
   il piano del parco, adottato dall'ente ne ribadisce la inconciliabilità con l'area protetta del parco stesso;
   le azioni legali, complessivamente ed autonomamente intraprese contro il progetto dell'Enel, hanno infine condotto alla sentenza 04400/2012 del Consiglio di Stato – depositata il 1o agosto 2012 – che, in pratica, lo «boccia» definitivamente;
   la regione Calabria – dipartimento n. 5/attività produttive – settore politiche energetiche, con decreto n. 16459 del 19 novembre 2012 ha disatteso tale sentenza, autorizzando la riattivazione della sezione 2 della centrale, attraverso l'utilizzo di atti nulli;
   avverso tale provvedimento sono state immediatamente varate ulteriori iniziative legali presso il tribunale amministrativo (TAR) di Catanzaro, competente per territorio, iniziative fortemente sostenute dalle popolazioni della Valle del Mercure e non solo;
   nel periodo intercorso tra la prima e la seconda udienza – quest'ultima tenutasi il 21 giugno 2013 – l'Enel, in evidente difficoltà per l'andamento complessivo della vicenda, ha concordato con il presidente dell'ente parco una moratoria del procedimento amministrativo, pur essi in evidente contrasto con gli obblighi imposti dalla sentenza del Consiglio di Stato;
   i sindaci di Viggianello e Rotonda e le Associazioni proponenti ricorso hanno invece rifiutato ogni richiesta di rinvio che, forte del supporto del presidente del parco, veniva tuttavia accordata, fissando al 15 novembre la nuova data del dibattimento;
   tale esito, mentre è perfettamente in linea con i desiderata e gli interessi dell'Enel, appare essere, invece, secondo gli interroganti, in palese contrasto con quelli del territorio e delle popolazioni residenti;
   nell'imminenza della nuova scadenza dibattimentale, prevista presso il TAR di Catanzaro per il 15 novembre vi è stata l'ennesima, imponente manifestazione popolare che ha visto, ancora una volta, migliaia di persone affollarsi dinanzi ai cancelli della centrale del Mercure per chiederne l'immediata cessazione di ogni attività;
   due giorni dopo i sindaci di Viggianello e Rotonda, previo avviso, si sono recati presso la sede dell'ente parco per conferire con il presidente dello stesso e chiedere garanzie sulla volontà dell'ente di non avallare nuovamente manovre dilatorie, o peggio, messe in atto dall'Enel;
   nessuno dei massimi dirigenti dell'ente parco – presidente vicepresidente e direttore – era presente e tale grave assenza si è protratta anche per tutta la giornata successiva, lasciando immaginare una modalità di governo dell'ente parco e del territorio allo stesso affidato inadeguata e del tutto insoddisfacente;
   tale atteggiamento ha provocato nei cittadini, accorsi numerosi, sconcerto e rabbia e ha spinto la popolazione alla immediata creazione di un presidio permanente, diurno e notturno – ancora in atto –, all'interno dell'edificio dell'ente parco, nella forma dell'assemblea permanente;
   solo dopo due giorni di attesa si addiveniva all'incontro tra i sindaci di Viaggianello e Rotonda e i rappresentanti di associazioni e cittadini con il presidente del parco, in un clima di estrema tensione sociale che ha richiamato una massiccia presenza delle forze dell'ordine;
   l'incontro si è rivelato assolutamente deludente per l'atteggiamento di assoluta chiusura del presidente dell'ente parco che, lungi dal dare le richieste assicurazioni, informava i presenti che una richiesta di rinvio dell'udienza del TAR del 15 novembre era stata già presentata, richiesta comprensiva dell'avallo dell'ente parco;
   il fatto ha ulteriormente accentuato i sentimenti di sconcerto, frustrazione e indignazione tra la gente accorsa che, già fortemente critica nei confronti della politica di governo del territorio del Parco del Pollino, giudicata assai negativamente sotto tutti gli aspetti, si è sentita sottoposta all'ennesimo scippo dei propri diritti;
   ciò ha determinato momenti di estrema tensione che hanno costretto il presidente ad abbandonare l'edificio da una uscita secondaria, scortato dalle forze dell'ordine e il direttore a subire una vivace contestazione da parte dei presenti;
   ancora una volta dunque, il presidente dell'ente parco nazionale del Pollino ha agito a giudizio degli interroganti in maniera autoritaria ed autoreferenziale, assumendo iniziative e prendendo decisioni per le quali non aveva delega alcuna – come ad esempio la richiesta, concordata con Enel spa, di rinvio della udienza del 15 novembre 2013 – ed anzi sempre ad avviso degli interroganti in palese e stridente contrasto con il mandato ricevuto dagli organi di governo dell'ente a cui, per altro in diverse occasioni pubbliche lo stesso presidente aveva affermato di fare riferimento e di voler doverosamente attenersi –:
   quali iniziative urgenti di competenza il Ministro intenda adottare per:
    a) ripristinare una linea di condotta da parte dei massimi dirigenti – e in primo luogo del presidente – dell'ente parco nazionale del Pollino, improntata al pieno rispetto della legalità e dei diritti delle popolazioni che abitano e vivono sul territorio del parco;
    b) far sì che a prevalere siano appunto gli interessi legittimi ed i diritti delle popolazioni e non quelli di gruppi industriali i cui progetti cozzano, con ogni evidenza, con i principi del diritto e con la naturale vocazione di un'area protetta quale quella del parco nazionale del Pollino;
    c) far valere, con l'urgenza che la situazione richiede, la vigilanza sulle aree protette assegnata al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche attraverso azioni incisive e non più procrastinabili che portino, considerata l'attività secondo gli interroganti del tutto insufficiente e inadeguata al ruolo degli attuali massimi dirigenti dell'ente parco – presidente e direttore – alla loro rimozione e immediata sostituzione, prima che l'azione degli stessi dia luogo oltre che a ulteriori danni per il territorio, anche a problemi d'ordine pubblico. (4-02673)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

EUROVOC :

parco nazionale

zona protetta

politica energetica

riserva naturale

stazione energetica