ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02664

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 124 del 25/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2013
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 25/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02664
presentato da
BUSTO Mirko
testo di
Lunedì 25 novembre 2013, seduta n. 124

   BUSTO, MANNINO, ZOLEZZI, DAGA, SEGONI, DE ROSA e TERZONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   si apprende dalla stampa che il comando della Us Navy (Marina militare statunitense) di Napoli ha effettuato un approfondito studio sull'inquinamento nelle province di Napoli e Caserta. Il lavoro costato 30 milioni di dollari ha prodotto risultati definiti «inediti e sconvolgenti» in termini di sicurezza dei cittadini e dell'ambiente;
   secondo gli esperti statunitensi il livello di inquinamento delle falde acquifere sarebbe tale da sconsigliarne l'utilizzo alle proprie truppe invitando invece ad usare acqua minerale «per bere, cucinare, fare il ghiaccio e anche lavarsi i denti»;
   gli esami sono stati effettuati su acqua, aria e terreno in un'area di mille chilometri quadrati, con riferimento a 543 case e dieci basi statunitensi. Si parla di rischi per la salute legati soprattutto all'acqua, in tre «zone rosse» intorno a Casal di Principe, Villa Literno, (il territorio dominato dal clan camorristico dei Casalesi) Marcianise, Casoria e Arzano, dove i rubinetti pescherebbero da pozzi contaminati. Presenterebbe forti criticità anche il 57 per cento degli acquedotti esaminati nel centro di Napoli e il 16 per cento nel quartiere Bagnoli, non a causa delle sorgenti ma delle cattive condizioni delle tubature;
   in realtà il report, di oltre tremila pagine, è stato inviato ai Ministeri della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e alla protezione civile e i suoi contenuti illustrati nel corso di una «open house» nella base di Capodichino già nel corso del 2009, ma i suoi contenuti non sono stati resi pubblici;
   ora la documentazione è reperibile anche online ed è stata prodotta dalla Naval Support Activity Naples nel giugno 2010: uno «screening» dal punto di vista biologico delle terre comprese tra i Campi Flegrei e il Casertano, quelle in cui da anni gli americani risiedono, per comprendere i potenziali rischi della salute derivanti dall’«inquinamento storico della regione Campania». Rispetto a un primo documento già prodotto nel 2008, in questo più recente c’è un «focus» su ben 9 aree distinte – tracciate da Capodichino a Casal di Principe – in cui sono comprese 117 residenze Usa in Campania;
   dalla stampa si acquisiscono i seguenti dati:
    a) il suolo. Dopo un'accurata analisi dei gas nel suolo – in cui sono stati riscontrate sostanze come benzene, cloroformio, etilbenzene – si passa allo studio delle acque. Nei campioni d'acqua di tutte le 9 aree – spiega il documento – sono state riscontrate quantità di arsenico, tetracloretano, nitrati. Le indagini sono state effettuate da Tetra Tech, leader nei servizi di consulenza ambientale e di analisi sulla contaminazione delle acque;
    b) l'arsenico. Il livello di contaminazione più alto di arsenico, ad esempio, è stato rilevato nelle aree 1 e 5, ovvero quella intorno al sito di Carney Park (Quarto) e a quello di Lago Patria;
    c) gli acquedotti. Tutto nasce da una lunga e accurata analisi degli acquedotti: ne sono stati analizzati 14 lungo l'intera regione Campania (fatti selezionare dalla protezione civile e dal personale dei laboratori Arin). Per quanto riguarda l'acqua non trattata e non filtrata all'interno degli acquedotti, la concentrazione di arsenico riscontrata in 9 delle 14 condutture «si è rivelata superiore al livello massimo di contaminazione». In due distinti casi è stata riscontrata nell'acqua la presenza di batteri coliformi fecali; in quattro casi sono stati trovati coliformi totali. «D'accordo con le leggi italiane – scrivono gli americani nel loro documento – quest'acqua dovrebbe essere sottoposta a trattamento dalle autorità competenti prima dell'uso;
    d) coliformi fecali. Un trattamento quantomai necessario visto che biologicamente i coliformi fecali raggiungono le acque superficiali soprattutto attraverso gli scarichi fognari e le acque di dilavamento di terreni destinati all'allevamento di animali e, attraverso il ciclo dell'acqua, possono raggiungere anche le falde acquifere. Tra essi c’è l'ormai celebre «escherichia coli», responsabile, ad esempio, di dissenteria quando ci si reca in viaggio in Paesi in via di sviluppo. Nelle acque destinate al consumo umano, nelle acque di piscina o balneabili, è prescritta l'assenza obbligatoria di «escherichia coli»;
    e) tetracloretano. Secondo il report americano, le zone in cui l'acqua è più contaminata (qui si parla di tetracloretano) sono quelle di Casal di Principe e di Villa Literno. Il tetracloretano è un liquido incolore di odore soffocante, bolle a 146o C. Nonostante la tossicità relativamente elevata, è largamente impiegato come solvente industriale e nella preparazione di vernici e lacche, pellicole fotografiche e insetticidi;
    il comune di Napoli e la regione Campania sembrerebbero disconoscere la validità dei dati forniti dal rapporto della US Navy e garantire sul livello di potabilità dell'acqua;
   sarebbe opportuno intervenire con un'opera di generale bonifica dei territori interessati per la salvaguardia delle popolazioni, dell'ambiente e per sostenere l'importante filiera ortofrutticola campana che rischia di subire un colpo mortale dalle notizie sopradette –:
   perché le autorità italiane alle quali era giunta la documentazione sopradescritta non abbiano ritenuto opportuno pubblicarne il contenuto ed informare la cittadinanza in modo dettagliato e puntuale;
   quali iniziative si intendano assumere per garantire il livello necessario di informazione e sicurezza nelle aree interessate dallo studio;
   se non ritengano opportuno promuovere un'indagine conoscitiva, anche a mezzo di rilievi da parte dell'Istituto superiore di sanità, al fine di accertare il livello di potabilità dell'acqua nelle aree interessate. (4-02664)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

consumo alimentare

tasso di inquinamento

acqua potabile

sostanza tossica

inquinamento idrico

alimentazione umana

bevanda

inquinamento dei corsi d'acqua

inquinamento del suolo