Legislatura: 17Seduta di annuncio: 123 del 21/11/2013
Primo firmatario: MANNINO CLAUDIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2013 BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2013 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2013 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2013 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2013 DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2013 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 21/11/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/11/2013
SOLLECITO IL 20/12/2013
SOLLECITO IL 27/01/2014
SOLLECITO IL 28/02/2014
SOLLECITO IL 24/03/2014
SOLLECITO IL 23/04/2014
SOLLECITO IL 15/05/2014
SOLLECITO IL 05/06/2014
SOLLECITO IL 04/07/2014
SOLLECITO IL 05/08/2014
SOLLECITO IL 15/09/2014
SOLLECITO IL 20/11/2014
SOLLECITO IL 17/12/2014
SOLLECITO IL 15/01/2015
SOLLECITO IL 12/02/2015
SOLLECITO IL 25/03/2015
SOLLECITO IL 21/04/2015
MANNINO, SARTI, BUSINAROLO, TERZONI, PARENTELA, LOREFICE, DE LORENZIS e ZOLEZZI. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso e considerato che:
da notizie di stampa si è appreso che il Sottosegretario all'economia con delega al demanio Pier Paolo Baretta ha messo a punto, e condiviso con le diverse associazioni che rappresentano i titolari delle concessioni balneari, una proposta di riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime che consentisse di eludere gli obblighi derivanti dall'applicazione della direttiva servizi attraverso la sdemanializzazione e la successiva alienazione della parte della spiaggia occupata dagli stabilimenti con diritto di prelazione riconosciuto agli attuali concessionari;
in relazione a ciò con interpellanza urgente n. 2-00262 a prima firma dell'interrogante, il Movimento 5 stelle ha chiesto al Governo se l'ipotesi richiamata nel punto precedente – che era circolata sulla stampa in seguito agli incontri svolti tra il Sottosegretario Baretta, le associazioni dei balneari ed esponenti politici dei partiti di maggioranza – non esponesse l'Italia alla riapertura di una procedura di infrazione da parte delle autorità comunitarie;
il Vice-ministro all'economia Stefano Fassina – rispondendo alla citata interpellanza nella seduta della Camera del 25 ottobre 2013 – ha detto che le ipotesi normative circolate sulla stampa, non rappresentano la posizione del Governo e «sono impraticabili in quanto in contraddizione con la disciplina comunitaria»;
in merito alla stessa questione, nel sito internet del settimanale L'Espresso, il 22 ottobre, è stato pubblicato un articolo, a firma di Gianfranco Turano, intitolato «Così svendiamo le nostre spiagge» nel quale si afferma che l'ipotesi circolata in merito alla «sdemanializzazione», e alla successiva alienazione, della parte della spiaggia occupata dagli stabilimenti a beneficio degli attuali concessionari «è tramontata per palese impercorribilità giuridica»;
nello stesso articolo si da, però, conto del fatto che il Governo è alla ricerca di una soluzione che consenta di mettere al riparo, nel modo efficace e tecnicamente fattibile gli attuali concessionari dagli effetti della piena applicazione delle disposizioni della direttiva servizi che – come è noto – obbligano gli Stati membri ad applicare una procedura di selezione tra i candidati potenziali con garanzie di imparzialità e di trasparenza, nel caso in cui il numero delle concessioni assegnabili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali;
nell'articolo pubblicato si riporta, infatti, il contenuto di un documento dell'Agenzia del demanio – trasmesso al Ministero dell'economia e finanze il 9 ottobre 2013 – nel quale viene prospettata la possibilità che le risorse rivenienti dalla riscossione dei canoni per le concessioni demaniali vengano assegnate alle regioni, e non più allo Stato, e che a fronte di ciò si provveda alla decurtazione dei trasferimenti statali a beneficio delle regioni, per un importo equivalente;
nello stesso documento, così come riportato nell'articolo, viene affrontata anche la questione spinosa delle modalità di gestione delle procedure di gara che – una volta accertata l'impercorribilità giuridica» di soluzioni che consentano di sottrarsi a questo obbligo – dovranno essere svolte per la selezione dei soggetti ai quali assegnare le concessioni demaniali;
secondo quanto riportato nell'articolo, nel documento riservato dell'Agenzia del demanio si propone di scegliere il concessionario utilizzando il criterio selettivo dell'offerta economicamente più vantaggiosa da valutarsi «sulla base di un piano economico-finanziario di copertura degli investimenti», ed inserendo tra i criteri per la valutazione comparativa delle offerte quello della «professionalità acquisita dall'offerente nell'esercizio di concessioni di beni demaniali marittimi per finalità turistico-ricreative e la professionalità acquisita relativamente all'area alla quale si riferisce la procedura», che dovrebbe «pesare» il 40 per cento ai fini dell'attribuzione del punteggio alle diverse offerte –:
se corrisponda al vero che l'Agenzia del demanio, il 9 ottobre 2013, abbia trasmesso al Ministero dell'economia e delle finanze un documento riservato in merito alle problematiche connesse all'assegnazione delle concessioni balneari;
se corrisponda al vero la ricostruzione del documento riservato dell'Agenzia del demanio riportata nell'articolo pubblicato dal settimanale L'Espresso;
quali siano le valutazioni che il Ministero ha formulato in merito alle proposte contenute nel documento dell'Agenzia del demanio, con specifico riferimento alle indicazioni relative alle modalità di gestione delle procedure di gara per l'assegnazione delle concessioni demaniali;
se non ritenga che la sola introduzione, come criterio di valutazione delle offerte per l'assegnazione della concessione di un'area demaniale, della «professionalità acquisita» relativamente alla stessa area non sia una forma surrettizia di riproporre il cosiddetto «diritto di insistenza» all'origine della procedura di infrazione n. 2008/4908. (4-02645)
SIGLA O DENOMINAZIONE:AGENZIA DEL DEMANIO
EUROVOC :concessionario
proprieta' pubblica