ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02643

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 123 del 21/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: BIONDELLI FRANCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 21/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02643
presentato da
BIONDELLI Franca
testo di
Giovedì 21 novembre 2013, seduta n. 123

   BIONDELLI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   tutti conoscono la situazione delle carceri nel nostro Paese: da troppi anni in esse si vivono gravi problematiche, prima fra tutte quella del sovraffollamento, che determina condizioni di vita disagiate e spesso ai limiti della sopportazione umana;
   dopo Serbia e Grecia, è l'Italia il Paese del Consiglio d'Europa con il maggior sovraffollamento nelle carceri, dove per ogni 100 posti ci sono 147 detenuti ed è anche al terzo posto per numero assoluto di detenuti in attesa di giudizio, dopo Ucraina e Turchia;
   il problema del sovraffollamento dei penitenziari italiani tocca tutta la popolazione carceraria: 64.323 i detenuti reclusi (compresi nel totale dei detenuti anche quelli in semilibertà) nei 205 istituti di pena italiani, a fronte di una capienza regolamentare di 47.668 posti, poco meno di un terzo, ossia 22.770 sono i detenuti non italiani (che rappresentano il 35,1 per cento della popolazione carceraria). Minima è la componente femminile, il 4,3 per cento del totale dei detenuti ovvero 2.821 donne (di cui 1.102 straniere). Al 30 giugno 2013, sono 52 i bambini sotto i 3 anni che vivono in carcere con le madri (51 detenute);
   al problema del sovraffollamento carcerario è strettamente collegato quello della cronica carenza di personale e di conseguenza della negazione di fatto di alcuni diritti fondamentali dei detenuti, primo tra tutti quello sancito dall'articolo 27 della nostra Costituzione che prevede la rieducazione del condannato;
   secondo la stesso dipartimento dell'amministrazione penitenziaria alla data del 30 settembre 2012 la carenza di personale riguardava il personale dirigenziale (previste 534 unità in forza 416), i funzionari con professionalità giuridico-pedagogica (previsti 1.376 in forza 1.002) i funzionari con professionalità in ambito del servizio sociale (previsti 1.630 unità in forza 1.058) ed infine il personale di polizia penitenziaria (previsti 41.281 unità in forza 37.590);
   come si evince da questi dati, la carenza di dirigenti è pari al 22,1 per cento non a caso molti istituti non hanno proprio il direttore, quella degli ex educatori, oggi funzionari giuridico-pedagogici, è pari al 27,2 per cento, quella di assistenti sociali addirittura del 35,1 per cento, mentre la carenza del personale di polizia penitenziaria, da tempo segnalata come uno degli elementi di maggior criticità del nostro sistema penitenziario, è pari all'8,9 per cento;
   al decreto legislativo 15 febbraio 2006, n. 63 Ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria, a norma della legge 27 luglio 2005, n. 154 che sancisce i diritti della dirigenza penitenziaria, doveva poi seguire la stipula de primo contratto di categoria;
   tale stipula non è mai avvenuta e, per effetto di questa omissione i dirigenti penitenziari restano ancora privati di quei riconoscimenti economici che gli competono e, al di fuori della dirigenza generale, si trovano appiattiti su un unico livello retributivo, quello di base, poiché non si è dato corso al riconoscimento degli incarichi superiori e non è stata definita la parte variabile della retribuzione in relazione agli incarichi attribuiti ed ai risultati raggiunti. Altro effetto di questa omissione è che i dirigenti penitenziari sono del tutto privi di uno status –:
   quali misure urgenti il Ministro interrogato intenda adottare al fine di rendere effettivo il diritto sancito dall'articolo 27 della nostra Costituzione predisponendo un numero adeguato di personale in particolar modo di quello dirigenziale, di quello giuridico pedagogico e sociale;
   quali iniziative urgenti il Ministro intenda adottare per addivenire in tempi rapidi alla stipula del primo contratto di categoria della dirigenza penitenziaria.
(4-02643)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 2005 0154

EUROVOC :

carcerazione

personale carcerario

promozione professionale

stabilimento penitenziario

contratto