ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02642

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 123 del 21/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 21/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 21/11/2013
Stato iter:
17/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2014
DASSU' MARTA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/02/2014

CONCLUSO IL 17/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02642
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Giovedì 21 novembre 2013, seduta n. 123

   GIANLUCA PINI. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
   si moltiplicano in Turchia le pressioni dirette ad alterare lo status del monumento nazionale di Santa Sofia, ad Istanbul, basilica eretta in epoca bizantina e poi convertita al culto islamico in seguito alla caduta di Costantinopoli in mani ottomane, prima che sotto Kemal Ataturk ne venisse decisa la sconsacrazione al fine di permetterne il restauro ed il recupero dei mosaici e rappresentazioni sacre cancellate in omaggio all'iconoclastia islamica;
   proprio in ragione dell'iconoclastia islamica esiste il fondato motivo di ritenere che l'eventuale ritorno di Santa Sofia alla condizione di moschea implicherebbe la copertura di mosaici e testimonianze di incalcolabile valore artistico, alcune delle quali appena riportate alla luce, infliggendo un danno al patrimonio artistico mondiale immenso, tale da far impallidire il barbarico bombardamento dei Buddha di Bamiyhan, occorso ad opera dei Talebani in Afghanistan;
   il medesimo rischio incombe su altri monumenti nazionali turchi di origine cristiano-bizantina, primo fra tutti l'ex Chiesa di San Salvatore in Chora, di cui va prevenuto il possibile scempio;
   Santa Sofia è parte della World Heritage proprio in ragione della sua immensa importanza artistica;
   secondo fonti di stampa, l'attuale Governo turco, diretto dal Premier Recep Tayyip Erdogan, leader del partito di ispirazione islamica AKP, sarebbe incline a cedere alle pressioni, in vista di prossimi importanti appuntamenti elettorali –:
   quali iniziative il Governo italiano intenda assumere per quanto di propria competenza per tutelare l'attuale status del monumento di Santa Sofia ad Istanbul e se in particolare non consideri opportuno assumere iniziative a tal fine nell'ambito delle Nazioni Unite, dell'Unesco e dell'Unione europea, eventualmente chiedendo l'inserimento della questione nel pacchetto negoziale che concerne l'ingresso della Turchia nell'Europa comunitaria. (4-02642)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 175
4-02642
presentata da
PINI Gianluca

  Risposta. — Il rischio di riconversione della basilica di Santa Sofia in Moschea, evocato da una parte della stampa, è stato alimentato con tutta probabilità dalle dichiarazioni rilasciate, in novembre, dal Vice Primo Ministro Bulent Arinç che, in occasione di un evento pubblico a Istanbul a Sultanahmet, ha fatto riferimento a «Santa Sofia ora triste ma che speriamo possa presto tornare a sorridere». Questa dichiarazione, che sembrerebbe far pensare ad una riconversione della basilica in un possibile futuro, non è stata ripresa da nessun altro membro del Governo turco. Arinç, peraltro, non è responsabile per gli affari religiosi, ricompresi invece nella delega di Bekir Bozdag. Inoltre, considerati gli attuali rapporti tra il Vice Primo Ministro Arinç e il Primo Ministro Erdogan, è molto probabile che tali dichiarazioni siano riconducibili ad una logica politica interna, tesa a mettere in difficoltà il Primo Ministro turco.
  In aggiunta a ciò, si rappresenta che lo stesso Primo Ministro Erdogan ha chiarito che la storica basilica di Hagia Sofia di Istanbul non sarà più trasformata in luogo di culto islamico.
  Con riguardo alla copertura di mosaici e altre testimonianze artistiche presenti all'interno dei monumenti turchi di origine cristiano-bizantina riconvertiti in moschee, si segnala che essi solitamente vengono coperti con dei tendaggi solo durante le preghiere, rimanendo visibili in tutte le altre occasioni.
  Da ultimo, mette conto segnalare che il processo di avvicinamento della Turchia all'Unione europea, di cui l'Italia continua ad essere un convinto sostenitore, resta lo strumento più efficace per incoraggiare le Autorità turche ad essere rispettose delle tradizioni e delle libertà di culto, con particolare riferimento ai monumenti nazionali turchi di origine cristiano-bizantina (ivi compreso il monumento di Santa Sofia a Istanbul) e a garantire la conservazione e la tutela dell'alto patrimonio culturale ed artistico dei mosaici presenti al loro interno.

Il Viceministro degli affari esteriMarta Dassù.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Turchia

Unione europea

gruppo religioso

islam

opera d'arte