ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02637

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 123 del 21/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: LACQUANITI LUIGI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 21/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/11/2013
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/11/2013
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/11/2013
DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/11/2013
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/11/2013
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/11/2013
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 21/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/11/2013
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/11/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/12/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02637
presentato da
LACQUANITI Luigi
testo di
Giovedì 21 novembre 2013, seduta n. 123

   LACQUANITI, FERRARA, MATARRELLI, AIRAUDO, DI SALVO, RICCIATTI, SCOTTO e PELLEGRINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il 19 novembre 2013, secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale e locale, con l'avvenuta rottura al tavolo istituito presso il Ministero dello sviluppo economico tra Indesit Company e sindacati salterebbe il programma di contratti di solidarietà, prepensionamenti e graduali rientri che avrebbe dovuto alleggerire l'impatto del piano di riassetto in Italia del citato gruppo industriale di Fabriano;
   detta azienda, a seguito del mancato accordo, ha annunciato di essere costretta ad avviare la procedura di mobilità per più di 1.400 dipendenti;
   tale trattativa è saltata dopo cinque mesi di confronto ed una ultima faticosa riunione durata oltre quindici ore presso il Ministero dello sviluppo economico;
   l'accordo, tuttavia, non è stato raggiunto ed ad un certo punto i sindacati si sono opposti alla proposta di intesa formulata dall'azienda Indesit, che ha definitivamente rilevato di non avere più margini di trattativa per poter andare avanti;
   sul punto è intervenuto il Sottosegretario al Ministro dello sviluppo economico Claudio De Vincenti che ha dichiarato: «a nostro giudizio continuano ad esistere le basi per arrivare all'intesa. Ci auguriamo che le organizzazioni sindacali riconsiderino la situazione e tornino a sedersi di nuovo al tavolo». Il Governo ha, poi, evidenziato alla stampa nazionale i molti passi avanti fatti in avanti negli ultimi mesi al tavolo della vertenza, riconoscendo gli impegni dell'azienda a rafforzare il radicamento italiano della produzione e a chiarire la missione produttiva di ognuno degli stabilimenti coinvolti;
   secondo l'organizzazione sindacale della FIOM, la trattativa in corso al Ministero dello sviluppo economico è stata interrotta a seguito della decisione dell'azienda di respingere la proposta avanzata unitariamente dal coordinamento sindacale che, valutando le proposte dell'azienda stessa non sufficienti a garantire il futuro di tutti gli stabilimenti e la salvaguardia dell'occupazione, aveva suggerito un aggiornamento della trattativa per permettere al sindacato di svolgere le assemblee in tutti gli stabilimenti del Gruppo e chiedere ai lavoratori un mandato a concludere sulla base di una posizione unitaria;
   l'azienda Indesit, tuttavia, secondo quanto rilevato dalla FIOM, ha ritenuto non praticabile questo percorso democratico ed ha annunciato l'apertura unilaterale della procedura di mobilità, rinunciando a un confronto che avrebbe permesso l'avvio di una fase conclusiva del negoziato, sciogliendo i nodi ancora presenti nel rapporto con i lavoratori. Inoltre l'azienda, nonostante le richieste sindacali, non ha chiarito quali sono le scelte che la famiglia Merloni, azionista di riferimento, sta facendo e che prevedono l'entrata di altri soggetti nell'assetto societario;
   sempre secondo la FIOM, da oggi, in tutti gli stabilimenti del Gruppo Indesit si svolgeranno le assemblee per spiegare ai lavoratori che, attraverso la proposta presentata al tavolo del Ministero dello sviluppo economico, Indesit da un lato si prepara a cedere il controllo del gruppo o a definire alleanze con altri grandi gruppi del settore, e dall'altra conferma il trasferimento delle produzioni, riducendo l'occupazione e senza garantire il futuro degli stabilimenti né a Caserta né a Fabriano;
   a seguito della citata interruzione delle trattative, per quanto risulta agli interroganti, l'azienda Indesit ha deciso di dare inizio alle procedure di mobilità per più di 1.400 lavoratori e ciò potrebbe comportare la chiusura dello stabilimento Indesit di Fabriano e Caserta, nonché il ridimensionamento di quelli di Comunanza (Ascoli Piceno) –:
   quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo alla luce di quanto descritto dalla presente interrogazione per affrontare una vertenza sindacale emblematica della grave situazione di crisi che interessa un grande gruppo industriale come Indesit e tutto il settore dell'elettrodomestico, a partire da altri gruppi come Elettrolux, al fine di rilanciare e salvaguardare concretamente un settore strategico del manifatturiero;
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per far sì che l'azienda Indesit privilegi il confronto con le organizzazioni sindacali, rinunciando al perseguimento di una strategia di intervento che, di fatto, si concretizza nell'adozione di atti unilaterali che ricorrono all'avvio della procedura di mobilità di centinaia di lavoratori;
   quali provvedimenti intenda intraprendere il Governo al fine di tutelare i lavoratori a rischio, anche attivando un tavolo di confronto che coinvolga pienamente i rappresentanti dei lavoratori, la dirigenza aziendale e i Ministeri competenti, che individui ogni possibile soluzione volta ad evitare ripercussioni negative sugli attuali livelli occupazionali e, in particolare e quali misure il Governo intenda porre in essere per incentivare misure di sostegno a favore del mantenimento sul territorio italiano di realtà industriali lavorative nazionali quali Indesit ed Electrolux. (4-02637)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

politica occupazionale

cessazione d'attivita'

soppressione di posti di lavoro

stabilimento

politica di sostegno