ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02602

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 122 del 20/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI GIOIA LELLO
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 20/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 20/11/2013
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 20/11/2013
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/11/2013
CERA ANGELO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 20/11/2013
LEONE ANTONIO NUOVO CENTRODESTRA 20/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 20/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02602
presentato da
DI GIOIA Lello
testo di
Mercoledì 20 novembre 2013, seduta n. 122

   DI GIOIA, MONGIELLO, MICHELE BORDO, SANNICANDRO, CERA e LEONE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:
   con il decreto ministeriale 9 agosto 2013 «Decreto criteri e contingente assunzionale delle Università statali per l'anno 2013» e la relativa distribuzione del contingente di risorse espresso in termini di Punti Organico, si è determinata, di fatto, un'evidente disparità di trattamento fra gli atenei;
   il CUN (Consiglio universitario nazionale) con una mozione, datata 23 ottobre 2013, ha evidenziato che la ripartizione dei PO 2013 favorisce «gli Atenei che si trovano in una situazione economico-finanziaria molto solida, andando però a penalizzare gli Atenei che si trovano in una situazione combinata di costo del personale e indebitamento comunque ritenuta positiva dalla normativa vigente (decreto legislativo n. 49 del 2012)»;
   tale decreto appare in netta contraddizione con il rapporto approvato dalla settima commissione del Senato il 30 ottobre 2013, ove «si auspica che la distribuzione delle poche risorse disponibili per il rimpiazzo delle cessazioni non penalizzi pesantemente intere aree del Paese aggravando gli squilibri territoriali proprio in un campo strategico come l'alta formazione e la ricerca»;
   i rettori delle università di Bari, del Politecnico di Bari, di Foggia, del Molise e del Salento hanno approvato una mozione nella quale si denuncia la grave violazione dei principi costituzionali di eguaglianza, di autonomia universitaria e di sussidiarietà, in quanto gli indicatori utilizzati per il computo dei punti organico, basati sul rapporto tra le entrate complessive delle università (tra cui, la contribuzione studentesca) e i costi fissi, sono logicamente molto condizionati dal contesto socio-economico di ubicazione dei singoli atenei;
   gli stessi continuano denunciando che «alla luce dei cospicui tagli al FFO già effettuati negli anni precedenti, non sarà più possibile garantire uniformemente su tutto il territorio nazionale standard qualitativi per consentire ai cittadini di fruire dello stesso diritto all'istruzione e alla conoscenza» –:
   se non si ritenga necessario, tenuto conto che gli investimenti per le università non costituiscono un costo, ma un fondamentale volano per lo sviluppo socio-economico del Paese, prevedere:
    a) l'immediato ripristino della clausola di salvaguardia in piena conformità con la vigente normativa (articolo 7, comma 6, decreto legislativo n. 49 del 2012), con cui lo scorso anno è stato previsto, per ogni università, al massimo il 50 per cento dei punti organico relativi alle cessazioni dei rapporti di lavoro dell'anno precedente (articolo 2, comma 1, sub a), decreto ministeriale n. 297 del 2012);
    b) la rapida emanazione del decreto ministeriale per fissare il costo standard unitario di formazione per studente, da determinarsi anche in riferimento ai «differenti contesti economici, territoriali e infrastrutturali in cui opera ogni singolo ateneo» (articolo 8, decreto legislativo n. 49 del 2012);
    c) l'applicazione delle finalità della disposizione, finora disattesa, prevista all'articolo 8, comma 11, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 aprile 2001, con la previsione di quote aggiuntive per la parte di incentivazione del Fondo di finanziamento ordinario, tenendo conto dell'impegno degli atenei nelle politiche per il diritto allo studio (specie con riferimento all'incremento del numero degli esoneri totali rispetto all'anno accademico 2000/2001, all'esonero dalla tassa di iscrizione e dai contributi universitari degli studenti idonei non beneficiari di borsa di studio e dei contributi per la mobilità internazionale);
    d) l'introduzione della disposizione, già vigente in materia sanitaria dal 2004 al 2010, per effetto della quale le spese del personale docente e tecnico-amministrativo in regime convenzionale con il sistema sanitario nazionale sono state ricomprese solo per due terzi tra quelle fisse obbligatorie di ateneo (per il 2004, articolo 5, comma 2, decreto-legge n. 97 del 2004, convertito con modificazioni, dalla legge n. 143 del 2004);
    e) l'introduzione di un correttivo al riparto delle risorse, avendo riguardo agli imprescindibili indici di deprivazione sociale elaborati dall'Istat (percentuale di popolazione minore di 6 anni con licenza elementare o meno – cosiddetta deprivazione culturale), percentuale di popolazione disoccupata o in cerca prima occupazione (cosiddetta deprivazione di risorse di potere), indice di affollamento (numero di occupanti per 100 metri quadrati) e percentuale di abitazioni occupate in affitto, percentuale di famiglie monogenitoriali con figli dipendenti conviventi (che esprimono la mancanza di sostegno sociale);
   se non si ritenga indispensabile, su tali delicate questioni, arrivare ad un momento di confronto fattivo con il Consiglio nazionale universitario al fine di individuare possibili percorsi correttivi atti ad attenuare gli effetti drammaticamente sperequativi conseguenti all'applicazione dell'attuale modello di ripartizione. (4-02602)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cessazione d'impiego

universita'

diritto all'istruzione

fissazione dei prezzi