ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02562

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 121 del 19/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: LAVAGNO FABIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 19/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/11/2013
Stato iter:
24/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/02/2014

CONCLUSO IL 24/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02562
presentato da
LAVAGNO Fabio
testo di
Martedì 19 novembre 2013, seduta n. 121

   LAVAGNO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in Italia il mercato della prostituzione risulta essere in costante e diffusa crescita. Il web si afferma come uno degli strumenti principali di vetrina dell'offerta di questo tipo di mercato;
   un recente studio del dipartimento di scienze giuridiche dell'università di Trento stima il giro d'affari della prostituzione attraverso i mezzi informatici in una cifra superiore al miliardo di euro, circa un quinto dell'intero valore del mercato della prostituzione;
   secondo tale studio la stima minima parla in tutto di 130mila clienti italiani che si rivolgono alle 9750 prostitute che si pubblicizzano online e consumano in media 390mila prestazioni sessuali al mese;
   la promozione di tale mercato coinvolge i social network, ma si concentra principalmente su siti dedicati ed indicizzati. Spesso gli intestatari di tali siti risultano essere cittadini stranieri in forma di prestanome. La difficoltà nel rintracciare i reali amministratori, oltre a creare notevoli problemi nell'accertare responsabilità legati a favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione, porta ad un'elusione fiscale stimata in 50 milioni di euro all'anno;
   i recenti fatti di cronaca ed il loro clamore, hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale quanto il fenomeno sia radicato e diffuso –:
   quali azioni intenda adottare per contrastare il fenomeno della prostituzione, in particolare con iniziative volte a regolamentare il fenomeno dei siti web della tipologia sopradescritta, con specifico riferimento alla loro diffusione, alla loro accessibilità e al fenomeno di elusione fiscale ad essi correlato. (4-02562)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 178
4-02562
presentata da
LAVAGNO Fabio

  Risposta. — Il fenomeno della prostituzione sul web ha registrato negli ultimi anni una notevole impennata – soprattutto per le modalità di accesso alla rete, che consentono di conservare l'anonimato – ma, data la sostanziale impunità riconosciuta agli «annunci a luci rosse», le attività di prevenzione e contrasto delle Forze dell'ordine possono riguardare solo lo «sfruttamento della prostituzione».
  Sotto il profilo investigativo la Polizia postale e delle comunicazioni ha comunque messo in atto una serie di azioni per arginare il fenomeno, anche se va però ricordato, al riguardo, come molto spesso si abbia a che fare con cittadini stranieri, dotati di server posizionati fuori dalla competenza territoriale italiana; è facile comprendere come ciò renda più complesse le indagini e la conseguente individuazione dei responsabili, richiedendo l'attivazione di canali internazionali formali di cooperazione di polizia, secondo procedure di rogatoria internazionale.
  Per quanto concerne, più in generale, il reato di sfruttamento della prostituzione, si evidenzia come ormai da tempo, nel nostro Paese, sia strettamente correlato all'immigrazione clandestina e alla grave fattispecie delittuosa della tratta degli esseri umani. Le vittime provengono prevalentemente dall'Africa centrale, dall'area balcanica e, più recentemente, dalla Cina e vengono reclutate da organizzazioni criminali per lo più straniere, facenti capo a strutture transnazionali con basi operative nei vari Paesi d'origine e diramazioni in quelli di destinazione.
  Le dimensioni del fenomeno hanno richiesto scelte strategiche adeguate che, tra l'altro, hanno dato luogo – con decreto del Capo della Polizia dei 12 gennaio 2001 – a una riorganizzazione degli Uffici stranieri e delle squadre mobili delle Questure, con l'individuazione di specifiche «sezioni criminalità extracomunitaria e prostituzione». A livello centrale, nell'ambito della Direzione centrale anticrimine, il servizio centrale operativo svolge un'azione di monitoraggio, coordinando le attività investigative dei singoli organi territoriali. Ciò ha permesso, negli anni, di assicurare una risposta unitaria a una problematica così complessa e articolata, spesso condizionata dalla situazione socio-politica dei Paesi di origine.
  In tutto ciò ha svolto un ruolo fondamentale la formazione professionale dei personale di polizia – attraverso convegni e seminari che hanno visto la partecipazione di figure professionali di primo piano, impegnate in progetti europei dedicati – realizzata anche in collaborazione con le organizzazioni internazionali e non governative del settore.
  Sul fronte della lotta allo sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale in danno di minori sono impegnati in prima linea, oltre alla citata Direzione centrale anticrimine, anche gli Uffici della direzione centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato; in particolare, merita di essere menzionato il «centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete internet», istituito dalla legge n. 38 del 2006; che funziona come punto di raccordo nazionale per la gestione dei risultati provenienti dai suoi uffici territoriali – dislocati su venti compartimenti e ottanta sezioni, rispettivamente nei capoluoghi di regione e di provincia – dalle associazioni e organismi non governativi (nazionali e internazionali) e da
provider e operatori della rete; il centro, inoltre, è in collegamento con l’Interpol e con il sistema nazionale bancario-finanziario – tramite la mediazione della Banca d'Italia – per l'acquisizione di informazioni utili all'individuazione delle varie transazioni finanziarie che ruotano attorno al mercato on-line del commercio sessuale di minori.
  Tra le più recenti iniziative a livello nazionale, infine, si segnala l'istituzione, nell'ottobre 2012, di un «Tavolo di lavoro» presso la Direzione centrale della polizia criminale, dotato di uno specifico «Protocollo d'intesa», il cui compito è quello di elaborare strategie di intervento finalizzate ad assicurare la piena attuazione e tutela dei diritti e degli interessi dei minori. A tale scopo è stato creato un «gruppo tecnico» – presieduto dal Direttore del servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale e composto da vari rappresentanti delle Forze dell'ordine – con cui collabora anche l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
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