ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02556

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 119 del 15/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PICCHI GUGLIELMO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02556
presentato da
PICCHI Guglielmo
testo di
Venerdì 15 novembre 2013, seduta n. 119

   PICCHI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il comparto dei beni strumentali rappresenta un settore strategico dell'industria italiana e sta alla base dello sviluppo industriale;
   tale comparto in questi ultimi anni ha subito una netta contrazione produttiva soprattutto per quanto riguarda il mercato interno;
   la produzione italiana di macchine utensili per la lavorazione dei metalli ad esempio, si è in pochi anni dimezzata e si sostiene solo parzialmente per l’export che assorbe circa l'80 per cento della produzione;
   al mercato interno è riservato solo il 20 per cento della produzione nazionale di macchine utensili e dei beni strumentali in genere, e questo fatto determina un impoverimento tecnologico del parco macchine con una riduzione della qualità dei prodotti e della capacità produttiva e una conseguente perdita di competitività internazionale;
   la Commissione europea ha pubblicato il 25 settembre 2013 un documento di analisi della competitività dell'industria dei 28 Paesi dell'Unione europea (Memo 13/816) e in esso si segnala che «Italy is experiencing a real de-industrialisation»;
   alla luce di queste considerazioni è diventato urgente sostenere, e facilitare nel sistema industriale italiano l'installazione di macchinari ed attrezzature in grado di innovare e potenziare tecnologicamente la capacità produttiva e in tal senso deve vedersi con favore la cosiddetta Nuova Sabatini di cui all'articolo 2, capo 1, titolo 1 del decreto-legge n. 69 del 2013 – Disposizioni urgenti per il rilancio economico;
   per altro l'applicazione della «Nuova Sabatini», in una situazione così precaria e recessiva come l'attuale, avrà inizio solo a partire dal 1o gennaio 2014 e i suoi attesi benefici si faranno sentire concretamente in tempi lunghi successivi comunque alle procedure di acquisto, installazione e messa in produzione dei macchinari;
   per altro l'attesa dell'applicazione della «Nuova Sabatini» sta generando, come ovvio, una ulteriore contrazione degli investimenti in beni strumentali e quindi si assiste al paradosso che in questa fase la legge n. 98 del 2013 determina un effetto diametralmente opposto al rilancio economico delle piccole e medie imprese che si prefigge di conseguire;
   inoltre l'approntamento del decreto attuativo di cui all'articolo 2 della legge n. 98 sta procedendo a rilento e al momento i contenuti non sono ancora noti da parte delle imprese e degli operatori;
   aggiungasi che si devono anche stipulare da parte di Ministero dello sviluppo economico, Ministero dell'economia e delle finanze, ABI e Cassa depositi e prestiti – pto. 7, articolo 2 – le convenzioni con le banche definendo condizioni e criteri, contratti tipo, attività di controllo e monitoraggio;
   ci si sarebbe dunque aspettato una tempistica più stringente per consentire alle imprese e agli operatori di conoscere nel dettaglio le modalità e le condizioni e dar corso alla preparazione dei necessari accordi, anche perché nella fattispecie è stata ampiamente sperimentata negli anni la procedura della legge Sabatini del 1965 –:
   quando sarà emanato il decreto attuativo della norma di cui all'articolo 2 – «Nuova Sabatini» – del decreto-legge n. 69 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 98 del 9 agosto 2013;
   quali iniziative il Governo intenda mettere in atto in questa fase d'attesa delle procedure per ovviare alla ulteriore riduzione degli ordinativi d'acquisto e installazione di beni strumentali;
   se siano state completate le convenzioni come previsto al punto 7 dell'articolo 2, e in caso negativo, quando sia previsto il completamento. (4-02556)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria automobilistica

piccole e medie imprese

contratto di lavoro

produzione nazionale