ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02485

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 116 del 12/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 12/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/11/2013
Stato iter:
24/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/02/2014

CONCLUSO IL 24/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02485
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Martedì 12 novembre 2013, seduta n. 116

   SCOTTO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   per il 10 novembre 2013, in occasione dell'undicesima giornata del campionato di calcio di Prima Divisione della Lega Pro, era prevista nel girone B la partita tra U.S. Salernitana e A.S.G. Nocerina;
   il match in questione, vero e proprio derby della provincia di Salerno, era atteso dalle rispettive tifoserie da oltre un quarto di secolo;
   considerata la storica rivalità tra le due tifoserie, d'intesa con l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive il prefetto di Salerno aveva deciso di vietare ai sostenitori della Nocerina la trasferta a Salerno, nel timore che la partita potesse determinare gravi incidenti;
   questa decisione ha scatenato l'ira di parte della tifoseria nocerina;
   la mattina dell'incontro una folla di circa 200 persone si è presentata alle porte dell'hotel di Mercato San Severino dove la Nocerina era in ritiro, lanciando slogan all'indirizzo dei giocatori e minacciandoli di ritorsioni nel caso in cui la squadra non avesse assecondato la richiesta di rifiutarsi di scendere in campo in assenza dei propri tifosi;
   il questore di Salerno Antonio De Jesu ha provato a rassicurare i calciatori della Nocerina garantendo loro il mantenimento dell'ordine pubblico durante la partita da parte delle forze dell'ordine, e facendoli scortare fino allo stadio;
   nonostante queste rassicurazioni, i calciatori della Nocerina, impauriti dalla possibilità di diventare nei prossimi giorni vittima di ritorsioni e/o aggressioni da parte di quelli che dovrebbero essere i propri tifosi, hanno inscenato in campo una farsa, provvedendo alle tre sostituzioni disponibili nei primi centoventi secondi di gioco e poi inscenando una serie di finti infortuni fino a rimanere in soli sei giocatori in campo, situazione che ha obbligato l'arbitro, seguendo il regolamento, a sospendere la partita;
   nel frattempo un aereo ultraleggero sorvolava lo stadio trascinando uno striscione con su scritto «RISPETTO X NOCERA E GLI ULTRAS»;
   a seguito dell'accaduto la dirigenza e lo staff tecnico dell'ASG Nocerina hanno rassegnato le dimissioni;
   un'indagine in merito è già stata avviata da parte della polizia di Salerno;
   la scelta di vietare la trasferta ai tifosi dell'A.S.G. Nocerina, che doveva servire ad evitare ogni rischio legato a questioni di ordine pubblico, si è rivelata di fatto del tutto controproducente, giacché ha esasperato ulteriormente una situazione già complicata e portato a risultati paradossali;
   i fatti sono ampiamente naratti nell'articolo intitolato «Follia ultras Nocerina inchiesta su 200 tifosi» pubblicato dall'edizione locale online del quotidiano La Repubblica l'11 novembre 2013 –:
   se, considerato il completo fallimento della scelta di vietare la trasferta ai tifosi della squadra ospite, non si debba iniziare a ragionare su forme diverse di gestione dell'ordine pubblico nel caso di partite a rischio e quali misure siano già state prese in merito e quali azioni si intendano intraprendere. (4-02485)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 178
4-02485
presentata da
SCOTTO Arturo

  Risposta. — Come è noto le tifoserie di Salernitana e Nocerina sono storicamente caratterizzate da rivalità non solo calcistica.
  Proprio in ragione di ciò, la
Lega Pro ha collaborato con gli organi istituzionali locali per la realizzazione di un progetto educativo di diffusione della cultura dello sport, della legalità, della non violenza, coinvolgendo direttamente le opposte tifoserie al fine di superare le rivalità e consentire un regolare svolgimento delle gare.
  In attuazione di tale progetto, il 4 ottobre 2013, si è proceduto alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra la Lega Pro, le associazioni calciatori ed allenatori, le società sportive e le amministrazioni dei comuni di Salerno, Nocera e Pagani, per mettere in campo, con il sostegno della prefettura, della questura e dell'osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, una serie di iniziative, rivolte in particolare alle giovani generazioni.
  Malgrado tali iniziative, nel corso di due apposite riunioni del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, alle quali hanno partecipato anche i rappresentanti dei due comuni interessati, sono comunque emerse preoccupazioni per l'ordine e la sicurezza pubblica in caso di disputa della gara a porte aperte.
  Nell'occasione è stata valutata con favore l'ipotesi di far svolgere la gara senza tifosi ospiti, quale soluzione non solo idonea a garantire la sicurezza pubblica, ma preferibile anche all'eventuale disputa a porte chiuse o eventualmente fuori provincia.
  L'osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha condiviso la valutazione effettuata sulla gara come evento connotato da profili di alto rischio ed ha rinviato al comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive l'individuazione delle misure organizzative di rigore.
  Conseguentemente la prefettura di Salerno, su conforme parere delle Forze di polizia, ha proceduto in tal senso, invitando la RAI – Radiotelevisioneitaliana ad assicurare la trasmissione della partita in diretta per la sola provincia di Salerno, al fine di stemperare le tensioni e consentire anche ai tifosi della Nocerina la visione dell'incontro.
  Nel corso della mattina del 10 novembre, nel parcheggio antistante la struttura alberghiera, sede di ritiro della squadra di Nocera, un centinaio di sostenitori della Nocerina, dopo aver intonato cori di incitamento, ritenendosi discriminati per il divieto di assistere alla partita, hanno invitato i calciatori a non scendere in campo in segno di solidarietà.
  Giunti allo stadio «Arechi», i giocatori della Nocerina, inizialmente hanno manifestato l'intendimento di non voler giocare e poi con un comportamento «anomalo» hanno provocato l'interruzione della gara da parte dell'arbitro.
  Al termine della partita i giocatori della Nocerina, unitamente ai responsabili della società calcistica, hanno raggiunto l'albergo in condizioni di assoluta sicurezza, confermando la validità delle decisioni prese per assicurare e garantire, in sinergia con le altre Istituzioni, l'ordine pubblico.
  Come è noto la vicenda è trattata in due ambiti distinti: quello della giustizia sportiva e quello della giustizia ordinaria.
  Per gli aspetti di giustizia sportiva la commissione disciplinare della Federazione italiana giuoco calcio ha disposto l'esclusione immediata della Nocerina dal campionato di Lega Pro con la contemporanea squalifica di dieci tesserati. Il club rossonero, inoltre sarà assegnato a un campionato di categoria inferiore.
  Per quanto attiene agli aspetti di giustizia ordinaria, la questura di Salerno ha deferito all'autorità giudiziaria 22 persone ritenute responsabili in concorso dei reati di violenza privata e manifestazione non preavvisata, mentre, nei confronti di 21 persone sono già stati emessi altrettanti provvedimenti D.A.S.P.O.
  Quanto è accaduto a Salerno, seppur nella sua gravità, va tuttavia inquadrato in un contesto di indiscutibile miglioramento, a livello nazionale, della sicurezza negli stadi.
  Dai dati dell'osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive emerge, infatti, un calo di incidenti di oltre il 70 per cento una diminuzione di oltre il 90 per cento dei feriti tra le Forze dell'ordine nella comparazione dell'ultimo campionato calcistico con quello precedente ai gravi fatti di Catania dove, nel 2007, perse la vita l'ispettore di Polizia Raciti.
  Partendo da questi risultati il Ministero dell'interno ha previsto la costituzione di una
Task Force per migliorare gli attuali impianti sportivi, la crescita della professionalità degli steward, responsabilizzare le società in tema di relazioni con le tifoserie ed infine per adottare ancora più marcate strategie di rigore per il contrasto di ogni forma di illegalità sia all'interno che all'esterno degli stadi.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

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