ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02475

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 116 del 12/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/11/2013
MARTELLI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 12/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02475
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Martedì 12 novembre 2013, seduta n. 116

   ZOLEZZI, CARRA e MARTELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   in merito alla commercializzazione di prodotti petroliferi nel Nord Est d'Italia, la crisi della raffineria IES di Mantova, posta al confine tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, s'inserisce in un contesto provinciale già pesantemente segnato da chiusure e dismissioni di importanti impianti produttivi. Il gruppo ungherese MOL proprietario della raffineria IES dal 2007, ha dichiarato l'intenzione di dismettere l'attività produttiva e riconvertire la raffineria in polo logistico, così da rimanere attivo commercialmente nell'area circostante e in tutto il Nord-Est ove resiste una vivace imprenditorialità e un mercato ancora decisamente fiorente anche nel settore dei combustibili e del bitume stradale e industriale. A proposito di bitume, vogliamo sottolineare che la IES è il maggiore produttore di bitume in Italia con una potenzialità di 600.000 t/y: i dati sulla domanda di bitume nel 2012 in Italia riportano un consumo di 1,5 milioni t/y, prodotti dalle raffinerie di Mantova, di Falconara, di Busalla, di Ravenna e di Livorno (che esporta all'estero), Taranto, Esso di Augusta. I consumi nel centro e nord Italia di bitume industriale (impiegato per produrre guaine) è di 500.000 t/y di cui l'80 per cento consumato nel nord, con la chiusura di Mantova rimarrebbe un unico produttore, che è l'API di Falconara, con conseguente monopolio del settore. È possibile verificare questi dati, consultando il consorzio SITEB dei produttori di bitume;
   in merito alla decisione di chiusura della raffineria IES di Mantova e della richiesta di passaggio a polo logistico da parte del gruppo ungherese MOL, si può citare Paul Betts, editorialista del Financial Times, il quale sostiene che le società petrolifere statali (MOL ha come azionista il governo ungherese), provenienti sia da Paesi emergenti produttori di petrolio, che da Paesi emergenti privi di risorse petrolifere, hanno effettuato in questi anni, investimenti nel settore della raffinazione europea. L'attività di queste multinazionali non si limita ad incursioni finalizzate a stabilire la propria presenza nel vecchio continente e ad acquisire un'utile piattaforma per tenere sotto controllo gli sviluppi del settore, ma tali acquisizioni di raffinerie, vengono interpretate da più parti, come dei cavalli di Troia, il cui fine sarebbe quello di ottenere delle strutture di stoccaggio che possano contribuire a distribuire sui mercati europei, prodotti raffinati esportati dalle loro grandi, competitive e tecnologicamente avanzate raffinerie collocate nei relativi Paesi d'origine o in altri Paesi;
   attualmente i Governi di alcune nazioni stanno incentivando economicamente l'attività di raffinazione interna, stanno adottando regolamenti ambientali e di tutela dei lavoratori decisamente inferiori agli standard italiani ed europei; tali pratiche, seppur accettate dalle regole del mercato globale (world trade organization – WTO), rischiano a parere degli interroganti di drogare il mercato della raffinazione, compromettendo e rischiando di annullare le attività di raffinazione in atto nel nostro Paese, con il rischio di successivi incrementi dei costi dei prodotti finiti e di impedire il passaggio graduale a pratiche di raffinazione maggiormente ecocompatibili dati decisamente sfavorevoli per tutte le piccole e medie imprese italiane; il 27 novembre 2013 si terrà a Bruxelles l'incontro europeo delle società di raffinazione che cercherà di fare il punto sulle difficoltà del settore;
   attualmente nel Nord-Est d'Italia, Mantova è l'unica raffineria in funzione, con una presenza di una efficace rete di distribuzione, compresi impianti di distribuzione e operatori indipendenti, che al momento consentono l'approvvigionamento di combustibili (per autotrazione, bitumi, e altro) in quantitativi adeguati e a prezzi talvolta lievemente più bassi che nel resto d'Italia, dato decisamente significativo per i privati cittadini e ancor più per le imprese;
   la chiusura della raffineria IES, ed il contratto che il Gruppo MOL ha sottoscritto con ENI (società partecipata per oltre il 30 per cento dallo Stato italiano) per rifornire il proprio polo logistico potrebbe determinare una situazione di monopolio, dove in tutta l'area del Nord Est d'Italia a fronte della presenza delle raffinerie ESSO di Trecate ed ENI di Sannazzaro dei Burgundi, esisterebbero svariati poli logistici: Milano Lachiarella – Cremona Tamoil – Mantova IES/MOL – Marghera ENI, tutti riforniti dall'ENI –:
   se il Governo sia a conoscenza del fatto che, in conseguenza della chiusura della raffineria IES di Mantova vi potrebbe essere il rischio di una situazione dominante di ENI, con il possibile incremento dei prezzi sul mercato extrarete;
   quali siano gli accordi fra ENI e MOL e come possano influire in merito alla competitività del settore della raffinazione in Italia e di tutti i settori che dipendono attualmente dai prodotti finiti. (4-02475)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MANTOVA,MANTOVA - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

raffinazione del petrolio

diritto del lavoro

prodotto petrolifero

piccole e medie imprese

commercializzazione