ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02429

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 113 del 07/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 07/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/11/2013
Stato iter:
24/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/02/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/02/2014

CONCLUSO IL 24/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02429
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Giovedì 7 novembre 2013, seduta n. 113

   CIRIELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il polo industriale di Taranto non è solo Ilva. Ci sono realtà moderne e sostenibili che lavorano nel settore delle energie pulite e rinnovabili e che vanno sostenute con decisione per garantire un futuro occupazionale alla città e uno sviluppo alternativo a un territorio fino ad oggi devastato da politiche industriali vecchie e miopi;
   in particolare, il comune di Taranto è, ormai da tempo, al centro di una preoccupante e delicata vicenda riguardante la paventata chiusura di una delle attività della multinazionale danese Vestas Wind Systems, che nella sola città italiana conta circa 700 dipendenti distribuiti tra Vestas Nacelles, Vestas Blades e Vestas Italia;
   come riportato da organi di stampa locali e nazionali, nell'ultimo incontro presso il Ministero dello sviluppo economico dell'11 ottobre 2013, la Vestas ha confermato l'intenzione di dismettere entro fine anno l'attività di Vestas Nacelles, l'impresa addetta alla costruzione di turbine eoliche, in quanto la macchina prodotta a Taranto, la «V90», non avrebbe più mercato;
   la multinazionale danese ha avviato, altresì, la procedura di mobilità per licenziare 127 dipendenti, procedura che si chiuderà proprio sotto Natale;
   numerose e massicce sono state le iniziative e le mobilitazioni di cittadini, esponenti politici e del mondo dell'associazionismo, per scongiurare gli annunciati licenziamenti e altrettanto numerosi gli appelli dei sindacati per pensare, invece, ad un piano di rilancio della produzione;
   in occasione di un'assemblea dei lavoratori, l'assessore regionale al lavoro, Leo Caroli, ha fatto, altresì, presente che la regione sarebbe disponibile a mettere a disposizione di Vestas Wind Systems un milione di euro per la formazione dei lavoratori in azienda e di essere pronta anche a sostenere un investimento perché macchine nuove giungano a Taranto per produrre turbine V112 al posto di quelle V90 considerate obsolete;
   a parere dell'interrogante, appare indispensabile trovare la giusta soluzione a una problematica che assume un rilievo, non solo locale, bensì nazionale;
   la multinazionale danese, infatti, è l'unica realtà che si occupa di eolico a livello industriale sul territorio italiano e perderla significherebbe andare a colpire in maniera pesantissima tutto il comparto del rinnovabile non solo in Puglia, ma in tutta Italia;
   il nostro Paese rischia, pertanto, di perdere una battaglia d'immagine, occupazionale e sociale importantissima: d'immagine, perché il comparto eolico è l'altra faccia della medaglia di una città straziata dall'inquinamento e dall'impatto sanitario dell'industria siderurgica; occupazionale, perché la chiusura della fabbrica di turbine non rappresenta una catastrofe solo per i lavoratori direttamente coinvolti, ma anche per le famiglie delle attività satellite che orbitano attorno al tessuto aziendale; sociale, perché, con la fuga di Vestas, la città di Taranto subirà un duro colpo, non avendo alternative lavorative di rilievo;
   anche la richiesta di intervento avanzata dal sindaco di Taranto per scongiurare l'annunciata chiusura di una delle tre aziende Vestas è caduta nel vuoto, non ricevendo concrete risposte da parte delle istituzioni;
   la Vestas è il simbolo di un'azienda verde, l'esempio della produzione di energia pulita, l'industria virtuosa che non inquina e con un fatturato in attivo;
   la concomitanza di questi eventi favorevoli non giustifica, pertanto, la decisione di chiudere la sede produttiva della Vestas Nacelles, caratterizzata, tra l'altro, da una qualificata competenza di maestranze già formate;
   il Ministero dello sviluppo economico ha convocato un nuovo incontro con le parti sociali per l'11 novembre 2013 e, ci si augura che, in questa occasione, si arrivi finalmente a un ripensamento delle decisioni annunciate dalla multinazionale danese, che tenga conto anche degli aspetti produttivi, occupazionali e sociali su cui ricadrebbe la paventata chiusura –:
   se i Ministri interroganti siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, ritenuta la risoluzione della problematica prioritaria per le sorti del territorio tarantino, quali provvedimenti ritengano opportuno adottare per porre fine al processo di desertificazione del tessuto produttivo di quello che fu uno dei principali poli industriali del Mezzogiorno, anche attraverso un progetto di riconversione industriale. (4-02429)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 178
4-02429
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, si rappresenta che il Ministero, segue attentamente gli sviluppi delle problematiche relative all'azienda in oggetto, per affrontare le quali sono stati già svolti alcuni incontri alla presenza delle parti interessate.
  Nel corso dell'ultimo incontro, tenutosi l'11 novembre 2013 presso il Ministero dello sviluppo economico, sono state ulteriormente approfondite le problematiche connesse alla chiusura della produzione di Vestas Nacelles nel sito di Taranto.
  In particolare, sono state raggiunte le seguenti intese tra le parti:
   1. la società ha comunicato che intende rafforzare la propria presenza nel comparto Blades ed a tal proposito investirà circa 10 milioni di euro finalizzati allo sviluppo di un prodotto di alta tecnologia (V 112). Tale investimento – che troverà la propria concretizzazione nel corso del primo trimestre 2014 ed entrerà a regime nel secondo trimestre dello stesso anno – dovrebbe consentire al sito di Vestas Blades di risultare competitivo sul piano internazionale. Da ciò potranno derivare nuove opportunità professionali (laddove supportate dal mercato e da adeguati percorsi di formazione professionale) quantificabili in circa n. 60 unità, da inserire in relazione alle esigenze tecnico-organizzative della società ed alla crescita reale delle opportunità di mercato. A tal fine, Vestas presenterà quanto prima i propri indirizzi strategici.
   2. Vestas Italia S.r.l. e Vestas Group hanno inoltre dichiarato di prevedere opportunità professionali per i lavoratori Vestas Nacelles per un totale di circa n. 38 posizioni lavorative.

  La prima formulerà 8 proposte occupazionali a tempo indeterminato entro il mese di gennaio 2014 ad altrettanti lavoratori oggi in organico presso la Vestas Nacelles; la seconda ha dichiarato di prevede circa n. 30 posizioni lavorative nell'ambito di propri insediamenti in United Kingdom, Spagna, Danimarca e Germania, previa verifica delle specifiche competenze dei candidati ed in relazione alle esigenze tecnico organizzative delle singole Società.
   3. Le parti si sono altresì impegnate a definire un piano sociale che preveda l'accesso alla mobilità incentivata per quei lavoratori che intendano volontariamente aderire, con i criteri della non opposizione, alle proposte formulate all'interno delle intese raggiunte.
   4. La regione Puglia e Vestas verificheranno il piano di formazione e riqualificazione e la compatibilità dello stesso con gli strumenti di supporto operativo e finanziario ai sensi della vigente normativa, piano che sarà volto ad accrescere le possibilità di occupazione dei lavoratori che fruiranno della Cassa integrazione guadagni straordinaria prevista.
   5. Vestas, accogliendo le sollecitazioni del Governo e delle Istituzioni territoriali, ha inoltre comunicato che attiverà la procedura per l'Accordo di Cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione attività per 24 mesi con sospensione a partire dal 30 dicembre 2013; in tale contesto la procedura di mobilità in corso sarà trasformata secondo i principi della non opposizione accompagnata da un incentivo economico per il personale non ricollocato nell'ambito del gruppo Vestas. Le parti si sono altresì impegnate a considerare vincolanti tali intese.
   6. Prima della scadenza della Cassa integrazione guadagni le parti si incontreranno per verificare l'eventuale presenza di criticità occupazionali al fine di individuare le soluzioni più opportune nell'ambito della normativa in essere.

  Infine, il Ministero dello sviluppo economico e la regione Puglia – ognuno per quanto di competenza – si sono impegnati a monitorare la situazione ed a convocare le parti al fine di raggiungere le necessarie intese o superare eventuali ostacoli.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoClaudio De Vincenti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TARANTO,TARANTO - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

licenziamento collettivo

soppressione di posti di lavoro

cessazione d'attivita'

impresa multinazionale

industria energetica

politica di sostegno

produzione d'energia