ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02323

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 106 del 28/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2013
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2013
TURCO TANCREDI MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/10/2013
Stato iter:
27/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/02/2014
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/02/2014

CONCLUSO IL 27/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02323
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo di
Lunedì 28 ottobre 2013, seduta n. 106

   L'ABBATE, GAGNARLI, SCAGLIUSI, PARENTELA, TURCO, LUPO, TOFALO e LOREFICE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il giorno 27 maggio 2013, durante la seduta n. 23, veniva presentata l'interrogazione a risposta in commissione 5-00177 a cui il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Dell'Aringa si è limitato ad elencare dati noti, relativi al solo sito produttivo di Monte Sant'Angelo (FG), mentre i quesiti oggetto della richiesta di informazioni riguardano lo stato del gruppo Sangalli nel suo complesso e h situazione dello stabilimento di Manfredonia in particolare (investimenti futuri, rifacimento forno, salvaguardia dei livelli occupazionali). Tale gruppo, che sta procedendo secondo un piano di ristrutturazione del debito (pari a circa euro 130 milioni), aderendo di fatto all'articolo 67 della legge fallimentare, ha formalmente presentato un'operazione di riorganizzazione aziendale che appare «invasiva» della Sangalli Vetro Manfredonia;
   il gruppo Sangalli ha beneficiato di contributi a fondo perduto, stanziati da tutti e tre i protocolli aggiuntivi al «contratto d'area di Manfredonia» come segue:
    Sangalli Vetro Manfredonia (già Manfredonia Vetro) ha percepito euro 70,048 milioni su euro 98,644 milioni, stando ai dati riportati dalla relazione del responsabile unico del contratto d'area, mentre secondo altre fonti contabili risultano euro 102.620.061,35 su euro 106.941.808,90 di valore dell'investimento;
    la Sangalli Vetro spa (ieri con funzione di controllo e direzione, oggi soltanto immobiliare) ha percepito oltre euro 9 milioni per lo stabilimento «Isola 13» poi dato in fitto a Zadra Vetri, dal dicembre 2011 non più produttiva;
    Sangalli Vetro Satinato srl ha percepito euro 2,87 milioni su euro 5,7 milioni di valore iniziale dell'investimento;
   il Gruppo Sangalli pare abbia utilizzato i conti operativi dell'insediamento industriale di Manfredonia, sottoposto ai vincoli del «contratto d'area di Manfredonia» per ottenere vantaggi in capo alla controllata Sangalli Vetro Porto Nogaro spa di San Giorgio di Nogaro (UD), mettendo in grossa difficoltà l'azienda della Capitanata e ponendola in condizioni di estrema vulnerabilità;
   Sangalli Vetro Porto Nogaro infatti, è garantita da Sangalli Vetro Manfredonia attraverso fidejussioni e, in particolare, da un'ipoteca da euro 90 milioni, a fronte dei euro 45 milioni concessi, che coincidono con la posizione finanziaria netta negativa per circa euro 90 milioni risultante dal bilancio al 31 dicembre 2012. A ciò si aggiunga un'ipoteca derivante da concessione di mutuo fondiario sulla sede legale di Susegana (Treviso) iscritta in data 20 giugno 2012;
   oggi, la sfavorevole congiuntura economica, la riduzione degli ordinativi, il restringimento del credito unito alla fuga di capitali e a fallimenti controllati di aziende finanziate ma mai insediate, hanno decretato di fatto il fallimento del «contratto d'area di Manfredonia». Una situazione che ha visto il gruppo Sangalli lamentarsi delle difficoltà di mercato e delle perdite d'esercizio da un lato e, dall'altro, aprire uno stabilimento pressoché identico, con identica gamma di prodotti, a San Giorgio di Nogaro (UD), raddoppiando e più l'offerta di vetro piano e mettendo di fatto in crisi il mercato interno. Sangalli Vetro Porto Nogaro s.p.a., infatti, in origine avrebbe dovuto produrre «vetro float extrachiaro» tuttavia produce quasi totalmente «vetro float chiaro»: il medesimo dello stabilimento di Manfredonia. Il nuovo sito produttivo avrebbe dovuto rivolgersi in prevalenza al mercato estero, cosa che, nei fatti non si è verificata. Inoltre, come riporta a pagina 5 la «Relazione dei Sindaci» al bilancio al 31 dicembre 2012 di Sangalli Vetro Manfredonia S.p.A., riguardo la procedura ex articolo 67 della legge fallimentare: «Il Presidente in quell'occasione aveva aggiornato in merito agli sviluppi degli incontri con le Banche, alla luce del Piano aggiornato al 6 marzo 2013, sottolineando che gli Istituti di Credito avrebbero provveduto a ripristinare i fidi, garantendo l'operatività del gruppo. L'intesa con le banche dovrà comprendere inoltre la sottoscrizione di una moratoria, l'erogazione di nuova finanza ponte, e la sottoscrizione di un accordo eventualmente dotato delle protezioni fornite dalla legge fallimentare»;
   il 18 giugno 2013, la proprietà (Giorgio Sangalli e i figli Giacomo e Francesco) ha tenuto un incontro con l'assessore regionale al lavoro e politiche del lavoro Leo Caroli, presso la sede della regione Puglia, in cui ha dichiarato che per rilanciare l'attività dello stabilimento di Manfredonia occorre un investimento pari a euro 20 milioni. Una richiesta a cui la regione Puglia ha fatto sapere di poter far fronte sino a euro 6 milioni, finanziabili attraverso il progetto «Puglia Sviluppo», a patto di salvaguardare i livelli occupazionali, e che ha visto la ferma opposizione della proprietà che pare invece orientata alla esternalizzazione di alcuni servizi operando nel contempo un significativo ridimensionamento aziendale con il ricorso a procedure di mobilità per un numero consistente di addetti;
   sempre il 18 giugno 2013, il management Sangalli ha incontrato i rappresentanti dei sindacati ed i sindaci dei comuni di Manfredonia, Mattinata e Monte Sant'Angelo e ha reso noto l'accordo di «transazione strategica» con il gruppo russo «Stis» (leader nella produzione, distribuzione, lavorazione e logistica del vetro float in Russia e nei paesi ex CSI), attraverso la lussemburghese Glasswall Sàrl (già Cilaos Sàrl fino al 19 giugno 2013) che vede come azionista unico un trust domiciliato a Tortola, nelle Isole Vergini Britanniche, dal nome East Investing Ltd. Il CEO del Gruppo Stis Dmitry Sulin, con ogni probabilità dominus del trust di cui sopra, non ha esternato nulla in merito a chi sarà l'azionista di riferimento del gruppo Sangalli né, tantomeno, il contenuto dell'accordo. Ad ogni modo, nulla di tale operazione risulterebbe oggi dai depositi documentali presso il competente registro delle imprese;
   tra le varie concause dello stato di insolvenza lamentato dal Gruppo Sangalli possono essere annoverate:
    a) la frode fiscale internazionale, connessa alla nota vicenda «Lista Pessina» che ha coinvolto il presidente Giorgio Sangalli e molti altri, che hanno chiesto il patteggiamento, e proseguita con un altro contenzioso sempre di natura fiscale; a bilancio emergono oltre 293,066 milioni di euro qualificati come «spese per servizi» di cui i bilanci Sangalli Vetro Manfredonia dal 2004 di fatto non forniscono il dettaglio. Non sorprende che tali spese risultino in forte crescita nel caso dell'ultimo bilancio nonostante il manifesto calo del fatturato e le ingenti perdite d'esercizio (circa 8,6 milioni di euro);
    b) la lussemburghese Saninpart SA, collocata al vertice dell'articolata struttura societaria del gruppo, che ha visto per molti anni come amministratore un professionista come Jean Bodoni, più volte accostato a scandali finanziari (Coppola, Telepiù, Fiorani, Ricucci), a sua volta sottoposta al controllo di alcune strutture fiduciarie (trust) atte a custodire il patrimonio famigliare dei Sangalli. Tali trust sono, con ogni probabilità, ubicati in paradisi fiscali. Non sorprende che i bilanci del gruppo, a quanto consta agli interroganti, non riportino informazioni relative a Saninpart SA;
    c) il terzo protocollo aggiuntivo al contratto d'area di Manfredonia ha stanziato contributi pubblici a favore della Sangalli Vetro Satinato per euro 2,8 milioni, e così pure, anche se indirettamente, della Sangalli Home Glass (società veneta del gruppo controllata da Sangalli Vetro) la quale, prima di chiudere i battenti nell'ottobre 2011, avrebbe beneficiato del trasferimento di alcuni macchinari dalla sede di Manfredonia della controllante. Queste ultime, Sangalli Home Glass e Zadra Vetri (già Sangalli Vetro) sono ora in liquidazione e oltre 150 risultano essere gli esuberi a poche settimane dalla conclusione del procedimento penale per frode fiscale di cui sopra. Trasferimenti che possono aver avuto un impatto sull'occupazione, e in particolare sull'indotto;
    d) il coinvolgimento, infine, di due cariche sociali nel crac di una storica azienda friulana: un consigliere e un sindaco della Sangalli Vetro Porto Nogaro, nonché dirigenti della finanziaria regionale Friulia, socia e creditrice del gruppo sono ora indagati per bancarotta fraudolenta;
   gli azionisti della Sangalli Vetro Manfredonia spa sono stati convocati per le dimissioni dell'organo amministrativo, in prima convocazione, per il giorno 6 novembre 2013;
   si richiama il dichiarato impegno del Ministro interrogato «ad acquisire ulteriori informazioni che possano ulteriormente chiarire le vicende aziendali» –:
   se il Governo intenda assumere le iniziative di competenza per:
    a) comprendere quali motivi abbiano spinto la proprietà Sangalli ad aprire uno stabilimento pressoché identico a San Giorgio di Nogaro, mentre il sito produttivo di Manfredonia lamentava nel 2009 difficoltà di mercato come è apparso evidente già allora dal ricorso alla cassa integrazione;
    b) approfondire le cause delle perdite d'esercizio dell'intero gruppo e le difficoltà riscontrate dalla società Sangalli Vetro Manfredonia spa – ex Manfredonia Vetro s.p.a., gli eventuali rapporti, non solo contabili, con la controllante lussemburghese ed i trust di cui sopra, in particolare l'esistenza di macchinose partite di giro, già accertate in parte dalla Guardia di finanza, e l'eventuale collegamento tra questi costi e quelli fatti per conto della controllata Sangalli Vetro Porto Nogaro, visti soprattutto gli ingenti finanziamenti pubblici percepiti dalle aziende manfredoniane del gruppo;
   quali siano le cause alla base del fallimento della società «Zadra Vetri spa – ex Sangalli Vetro», e gli eventuali rapporti con le rispettive società lussemburghesi e le condizioni di vendita e di trasporto dei macchinari ceduti;
   quali siano le azioni intraprese dalla «Sangalli Vetro Manfredonia S.p.A. – ex Manfredonia Vetro S.p.A.» a salvaguardia dei livelli produttivi ed occupazionali;
   se lo stato di insolvenza lamentato dal Gruppo Sangalli, di cui peraltro si ignora l'ammontare complessivo attuale (il dato è riferito al 31 dicembre 2012), sia dovuto non solo alla sfavorevole congiuntura economica ma anche agli altri fattori di natura strategica, fiscale e giudiziaria riportati in premessa. (4-02323)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 181
4-02323
presentata da
L'ABBATE Giuseppe

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, con cui si chiede quali iniziative si intendano assumere rispetto alla situazione occupazionale della Sangalli vetro Manfredonia Spa – ex Manfredonia vetro spa, si rappresenta quanto segue.
  Sulla base delle risultanze degli accertamenti svolti dalla Direzione territoriale del lavoro di Foggia, risulta che nel periodo dal 2009 in poi, i valori di produzione e spedizione dello stabilimento Sangalli vetro Manfredonia Spa sono stati i seguenti:

Produzione 2009 2010 2011 2012 2013
Vetro Float tonn. 138.338 166.589 172.910 155.486 131.045
Vetro laminato, satinato,
coater mq.
4.654.848 6.828.368 7.334.543 6.886.880 6.726.041


Spedizione 2009 2010 2011 2012 2013
Vetro Float tonn. 65.416 82.932 65.074 81.076 59.329
Vetro laminato, satinato,
coater mq.
3.299.148 5.523.681 5.639.273 5.763.020 5.596.550

  La produzione del vetro float ha seguito un andamento crescente fino al 2011 per poi diminuire nel 2013 nella misura del 24,21 per cento rispetto al 2011. Per quanto concerne i vetri laminato, satinato e coater, la diminuzione nel 2013 rispetto al 2011 è stata dell'8,3 per cento.
  La quantità di vetro float venduto nel 2013 è diminuita del 26,8 per cento, rispetto al 2012, mentre la vendita dei restanti prodotti non ha subito, nel tempo, variazioni di rilievo.
  La forza occupata nel predetto periodo è rimasta più o meno inalterata come si rileva dal seguente prospetto:

2009 2010 2011 2012 2013
Unità lavorative 197 200 204 203 196

  La ditta ha fatto ricorso alla Cassa integrazione ordinaria negli anni 2009, 2012 e 2013, in misura irrisoria rispetto al monte ore lavorato.
  Dall'esame dei bilanci relativi al periodo in questione, l'utile/perdita di esercizio è stato il seguente:

2009 2010 2011 2012
(3.697.037) 553.957 3.623.836 (8.617.707)

  Da notizie assunte presso il predetto stabilimento, è risultato che l'attuale situazione produttivo/finanziaria della società risente della forte contrazione della domanda interna e che lo stabilimento Sangalli vetro Porto Nogaro non costituisce motivo di «sofferenza» per lo stabilimento di Monte Sant'Angelo, atteso che l'offerta del primo si rivolge principalmente al mercato europeo, non raggiunto dal secondo, se non con vendite a prezzi ribassati del prodotto, considerato l'elevato costo del suo trasporto.
  Per quanto concerne gli investimenti futuri e le iniziative finalizzate al mantenimento dei livelli occupazionali, nulla è stato possibile conoscere presso lo stabilimento, mentre in merito al forno, si prevede che esso, sulla base degli attuali standard tecnici, concluderà il proprio ciclo alla fine del 2015. Ad oggi, per quanto è dato sapere, non risultano ancora avviate procedure per la sua sostituzione.
  Quanto alle risultanze emerse dall'istruttoria effettuata presso il Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta che nell'ambito del «Contratto d'Area di Manfredonia – 1o Protocollo aggiuntivo», sottoscritto il 12 novembre 1998, è stato concesso in via provvisoria alla Manfredonia vetro Spa – ora Sangalli vetro Manfredonia Spa –, un contributo in conto impianti pari a poco più di 70 milioni di euro, riguardante un programma di investimenti per la lavorazione del vetro che prevedeva quasi 99 milioni di euro di investimenti ed un'occupazione a regime di 197 unità. A fronte del suddetto contributo sono state effettuate, a favore della predetta società, erogazioni per un ammontare complessivo di circa 67 milioni di euro.
  Inoltre una commissione nominata dal Ministero dello sviluppo economico ha accertato una spesa finale complessiva pari a circa 102 milioni di euro e 194 dipendenti mediamente occupati nel 2003.
  Lo stesso Ministero ha reso noto altresì che con provvedimento del febbraio 2005 il sindaco di Manfredonia, in qualità di responsabile unico del contratto d'area di Manfredonia, ha approvato in via definitiva il programma di investimenti realizzato dalla Manfredonia vetro Spa ed ha determinato le agevolazioni spettanti in circa 67 milioni di euro, al lordo degli oneri per la commissione di accertamento della spesa finale.
  Per quanto riguarda il contratto d'area nella sua generalità, il medesimo Ministero ha fatto sapere che sono ancora in corso 10 iniziative e, tra i programmi agevolati conclusi amministrativamente, 38 sono stati chiusi con provvedimento di concessione definitiva e 73 sono stati oggetto di provvedimento di revoca.
  Quanto alle specifiche tematiche occupazionali, si rappresenta che diverse aziende rientranti nel contratto d'area di Manfredonia-Mattinata-Monte Sant'Angelo hanno cessato ogni attività, mentre altre attraversano una fase congiunturale sfavorevole che ha generato una diminuzione dei livelli occupazionali ed il ricorso agli ammortizzatori sociali.
  In particolare, la società Sangalli home glass Srl, congiuntamente alle organizzazioni sindacali, ha sottoscritto presso questo Ministero in data 4 novembre 2011 un verbale di accordo per il ricorso alla Cigs per crisi aziendale per cessazione totale dell'attività svolta presso il sito di Vittorio Veneto (TV), al fine di gestire un esubero di personale pari a 40 dipendenti ivi occupati. Il trattamento di Cigs, richiesto per la durata di 24 mesi decorrenti dal 28 novembre 2011, è scaduto lo scorso 27 novembre.
  La società Sangalli vetro Spa, congiuntamente alle organizzazioni sindacali, ha sottoscritto presso questo Ministero in data 13 dicembre 2012 un verbale di accordo per il ricorso alla Cigs per crisi aziendale per cessazione totale dell'attività svolta presso il sito di Monte Sant'Angelo (FG) al fine di gestire un'eccedenza di personale pari a 78 lavoratori ivi occupati. Il trattamento di Cigs, richiesto per la durata di 24 mesi decorrenti dal 1o ottobre 2012, scadrà il 30 settembre 2014.
  Si rappresenta, infine, che nulla è pervenuto a questo ufficio in merito alla situazione occupazionale della Sangalli vetro Manfredonia Spa.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche socialiCarlo Dell'Aringa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

fallimento

bilancio di societa'

trust

aiuto alla ristrutturazione

commercializzazione

moralita' della vita economica

produzione

ristrutturazione industriale

stabilimento