ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 104 del 24/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 24/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02264
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Giovedì 24 ottobre 2013, seduta n. 104

   GRIMOLDI e MATTEO BRAGANTINI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   dopo la fine della seconda guerra mondiale gli italiani dei territori istriani e dalmati, pur avendo visto riconosciuto il proprio diritto alla conservazione della proprietà nei territori ceduti dal trattato di pace del 1947, si videro costretti, per effetto di una serie di accordi bilaterali sottoscritti con la Jugoslavia e delle successive leggi emanate dall'Italia, ad affidare a quest'ultima i propri beni;
   infatti, a soli due anni dal trattato di Parigi, contravvenendo alle clausole stabilite dallo stesso, nel 1949 l'Italia sottoscrisse l'accordo di Belgrado – il primo di una lunga serie – e conseguentemente accettò di barattare le proprietà degli esuli optanti, compensandone il valore (incredibilmente svalutato) con il pesante debito derivante dai danni di riparazione per l'aggressione subita dalla Jugoslavia e contemporaneamente facendosi carico di risarcire gli aventi diritto in un non meglio definito periodo di tempo. Nel giro di pochi mesi, dunque, gli esuli vennero declassati, trasformandosi da proprietari in creditori. E, a giudizio degli interroganti, vergognosamente, chi di loro ancora vive, lo è ancora;
   in sostanza i beni degli esuli sono stati espropriati dallo Stato italiano e da questo consegnati alla Jugoslavia in pagamento dei danni di guerra, non avendo al tempo l'Italia somme liquide sufficienti a coprire il debito;
   successivamente al dissolvimento della Jugoslavia, la Croazia e la Slovenia hanno assorbito – quota parte – tutti gli impegni e i crediti dell'ex Federazione e pertanto lo status dei beni appartenuti agli esuli è rimasto praticamente invariato;
   al momento gli eredi degli esuli aspettano ancora in larga parte il giusto indennizzo –:
   quali sia ad oggi lo stato di pagamento degli indennizzi degli esuli fiumano-dalmati cosiddetti optanti. (4-02264)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

indennizzo

rifugiato politico

territori dell'ex Iugoslavia

accordo bilaterale

debito