ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02250

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 102 del 22/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: PICCOLI NARDELLI FLAVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02250
presentato da
PICCOLI NARDELLI Flavia
testo di
Martedì 22 ottobre 2013, seduta n. 102

   PICCOLI NARDELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   di recente, anche il «Financial Times» ha messo in evidenza una preoccupante tendenza all'indebolimento finanziario del sistema bancario italiano;
   la banca italiana Dexia Crediop spa, parte del gruppo bancario franco-belga Dexia, è una realtà di primaria importanza tra le banche italiane, essendo stata fondata nel 1919 come «Consorzio di Credito per le Opere Pubbliche» ed essendo da sempre un volano importante per lo sviluppo del sistema infrastrutturale del nostro Paese;
   Dexia Crediop spa detiene quote rilevantissime del debito degli enti pubblici locali e territoriali italiani;
   Dexia Crediop spa é stata coinvolta nella liquidazione del gruppo Dexia;
   la Commissione europea, a fronte di aiuti di stato concessi al suddetto gruppo, ha richiesto la cessione di alcune partecipate, tra cui Dexia Crediop spa. Tale richiesta, nulla ha a che fare con la situazione interna di Dexia Crediop spa, piuttosto, giova ribadirlo e sottolinearlo, con la liquidazione del gruppo Dexia che é andato incontro ad una vera e propria nazionalizzazione, essendo ora di fatto controllato dagli Stati belga e francese;
   di recente, come peraltro evidenziato da un comunicato congiunto delle organizzazioni sindacali attive presso Dexia Crediop spa, l'alta dirigenza del gruppo Dexia, nella persona del vice presidente di Dexia Crediop Claude Piret ha informato le organizzazioni sindacali stesse del fatto che il processo di vendita della banca fosse stato avviato ma che, malgrado l'interesse di alcuni operatori, la conclusione dello stesso fosse da considerare poco probabile; di conseguenza, lo stesso De Boeck, ipotizzava la messa in stato di liquidazione di Dexia Crediop spa a partire dal 1o gennaio 2014;
   la messa in stato di liquidazione di Dexia Crediop spa potrebbe avere riflessi importantissimi sulla stabilità del sistema finanziario italiano, in quanto la suddetta banca detiene attivi (come ricordato, principalmente di enti pubblici locali e territoriali italiani) per circa 30 miliardi di euro ed ha emesso obbligazioni detenute da risparmiatori italiani anche non istituzionali per circa 9 miliardi di euro;
   queste recentissime notizie non hanno ricevuto nessun commento da parte della Banca d'Italia che ha come suo compito istituzionale la salvaguardia della stabilità del sistema finanziario;
   e questo é un fatto che davvero stupisce, i tre azionisti di minoranza di Dexia Crediop spa (Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Milano e Banco Popolare), banche italiane quotate in borsa e sottoposte anch'esse al controllo della Banca d'Italia, non sembrano aver posto in essere alcuna azione conservativa del loro investimento in Dexia Crediop spa ed assistono come spettatori silenti ed apparentemente disinteressati alla vicenda;
   quella che apparentemente poteva apparire come una buona notizia (l'innalzamento del rating di Dexia Crediop spa da parte dell'agenzia Standard & Poor's) nasconde sostanzialmente la conferma della prossima messa in stato di liquidazione di Dexia Crediop spa in quanto la decisione sopra menzionata avviene sulla base di una maggiore integrazione di Dexia Crediop all'interno del gruppo Dexia come si legge nella «credit opinion» dell'agenzia;
   l'eventuale scomparsa dal mercato di un primario operatore attivo nella concessione del credito agli enti locali e territoriali può ad avviso dell'interrogante generare una situazione di monopolio per la Cassa depositi e prestiti e, quindi, limitare sostanzialmente la possibilità di accesso ai finanziamenti di comuni, provincie e regioni, creando un evidente nocumento a queste realtà, soprattutto per quel che riguarda la mancanza di quei benefici che derivano dalla sana concorrenza tra partecipanti ad un mercato –:
   a chi spetterebbe coprire le eventuali perdite derivanti dalla liquidazione di Dexia Crediop spa anche alla luce delle emanande norme in materia di vigilanza bancaria europea che prevedono che i costi connessi alle risoluzione bancarie debbano ricadere in primis sugli azionisti e sugli obbligazionisti;
   se Dexia Crediop spa abbia avuto accesso a strumenti di sostegno pubblico da parte dello Stato, sotto forma, ad esempio, di «Tremonti o Monti bonds» o di garanzie di qualsiasi genere e quali misure siano state prese per assicurarsi che tale sostegno rimanga nell'ambito della banca a rafforzarne la sua struttura patrimoniale e non trasferito alla capogruppo per finanziarne le enormi necessità, soprattutto in vista di un eventuale liquidazione della banca stessa;
   nel caso in cui le forme di sostegno sopra descritte siano state effettivamente utilizzate da Dexia Crediop spa, quali azioni il Ministro stia ponendo in essere al fine di evitare che, in caso di liquidazione, possano esserci esborsi a carico dello Stato;
   quali eventuali atti siano stati posti in essere dal Ministero dell'economia e delle finanze, vista la particolare composizione degli attivi di Dexia Crediop spa, al fine di monitorare il processo di cessione della banca e di verificare l'esistenza di potenziali compratori. (4-02250)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

societa' per azioni

banca

credito

finanziamento comunitario

monopolio

quotazione in borsa

debito