ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02249

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 102 del 22/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/10/2014

SOLLECITO IL 11/12/2014

SOLLECITO IL 18/02/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 31/07/2015

SOLLECITO IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 30/11/2015

SOLLECITO IL 29/01/2016

SOLLECITO IL 29/03/2016

SOLLECITO IL 15/06/2016

SOLLECITO IL 29/07/2016

SOLLECITO IL 28/10/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 30/03/2017

SOLLECITO IL 30/05/2017

SOLLECITO IL 28/07/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02249
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 22 ottobre 2013, seduta n. 102

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la chiesa arcipretale di Sant'Andrea Apostolo di Arienzo, in provincia di Caserta, rappresenta uno dei monumenti più significativi dell'antica Terra murata di Argentium e costituisce uno straordinario scrigno di opere d'arte pittoriche e scultoree per l'intera valle di Suessola;
   gli eventi sismici del 1980 e del 1981, verificatisi in Campania e in Basilicata, causarono notevoli danni alle strutture dell'edificio monumentale e al suo patrimonio storico-artistico tanto da richiedere interventi di recupero lunghi e particolarmente onerosi;
   per il restauro delle strutture architettoniche e degli apparati decorativi della chiesa, la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storico-artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento e il provveditorato alle opere pubbliche della Campania beneficiarono di cospicue risorse pubbliche spalmate in un arco temporale di nove anni: 70 milioni di lire nel 1981, 160 milioni di lire nel 1982, 450 milioni di lire nel 1984, 60 milioni di lire nel 1987, 200 milioni di lire nel 1990;
   a fronte, però, del fiume di danaro pubblico erogato, gli interventi di restauro non sono stati mai completati e, dopo 13 anni dall'ultimo lotto di lavori, alcune porzioni del complesso monumentale si presentano ancora come un cantiere con lavori bloccati e incompleti, mentre centinaia di manufatti artistici – in attesa di essere salvaguardati e valorizzati – versano in condizioni di estremo degrado e desolante fatiscenza;
   il pregevole coro costituito da stalli in legno di noce del primo Seicento, realizzati dalla bottega di Benvenuto Tortelli, in assenza dei interventi di disinfestazione e recupero, mostra un massiccio attacco di insetti xilofagi che sta determinando sconnessioni alla struttura lignea con scollamenti e rottura di parti decorative, in particolare delle volute, delle colonnine e dei putti adagiati sui braccioli;
   le tracce più evidenti di opere edilizie lasciate incompiute con interventi parziali e del tutto rabberciati si rivelano, tuttavia, negli ambienti ipogei della chiesa decorati da pregevoli partiti di stucchi barocchi attribuiti al celebre Pietro Buonocore e da un vasto ciclo di pitture murali realizzate da Antonio Vecchione negli anni Quaranta del XVIII secolo;
   il consolidamento delle strutture voltate è rimasto sospeso, l'ancoraggio alle murature perimetrali non è stato né integrato né verificato, gli interventi per la traspirazione delle murature non sono stati realizzati, la sigillatura e la rinzeppatura delle lesioni sono state attuate solo in parte, le invasive perforazioni armate eseguite con barrette in acciaio su superfici decorate sono state fortunatamente interrotte ma lasciate completamente a vista, intanto, oscene colature di cemento continuano a deturpare antichi intonaci storici, affreschi e stucchi;
   per di più, le infiltrazioni e l'umidità, determinate dai dissesti strutturali e dalle lesioni non riparate nelle volte, hanno provocato danni rilevanti ai pregevoli dipinti murali del succorpo: sollevamenti della pellicola pittorica, perdita di coesione dell'intonaco, scollamenti, distacchi e rotture, ma anche efflorescenze saline, alterazioni dei pigmenti, macchie;
   come se non bastasse, negli ambienti ipogei sono stati accatastate dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storico-artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento importantissime opere d'arte tra cui sculture, dipinti su tavola, marmi, iscrizioni, antiche ceramiche, oggetti d'artigianato orafo, ligneo e tessile;
   particolarmente preoccupante appare il deterioramento di arredi liturgici intagliati e di preziose ancone rinascimentali dorate che, smontate e abbandonate tra la polvere e materiali da cantiere, a causa dell'attacco dei parassiti si presentano indebolite e sconnesse con la materia lignea spugnosa e erosa in più parti;
   il precario stato di conservazione del ciclo decorativo e l'avanzato stato di degrado dei manufatti artistici depositati negli ipogei sono stati più volte segnalati dai quotidiani provinciali e locali e dalle associazioni culturali al Soprintendente per i beni architettonici, paesaggistici, storico-artistici ed etnoantropologici, Paola Raffaella David, nonché ai funzionari competenti per territorio ma nessun provvedimento è stato finora adottato con ciò ad avviso dell'interrogante mortificando il ruolo, l'immagine, la missione del dicastero indirizzata alla tutela, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale nazionale –:
   se non si ritenga opportuno chiarire circa i motivi delle lentezze e delle disfunzioni relative al mancato completamento dei lavori di restauro nella chiesa arcipretale di Sant'Andrea Apostolo di Arienzo (Ce);
   se siano state verificate le condizioni di sicurezza delle porzioni del complesso monumentale dove insistono i cantieri abbandonati allo scopo di accertare eventuali situazioni di pericolo evitando danni a persone o alle opere d'arte;
   se si intendano assumere provvedimenti di urgenza per garantire la conservazione degli apparati decorativi a fresco e in stucco degli ambienti ipogei della chiesa arcipretale di Sant'Andrea Apostolo di Arienzo (Ce) nonché degli altri manufatti di riconosciuto interesse storico-artistico abbandonati nel degrado e nella sporcizia;
   se per il completamento delle opere di restauro e musealizzazione del succorpo monumentale si intenda attingere ai contributi ordinari del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, oppure attivare risorse integrative attraverso i fondi europei come il programma operativo nazionale (PON), il programma operativo interregionale (POIn) i fondi di investimento e occupazione (FIO), i finanziamenti del fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), oppure utilizzare i contribuiti del fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). (4-02249)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

GEO-POLITICO:

ARIENZO,CASERTA - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

opera d'arte

chiesa

FESR

protezione del patrimonio

politica regionale

aiuto regionale

istituzione religiosa

patrimonio culturale