ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02235

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 102 del 22/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/10/2013
Stato iter:
20/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2014
BRAY MASSIMO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/02/2014

CONCLUSO IL 20/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02235
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 22 ottobre 2013, seduta n. 102

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la coesione territoriale, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il prestigioso Palazzo Grillo, situato a via Re Ruggero II e via Donadio nel borgo medievale di Prata Principato Ultra (Avellino) è una delle dimore signorili più significative dell'Irpinia per il suggestivo contesto ambientale e paesaggistico, per la ricca stratificazione archeologica e architettonica, per gli apparati decorativi e ornamentali scultorei, pittorici, pavimentali risalenti al Seicento e Settecento;
   l'edificio monumentale di proprietà comunale, costruito su resti di età normanna-sveva e angioina ancora tutti da indagare e valorizzare, è un vasto complesso di impronta rinascimentale, poi rivisitato in chiave barocca, frutto di un lungo processo evolutivo iniziato nel XV secolo e portato a compimento in massima parte dopo il sisma del 1732 da Francesco Grillo, discendente di una ricca famiglia genovese;
   nel 1989-1990 fu annunciato un contributo statale di circa due miliardi e mezzo di vecchie lire per il miglioramento sismico, il restauro filologico, lo scavo archeologico e la valorizzazione dell'edificio monumentale;
   i previsti interventi di ripristino del palazzo, però, non furono mai realizzati e i fondi a disposizione — a quanto consta all'interrogante — furono distratti per altre opere infrastrutturali post sisma, giudicate in seguito dalla Corte dei conti: costose, incompiute e inutili per la collettività;
   ancora oggi, in un periodo di forte criticità per le casse pubbliche e per l'economia, somme ingenti continuano a essere erogate dai Ministeri dello sviluppo economico e delle infrastrutture, dalla regione Campania e dalla Cassa depositi e prestiti non per il mantenimento di beni pubblici o per il recupero del patrimonio architettonico esistente ma per anacronistiche demolizioni con inutili sventramenti di fabbricati storici di via Roma, risalenti al XVIII-XIX secolo, allo scopo di realizzare parcheggi e terrazze belvedere che vanno a incidere profondamente sul tessuto storico-urbanistico della città, compromettendone integrità e identità e non producendo alcun vantaggio per la comunità (delibera n. 53 del 25 giugno 2013 in esecuzione al Piano triennale delle opere pubbliche 2013-2015);
   in trentatré anni di abbandono e incuria, le fabbriche di Palazzo Grillo — vero e proprio brano della città antica — hanno riportato danni notevoli con dissesti e crolli, lesioni isolate o diffuse nelle strutture verticali e orizzontali, fessurazioni nelle piattabande, crollo parziale delle coperture;
   la facciata su via Re Ruggiero II, senza interventi di messa in sicurezza, si presenta oggi: con cantonali instabili puntellati soltanto da una trave deteriorata, preoccupanti fessurazioni dei setti murari, antichi intonaci lesionati e distaccati, cornicioni marcapiano e stucchi pericolanti, mensole, portali e stemmi scolpiti in pietra locale sconnessi o divelti, portoni lignei settecenteschi rigonfi di umidità o rotti nelle parti decorative;
   anche gli ambienti interni evidenziano un quadro di fatiscenza allarmante: volte lesionate, solai lignei pericolanti, incannucciate collassate, pavimenti in cotto o maiolica avvallati o crepati, la decorazione a fresco e a tempera del piano nobile esposta a umidità e infiltrazioni d'acqua, infissi barocchi sottoposti alle intemperie e soggetti al massiccio attacco di insetti xilofagi, i camini e gli altri elementi ornamentali scolpiti in pietra locale scollegati o sconquassati;
   la facciata di via Donadio, inoltre, caratterizzata dalla loggia pensile che svelava inediti scenari sulle caratteristiche anse del fiume Sabato, sulle colline adiacenti e su tutta la parte bassa del borgo medievale, mostra danni pericolosi al momento del tutto ignorati o sottovalutati: crollo delle coperture; parziali cedimenti delle cisterne e degli ambienti terranei rinascimentali; crolli delle cortine murarie normanno-sveve e di alcuni ambienti angioini; resti archeologici avvolti da una selva spontanea di vegetazione infestante;
   non è ammissibile che uno dei palazzi medievali e barocchi più interessanti dell'Irpinia e della Campania versi in questo stato di degrado e fatiscenza –:
   se intenda chiarire in merito alle ispezioni, ai provvedimenti e agli atti prodotti finora dalla soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Avellino e Salerno a tutela di Palazzo Grillo nel comune di Prata Principato Ultra (Avellino);
   se la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Avellino e Salerno abbia imposto all'ente proprietario gli interventi necessari per assicurare la messa in sicurezza e la conservazione del bene culturale, ai sensi dell'articolo 32 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e successive modificazioni e integrazioni;
   se la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Avellino e Salerno, vista l'assoluta urgenza, non ritenga, opportuno adottare direttamente le misure conservative necessarie atte a salvaguardare il bene architettonico dalla distruzione e dalla perdita definitiva;
   se il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, attraverso la direzione generale per l'organizzazione, gli affari generali, l'innovazione, il bilancio ed il personale, non ritenga prioritario appostare nella programmazione di bilancio 2014 risorse finanziarie sufficienti per avviare immediatamente un primo, indispensabile lotto di lavori di consolidamento e miglioramento sismico delle fabbriche monumentali di Palazzo Grillo nel comune di Prata Principato Ultra (Avellino), rivalendosi successivamente in danno all'ente proprietario, così come prevedono gli articoli 33-34 del Codice dei beni culturali e del paesaggio;
   se per il restauro completo e la musealizzazione di Palazzo Grillo nel comune di Prata Principato Ultra (Avellino) intenda attivare risorse aggiuntive attraverso i fondi europei come il Programma operativo nazionale (PON), il Programma operativo interregionale (POIn), i Fondi di investimento e occupazione (FIO), i finanziamenti del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), oppure utilizzare i contribuiti del Fondo europeo di sviluppo regionale (F.E.S.R.). (4-02235)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-02235
presentata da
DI MAIO Luigi

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione parlamentare in esame, con la quale l'interrogante lamenta lo stato di degrado in cui versa Palazzo Grillo e chiede di conoscere quali iniziative abbia adottato o intenda adottare questo Ministero perché sia assicurata la messa in sicurezza e la conservazione di tale bene, si comunica quanto segue.
  Il comune di Prata Principato Ultra, proprietario del palazzo, ha richiesto, con nota n. 7704 del 16 novembre 2007, la verifica dell'interesse culturale del bene, ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo 42 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni.
  Tale verifica si è conclusa, positivamente, con l'emanazione del decreto del Direttore regionale di questo Ministero n. 429 del 12 dicembre 2008.
  In data 4 giugno 2009, l'amministrazione comunale di Prata Principato Ultra ha trasmesso alla competente soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno ed Avellino un progetto di «intervento di recupero e restauro», che veniva approvato con nota n. 18263 del 26 giugno 2009.
  Successivamente, con note n. 500 e n. 501 in data 21 gennaio 2010, il comune di Prata Principato Ultra ha inoltrato una ulteriore richiesta di autorizzazione per interventi d'urgenza da eseguire sul Palazzo Grillo, con allegata relazione, a seguito dei crolli avvenuti nei mesi di luglio e agosto 2009.
  Con nota n. 1917 del 22 gennaio 2009, la citata Soprintendenza, nel richiamare quanto prescritto dagli articoli 27 e 30 del decreto legislativo 42 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni, ha richiesto al comune di Prata Principato Ultra «la tempestiva trasmissione un progetto nel quale siano definiti in maniera chiara ed univoca gli interventi da effettuare sulle strutture, distinguendo quelli sulle strutture soggette a pencolo di crollo da quelli da prevedere per evitare ulteriori danni al monumento».
  In esito a tale richiesta, l'amministrazione comunale, in data 3 febbraio 2010, trasmetteva la nota n. 887 contenente «il progetto degli interventi d'urgenza da eseguire sul palazzo Grillo» corredato da relazione e grafici.
  In data 17 febbraio 2010, con nota n. 4270, la citata soprintendenza ha espresso parere favorevole agli interventi proposti, con la prescrizione che «sarà cura della Direzione lavori catalogare tutto il materiale d'interesse che sarà eventualmente rinvenuto durante i lavori che dovrà essere conservato in luogo sicuro e al riparo dagli agenti atmosferici».
  In data 16 marzo 2010, il comune di Prata Principato Ultra ha comunicato l'inizio dei lavori a far data dal successivo 1o aprile 2010.
  Con i predetti lavori il comune di Prata Principato Ultra ha eseguito gli interventi di messa in sicurezza delle strutture pericolanti, nell'attesa di poter presentare richiesta di finanziamenti alla regione Campania.
  In relazione a quanto dichiarato nell'atto ispettivo di cui trattasi, circa i finanziamenti statali per il miglioramento sismico, il restauro filologico, lo scavo archeologico e la valorizzazione del Palazzo, negli anni 1989-1990, non si registra alcun progetto o proposta di finanziamento che ha visto coinvolta la competente soprintendenza.
  Da ultimo, appare utile precisare che questo Ministero, attraverso le proprie competenti strutture periferiche, sta verificando la possibilità di prevedere, nell'ambito della programmazione relativa alle annualità 2014-2017, una richiesta di finanziamento per un intervento teso a scongiurare eventuali ulteriori danni al palazzo.
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismoMassimo Bray.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PRATA DI PRINCIPATO ULTRA,AVELLINO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

patrimonio architettonico

archeologia

bene culturale

inquinamento industriale

aiuto regionale

sviluppo regionale