ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02180

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 98 del 16/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CORDA EMANUELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2013
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2013
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2013
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2013
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 16/10/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 30/01/2014
Stato iter:
08/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2015
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2015

CONCLUSO IL 08/04/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02180
presentato da
CORDA Emanuela
testo di
Mercoledì 16 ottobre 2013, seduta n. 98

   CORDA, BASILIO, SPESSOTTO, PAOLO BERNINI, RIZZO e DA VILLA. — Al Ministro della difesa, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   al fine di verificare il livello di interesse di operatori per la gestione del museo storico navale di Venezia, comprese le unità navali ex sommergibile Dandolo ed ex MTZ 737, per un periodo di sei anni è stata emesso da Difesa servizi s.p.a un bando in tal senso;
   la pubblicazione di tale bando ha suscitato la protesta dell'amministrazione comunale di Venezia attraverso il sindaco Giorgio Orsoni che rivendica la proprietà del museo stesso;
   attraverso una lettera inviata al Capo di Stato Maggiore della Marina, ai Ministri della difesa e delle infrastrutture e dei trasporti, ai responsabili dell'Agenzia del demanio, Orsoni diffida il Ministero e annuncia una causa di risarcimento danni;
   la contesa riguarda l'uso dell'Arsenale, che la legge del 7 agosto 2012 n. 135 ha trasferito in proprietà al comune «che ne assicura l'inalienabilità, l'indivisibilità e la valorizzazione attraverso l'affidamento della gestione e dello sviluppo alla Società Arsenale di Venezia S.p.A.» ma questo «con esclusione delle porzioni utilizzate dal Ministero della difesa per i suoi specifici compiti istituzionali»;
   il museo storico navale non è affatto riconducibile nell'ambito dei «compiti istituzionali» della Marina militare. A conferma di ciò lo Stato maggiore della Difesa, come si legge nella lettera del sindaco Giorgio Orsoni, «ha stipulato con la società Difesa Servizi spa un atto volto a sfruttare economicamente e commercialmente la parte relativa al Museo navale». Una parte che tuttavia la legge citata, come pure la convenzione stipulata tra ente locale e demanio, prevede invece di destinare al comune;
   la società Difesa servizi s.p.a. ha pubblicato così, dietro impulso del Ministero, un bando di gara per individuare operatori economici «del settore turistico/nautico/museale/alberghiero/organizzazione di eventi ed assimilabili»;
   il comune di Venezia ha istituito nel 2008 la «Fondazione Musei Civici di Venezia» per gestire e valorizzare l'immenso patrimonio culturale e artistico a sua disposizione. Trattasi in particolare di undici musei (tra cui ad esempio: Palazzo Ducale, la casa del Goldoni, il museo del Merletto a Burano) con relativi bookshop e caffetterie, mostre ed eventi speciali, cinque biblioteche ed infine percorsi educativi ad hoc per le scolaresche in visita;
   nell'ipotesi in cui non si riconosca irragionevolmente il diritto, fissato per legge e convenzione, del comune a gestire direttamente il museo, in quanto rientrante nel compendio dell'Arsenale, il Ministero potrebbe considerare l'assegnazione in ogni caso al comune, a parità delle condizioni economiche minime previste nel bando, ma con diritto di prelazione rispetto a qualunque altro operatore;
   tale preferenza si giustificherebbe col fatto che l'inserimento del museo storico navale in un sistema museale ampio ed organizzato, come quello della Fondazione, non potrebbe essere offerto da alcun altro operatore. Inoltre, tale soluzione recherebbe indubbi benefici allo stesso Ministero (più visitatori e quindi maggiori incassi) al comune che potrebbe contestualizzare la visita al museo navale nell'ambito di un più ampio percorso turistico dedicato all'Arsenale ed ai cittadini/turisti per le sinergie e il potenziale miglioramento dei servizi (biglietto unico per più musei, sconti, e altro) –:
   se, e per quali ragioni, si reputi «compito istituzionale» l'attività di gestione museale e, per tale motivo, di spettanza del Ministero e non invece del comune di Venezia, come parrebbe invece da una lettura del ricordato testo di legge;
   quali siano i motivi in ragione dei quali il Ministero non ha ritenuto di coinvolgere preventivamente l'amministrazione comunale di Venezia nel progetto di valorizzazione del museo navale e dell'Arsenale;
   se non si ritenga opportuno il ritiro e l'annullamento in autotutela dell'avviso pubblico formulato alla luce delle considerazioni qui formulate;
   se infine, in subordine, non si ritenga una valida opzione quella sopra accennata di attribuire il bene al comune per il tramite del suo «braccio operativo» in materia culturale, la Fondazione musei civici. (4-02180)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 aprile 2015
nell'allegato B della seduta n. 404
4-02180
presentata da
CORDA Emanuela

  Risposta. — Il museo storico navale risulta tra le porzioni dell'arsenale di Venezia escluse dal trasferimento, a titolo gratuito, in proprietà al comune di Venezia.
  Tale circostanza è oggettivamente desumibile sia dal verbale di perimetrazione e delimitazione del compendio dell'arsenale, sottoscritto in data 6 febbraio 2013 tra agenzia del demanio, Ministero della difesa e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con cui si individuano le porzioni di proprietà dello Stato, sia dal conseguente verbale di consegna del citato compendio, sottoscritto, sempre in data 6 febbraio 2013, tra agenzia del demanio ed il comune di Venezia.
  Tanto premesso, si osserva che:
   l'attività svolta dal museo storico navale di Venezia risulta coerente con le finalità istituzionali della Forza armata. Infatti il museo opera per «mantenere vivo nel popolo italiano il culto della tradizione della marineria in genere e della Marina Militare in particolare» (articolo 1 del decreto ministeriale 11 maggio 1978, recante «Approvazione del nuovo regolamento dei Musei Navali»);
   la vigente convenzione, stipulata tra lo Stato maggiore della marina e la citata società difesa servizi s.p.a. in data 11 dicembre 2012, prevede espressamente la «compatibilità delle iniziative di gestione economica con il prestigio, le tradizioni ed il patrimonio storico e culturale della Marina Militare» (articolo 3, comma 2, lettera d) della convenzione).

  Va detto che, ai sensi dell'articolo 535, comma 2, del decreto legislativo n. 66 del 2010, difesa servizi s.p.a., posta sotto la vigilanza del Ministro, «opera secondo gli indirizzi strategici e i programmi stabiliti con decreto del medesimo Ministero, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze». Tra gli indirizzi strategici stabiliti con decreto Ministero della difesa - Ministero dell'economia e delle finanze, del 19 maggio 2011, rientra sia la gestione economica degli immobili in uso alla difesa, esclusa l'alienazione (articolo 2, comma 1, lettera a)), sia la promozione, il sostegno e la gestione economica delle attività e dei servizi resi a terzi (articolo 2, comma 1, lettera b)), nonché la promozione e la gestione economica dell'immagine delle Forze armate e della realtà militare (articolo 2, comma 1, lettera d)).
  Appare opportuno altresì menzionare il protocollo d'intesa, sottoscritto tra la Presidenza del Consiglio dei ministri ed il Ministero della difesa, in data 18 aprile 2013, per la commemorazione del centenario della prima guerra mondiale, che ha individuato, tra i più importanti e significativi siti e musei militari su cui effettuare specifici interventi di riqualificazione e valorizzazione, il museo storico navale di Venezia. Ciò al fine di esaltare il ruolo svolto dalla Marina militare italiana che, nel corso della prima guerra mondiale, diresse da Venezia le principali operazioni militari e fece della città lagunare la più importante base navale militare dell'Adriatico.
  In merito all'attribuzione del bene al comune di Venezia, per il tramite della sua fondazione musei civici, si fa presente che, alla data di presentazione dell'interrogazione in esame, era in corso una specifica procedura pubblica tesa alla preliminare ricerca di operatori a cui concedere il diritto per sei anni allo svolgimento di iniziative di valorizzazione del patrimonio storico-culturale presso il museo. La prima fase di tale procedura si concludeva il 23 settembre 2013, con una soddisfacente partecipazione (8 aziende), in grado di usare concorrenza sul valore economico finale dell'asta al rialzo (valore base euro 100.000,00 l'anno).
  In data 15 gennaio 2014 è pervenuta l'unica offerta, pari ad euro 121.055,00 all'anno di corrispettivo, formulata dall'associazione temporanea di imprese costituita da Ve.La. s.p.a., società partecipata dal comune di Venezia, e fondazione musei civici di Venezia.
  In ragione di quanto sopra, l'11 marzo 2014 si è proceduto ad aggiudicare definitivamente ed il successivo 10 aprile 2014 a sottoscrivere il relativo contratto con Ve.La. s.p.a., azienda capogruppo con mandato speciale di rappresentanza della suddetta ATI.
  A titolo informativo si comunica che il capitale sociale di Ve.La. s.p.a. è così suddiviso: Avm spa (azienda veneziana della mobilità s.p.a.) 88,86 per cento e comune di Venezia 11,14 per cento.
  Si osserva, infine, che da quando è stata affidata alla società comunale Ve.La. la valorizzazione del patrimonio storico-culturale del museo, l'andamento gestionale si è rivelato eccellente.
La Ministra della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VENEZIA - Prov,VENETO

EUROVOC :

museo

infrastruttura dei trasporti

politica culturale

comune

opera d'arte

turismo

patrimonio culturale