ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02147

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 95 del 11/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2013
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2013
TURCO TANCREDI MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2013
TANCREDI PAOLO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 11/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 11/10/2013
Stato iter:
07/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2014
FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/02/2014

CONCLUSO IL 07/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02147
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo di
Venerdì 11 ottobre 2013, seduta n. 95

   LOREFICE, CATALANO, DE LORENZIS, TURCO, TANCREDI, TRIPIEDI e COLONNESE. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   circa il 10 per cento della popolazione italiana soffre di una patologia devastante di cui si parla raramente sui mezzi di comunicazione di massa, denominata acufene, che genera dei suoni continui e costanti percepiti in un orecchio, in entrambi o nella testa;
   questa patologia non può essere definita semplicemente un «disturbo molto fastidioso», ma una vera e propria malattia invalidante in quanto influisce sull'assetto psicologico ed emozionale della persona, sul ritmo sonno-veglia, sul livello di attenzione e concentrazione, nonché sulla vita di relazione;
   tali fattori spesso generano nell'individuo affetto dalla patologia uno stato di grave depressione che culmina, in alcuni casi, in episodi drammatici quali la morte per suicidio;
   l'articolo 32 della Costituzione riconosce la salute come diritto fondamentale dell'individuo che lo Stato ha il dovere di tutelare e garantire –:
   se il Ministro interrogato intenda sollecitare l'avvio di studi e ricerche sulle cause e le possibili cure di questa patologia che è in grado di annientare lentamente la salute psico-fisica di chi ne è colpito. (4-02147)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 7 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 169
4-02147
presentata da
LOREFICE Marialucia

  Risposta. — L'acufene è un problema otologico assai frequente. Studi condotti negli ultimi due lustri in Paesi europei, quali la Germania e il Regno Unito, hanno dimostrato come, mediamente, circa il 10-20 per cento della popolazione del nostro continente abbia sofferto di acufene almeno una volta nella vita. Per quanto riguarda l'Italia, a seguito di una serie di studi risulterebbe che nel nostro Paese vi sia una prevalenza di tale problema otologico pari a circa il 15 per cento.
  L'acufene consiste in sensazioni acustiche endogene, sotto forma di fischi, ronzii, fruscii o altro, percepiti in una o in entrambe le orecchie o nella testa. Tale disturbo può incidere sulla qualità della vita di chi ne soffre soprattutto a livello psicologico, arrivando, nei casi più gravi, a compromettere seriamente il benessere del paziente. La ricerca clinica ha chiaramente dimostrato come, in una alta percentuale dei casi, questo disturbo debba essere affrontato mediante una strategia terapeutica di cui la psicoterapia sia parte integrante.
  Purtroppo, la causa dell'acufene non è chiara nella maggioranza dei casi.
  Tuttavia, nuove tecniche e metodi di ricerca, come le tecniche di «neuroimaging», che permettono di osservare l'attivazione delle aree del cervello deputate all'elaborazione dei segnali acustici, sembrano promettere importanti passi avanti per la comprensione dell'eziologia della patologia in questione.
  Al fine di valutare quali iniziative adottare per gestire i problemi sanitari legati all'acufene e considerata la necessità di sviluppare ulteriormente la ricerca mirata alla comprensione delle basi fisiopatologiche del disturbo, occorre effettuare un attento studio dello stato dell'arte delle conoscenze di base e cliniche, ottenute tramite la revisione sistematica della letteratura disponibile e l'esame delle scoperte scientifiche più recenti. Potranno anche essere messe a disposizione della comunità scientifica le competenze esistenti presso l'istituto superiore di sanità, per promuovere la ricerca e la conoscenza delle problematiche relative all'acufene presso Istituzioni, centri di ricerca e opinione pubblica.
  Tali iniziative sono necessarie ai fini della valutazione dell'eventuale inserimento dell'acufene nei livelli essenziali di assistenza, ai sensi del decreto ministeriale n. 329 del 1999 e successive modifiche, come malattia cronica invalidante. Occorre infatti sviluppare una serie di approfondimenti, legati, ad esempio, all'accertamento del quadro nosologico non unicamente basato sull'autovalutazione da parte del paziente stesso.
  Attualmente, non è possibile prevedere l'inserimento dell'acufene tra le malattie croniche ed invalidanti di cui al decreto ministeriale n. 329 del 1999, poiché esso non costituisce una vera e propria malattia, ma è un sintomo con diversi livelli di gravità, determinato da patologie vascolari (fistole del collo, tumori carotidei, aneurismi intracranici o meningei, patologie dei grossi vasi del collo) o, più frequentemente, associato a patologie audiologiche, vestibolari, neurologiche, autoimmuni, cerebrovascolari, dismetaboliche ed ematologiche.
  Inoltre, la condizione in questione non sembra rispondere ai criteri di inclusione previsti dal decreto legislativo n. 124 del 1998 (gravità, invalidità ed onerosità del relativo trattamento) e sarebbe difficoltosa l'individuazione delle prestazioni erogabili in esenzione (appropriate per il monitoraggio della patologia e la prevenzione di aggravamenti e complicanze).
  Peraltro, si rammenta che i pazienti affetti da acufene sono tutelati dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso i livelli essenziali di assistenza e che gran parte delle condizioni che determinano l'acufene sono già comprese tra le malattie previste dal decreto ministeriale n. 329 del 1999, per le quali sussiste l'esenzione dalla partecipazione al costo delle relative prestazioni specialistiche.
Il Sottosegretario di Stato per la salutePaolo Fadda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

malattia

ricerca

sanita' pubblica

terapeutica

diritto dell'individuo