ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02146

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 95 del 11/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: RAMPI ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2013
FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO 11/10/2013
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 16/10/2013
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/10/2013
Stato iter:
20/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2014
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 15/10/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/10/2013

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/10/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/02/2014

CONCLUSO IL 20/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02146
presentato da
RAMPI Roberto
testo presentato
Venerdì 11 ottobre 2013
modificato
Martedì 22 ottobre 2013, seduta n. 102

   RAMPI, MOSCA, FRAGOMELI, COVA, MANFREDI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
Alcatel Lucent ha presentato il piano di ristrutturazione «Shift Plan», annunciando per l'Europa 5.870 tagli su un totale mondiale di 15.000;
l'Europa paga ancora una volta il prezzo più alto e questo è dovuto a precise scelte aziendali che localizzano gli investimenti nelle aree geografiche, dove l'andamento del mercato è più favorevole a discapito dei lavoratori europei ed italiani;
il piano prevede la chiusura o cessione di numerose sedi in Europa. Per l'Italia sono a rischio le sedi della Field Force (Sesto Fiorentino, Padova, Bari, Napoli) e le sedi di Rieti e Battipaglia;
la direzione ha comunicato i tagli occupazionali per Paese. Per l'Italia i 586 tagli occupazionali sono così ripartiti: IP Routing: 407 (su 893 addetti), IP Platform: 53 (su 148), Fixed Network: 4 (su 48), Wireless: 3 (su l6), COO: 67 (su 531), Sales: 14 (su 54), Strategic Industry: 9 (su 53), Finance: 16 (su 34), HR e Learning: 12 (su 29), Legal: 1 (su 8);
in modo particolare, per il personale di ricerca e sviluppo pari a 550 addetti i tagli ammontano a 247 così articolati: ricerca e sviluppo Legacy: 144 (su 153 addetti), ricerca e sviluppo Growth: 103 (su 397);
inoltre l'azienda ha comunicato una serie di esternalizzazioni totali o parziali di attività, che se aggiunte al piano presentato, aumenterebbero significativamente il numero di tagli previsti per il nostro Paese;
le attività che sono sotto analisi per un potenziale outsourcing sono: sviluppi IT di applicazioni utilizzate dal gruppo (B&ITT), facility managment service, field force;
la portata dei tagli e delle cancellazione di attività nel nostro Paese è enorme e senza precedenti. L'azienda ha deciso di disinvestire massicciamente in Italia sia sulle attività di ricerca e sviluppo che sulle attività e servizi di supporto ad essa correlate;
il prezzo che dovranno pagare le lavoratrici ed i lavoratori italiani è altissimo;
l'azienda ha annunciato che si terranno in tempi rapidi una serie di incontri in tutti i Paesi europei per approfondire e dettagliare gli annunci dati. L'incontro per l'Italia è previsto il 17 ottobre 2013 –:
quali iniziative si intendano attivare per evitare la cancellazione di fatto della presenza industriale di Alcatel Lucent nel nostro Paese, anche in considerazione della portata strategica di queste attività nel campo della ricerca e dell'innovazione. (4-02146)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-02146
presentata da
RAMPI Roberto

  Risposta. — L'Alcatel-Lucent Italia spa è, come noto, una multinazionale leader mondiale nei sistemi delle telecomunicazioni, con sede legale in Milano e ha unità produttive dislocate su tutto il territorio nazionale. Nel corso degli ultimi anni, la società ha subito una rilevante riduzione delle commesse, con conseguenti perdite del fatturato.
  Le cause di tale situazione sono principalmente da ascriversi, oltreché alla attuale crisi economica internazionale, ad una serie di fattori tra cui, in particolare, i cambiamenti prodottisi nelle tecnologie e nei modelli di
business, la forte competizione da parte dei produttori di tecnologia dell'Estremo Oriente e la necessità di un rapido adattamento alle richieste del mercato e alle esigenze dei clienti.
  Il Ministero dello sviluppo economico ha provveduto tempestivamente a prendere contatti con vertici della direzione mondiale della società, ed, in tal senso, ha avviato un confronto sulle prospettive industriali del gruppo attraverso una serie di incontri istituzionali.
  Anche il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha seguito la dimensione occupazionale della vicenda Alcatel-Lucent ed ha comunicato che 100 lavoratori (di cui 66 del sito di Vimercate) sono stati interessati da procedura di licenziamento collettivo, il cui
iter si è concluso con un accordo in data 8 luglio 2013.
  Lo scorso ottobre 2013 si è svolto al Mise un confronto tra il
management della multinazionale e i sindacati. Nel corso della riunione l'azienda, dopo aver illustrato alle parti il piano di ristrutturazione, ha aderito alla richiesta da me avanzata per conto del Governo di approfondire gli aspetti relativi agli investimenti ed ai livelli occupazionali in Italia. In tale occasione ho anche sottolineato l'opportunità di inquadrare il confronto sul futuro dell'azienda nell'ambito di una più complessiva disamina generale del settore delle telecomunicazioni.
  Successivamente, in data 29 novembre 2013 nella stessa sede, si è tenuto un ulteriore confronto al quale hanno partecipato i rappresentanti della multinazionale, delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e delle regioni Lombardia e Campania.
  Durante l'incontro, ho riaffermato con forza la necessità che non siano disperse le importanti competenze professionali e il patrimonio di ricerca sviluppato nel nostro Paese ed ho chiesto ad Alcatel di essere disponibile ad un serio e rapido confronto. Alcatel ha accolto l'invito ed ha preso l'impegno di riferirci sullo stato di avanzamento dei negoziati relativi al segmento
«optics».
  Il Mise proseguirà l'impegno per la verifica dell'intero piano industriale di Alcatel e sulle sue ripercussioni occupazionali.
  Aggiungo che il Governo ha incontrato nello scorso mese di ottobre l'amministratore delegato di Alcatel-Lucent, Michel Combes, il quale ha illustrato il cosiddetto
shift plan, con cui la multinazionale ha deciso di riconsiderare l'insieme delle produzioni nei vari Paesi. Ciò comporterà un ridimensionamento dei livelli occupazionali in tutti i Paesi, in quanto ha scelto di concentrarsi sullo sviluppo di nuove reti, mentre ha deciso di abbandonare il settore optics in cui l'Italia ha notevole tradizione e competenze grazie alla tecnologia sviluppata dalla Telettra, un'azienda italiana successivamente assorbita da Alcatel.
  L'impegno assunto dal ceo di Alcatel sulla dimensione
optics è stato di procedere ad una cessione che tenesse conto del radicamento italiano di questa tecnologia e di mantenere lo sviluppo delle produzioni core in Italia, pur prevedendo un ridimensionamento dell'organico.
  Il Governo ha, successivamente nuovamente incontrato i rappresentanti del gruppo Alcatel-Lucent che hanno chiarito che i lavoratori interessati dalla cessione del segmento
optics sono circa 300, mentre altri 300 saranno coinvolti in processi di ridimensionamento. Ha chiesto, inoltre, che l'insieme degli interventi sulle attività italiane sia svolto in un quadro coerente rispetto ad una richiesta dell'azienda di accelerare la cassa integrazione rispetto ai 300 lavoratori attualmente in esubero.
  Il Governo ha sollecitato, altresì, la proprietà a non assumere iniziative unilaterali nei confronti di questi lavoratori in esubero, ritenendo che lo sviluppo delle reti di tecnologia ad alta generazione possa in futuro consentire di riconsiderare il piano degli esuberi. Il Governo ha chiesto, infine, che si chiuda quanto prima la cessione del segmento
optics con garanzie sul versante occupazionale e della continuità produttiva. È stato pertanto richiesto un nuovo incontro con il ceo di Alcatel-Lucent.
  L'azienda ha accettato la richiesta di evitare qualsiasi scelta unilaterale. Il Governo è in attesa di una data per la definizione di un incontro con il ceo di Alcatel, segue con grande attenzione il processo di cessione del settore
optics e sta approfondendo le prospettive del core business di Alcatel in Italia, all'interno della strategia del Governo italiano sull'agenda digitale.
  Si sottolinea, pertanto, che i temi del prossimo incontro del Governo italiano con il ceo di Alcatel-Lucent, saranno il segmento
optics, la strategia di Alcatel rispetto all'agenda digitale italiana, al fine di definire eventuali esuberi che dovessero permanere nelle attività core business dell'azienda.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economicoClaudio De Vincenti.

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