ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02123

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 94 del 10/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 10/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/10/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 28/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02123
presentato da
MATARRESE Salvatore
testo di
Giovedì 10 ottobre 2013, seduta n. 94

   MATARRESE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   in data 8 ottobre 2013 la Puglia e precisamente il comune di Ginosa e la frazione di Marina di Ginosa in provincia di Taranto, sono state colpite da eventi metereologici di eccezionale notevole intensità che hanno determinato alluvioni ed allagamenti e causato ingentissimi danni ad opere infrastrutturali, ad abitazioni ed alle colture, nonché il decesso di 3 cittadini, mentre allo stato attuale risulterebbe dispersa un'altra persona;
   l'area colpita non è nuova a simili eventi metereologici e già due anni fa un violento nubifragio provocò devastazioni e allagamenti. In particolare, l'area è già stata drammaticamente colpita nel 2010 e nel 2011 con analoghi danni ad opere infrastrutturali e ad abitazioni, nonché alle attività agricole per le quali le imprese danneggiate sono ancora oggi in attesa di ricevere atti concreti di ristoro da parte dello Stato;
   secondo quanto si evince dagli organi di stampa, per i danni causati dal disastro del 2011 furono messi a disposizione del comune di Ginosa 4,6 milioni di euro, dei quali 3 dal dipartimento nazionale della protezione civile e 1,6 dalla regione Puglia. L'erogazione di questi fondi avvenne direttamente agli aventi diritto da parte del Ministero dell'economia e delle finanze. Fino ad oggi sarebbero stati trasferiti e spesi 3,4 milioni di euro e ne resterebbero da impiegare ancora 1,2 e questo malgrado vi sia stata la nomina di due commissari per la gestione contabile di questi fondi;
   l'area jonica colpita dal nubifragio è molto estesa e comprende principalmente l'agro di Ginosa, la zona del Metapontino, Laterza, Castellaneta, Palagiano e Palagianello, una zona la cui conformazione naturale la pone ad una quota più bassa rispetto a tutte le aree circostanti e quindi di fatto costituisce un bacino di raccolta delle acque provenienti da monte. Tale circostanza in presenza di eventi meteo di eccezionale intensità, come quelli verificatisi, la espone ai rischi di alluvioni ed allagamenti dovuti al convogliamento naturale di enormi quantità d'acqua che vengono ad interessare questa zona. È quindi inevitabile che in queste occasioni vengano a distruggersi le colture nelle campagne coinvolgendo tutte le produzioni agricole;
   nel corso della nottata tra il 7 e l'8 di ottobre 2013, in una sola ora di tempo le eccezionali precipitazioni atmosferiche che hanno interessato il versante occidentale della provincia jonica, hanno provocato l'esondazione di due fiumi quali il Bradano e il Lado che hanno causato danni anche nei paesi limitrofi ed anche nella vicina Basilicata;
   nello stesso arco di tempo, secondo quanto si evince dagli organi di stampa, si sono verificati importanti allagamenti anche a Lecce e nel Basso Salento, mentre a Brindisi è esondato il canale Patri;
   secondo quanto affermato dai quotidiani locali, il ponte sulla strada statale 580, tra Ginosa e Ginosa Marina, in provincia di Taranto, è stato irrimediabilmente danneggiato a causa della enorme quantità d'acqua che si è riversata su questi territori;
   la protezione civile pugliese, ha avviato in queste ore la constatazione e valutazione dei danni ed è stata avviata l'istruttoria da parte degli uffici regionali per la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza di protezione civile da parte dello Stato;
   secondo quanto si evince dai dati della Protezione Civile pugliese, l'evento pluviometrico che ha dato origine al fenomeno di dissesto idrogeologico verificatosi ha avuto inizio, nello specifico, il giorno 6 ottobre 2013 alle ore 10,00 locali (08.00 UTC) ed è terminato il giorno 8 ottobre 2013 alle ore 22.00 locali (20.00 UTC). Le precipitazioni hanno interessato principalmente le provincie di Taranto, Lecce e Brindisi con valori cumulati che localmente, nel territorio regionale, hanno superato i 200 mm;
   in particolare, le precipitazioni registrate nella zona di Ginosa sono state le più alte arrivando a ben 243 mm;
   la protezione civile pugliese ha valutato l'eccezionalità del nubifragio confrontando i valori delle massime intensità di pioggia registrate durante l'evento, per ciascuna stazione di rilevamento, sia con le rispettive curve di probabilità pluviometrica sia con i valori massimi storici;
   secondo quanto affermato in queste ore dalla protezione civile pugliese, allo stato attuale permane la situazione di criticità sulla viabilità a valle del comune di Ginosa e rimane interdetto il transito sulla strada 580 dal bivio di Girifalco verso il Comune a causa della impossibilità di transitare sul ponte irrimediabilmente danneggiato;
   la protezione civile pugliese afferma che «...l'evento pluviometrico che ha interessato Ginosa è da ritenersi eccezionale avendo superato abbondantemente il tempo di ritorno T=100 anni ed avendo superato i massimi storici per le durate 1-3-6 ore. L'evento pluviometrico che ha interessato Ginosa Marina è da considerarsi di moderata intensità avendo tempi di ritorno compresi tra 10-20 anni e non avendo superato i massimi storici. L'evento pluviometrico che ha interessato Castellaneta (TA) è da considerarsi di elevata intensità avendo tempi di ritorno compresi tra 20-50 anni e non avendo superato i massimi storici...»;
   la Confederazione italiana agricoltori ha stimato che gli eventi verificatisi hanno causato danni per decine di milioni di euro: tra Ginosa, Castellaneta, Laterza e nei comuni della zona orientale da San Giorgio ad Avetrana. Infatti, moltissimi ettari di ortaggi e vigneti da tavola e da vino, frutteti e agrumeti, sono stati del tutto distrutti; sono stati danneggiati anche capannoni ed abitazioni. Inoltre, la pioggia rende tuttora difficile la percorribilità delle strade rurali e gli accessi nelle aziende a causa della presenza di fango e detriti trasportati dalla violenza dell'acqua con conseguenti fermi nelle produzioni;
   secondo quanto si evince dai dati di Coldiretti Puglia, la violenza del nubifragio ha distrutto 50 milioni di euro di prodotti agricoli, pari a circa il 10 per cento della produzione lorda vendibile del territorio, colpendo non solo la provincia di Taranto, ma anche quelle di Lecce e di Brindisi;
   i fenomeni di dissesto idrogeologico che interessano il nostro Paese sono stati ampiamente trattati proprio in questo periodo alla Camera dei deputati a conferma della intenzione del Parlamento di impegnare il Governo ad intervenire per programmare investimenti che consentano l'operatività immediata di un piano strategico nazionale per la messa in sicurezza dei territori italiani interessati dal pericoloso fenomeno;
   in particolare, la risoluzione 8-00016 approvata in VIII Commissione alla Camera dei deputati ha inteso impegnare il Governo a prevedere nel prossimo disegno di legge di stabilità per il 2014 stanziamenti pluriennali certi, pari ad almeno 500 milioni annui, per la realizzazione da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i soggetti istituzionali territorialmente preposti, di un piano organico con obiettivi a breve e medio termine per la difesa del suolo nel nostro Paese –:
   in considerazione degli eventi esposti in premessa, quali iniziative di competenza intenda adottare affinché siano avviate tutte le procedure utili al riconoscimento dello stato di calamità naturale in favore dei comuni colpiti ed in particolare di Ginosa, consentendo l'individuazione di risorse straordinarie per fronteggiare la situazione di emergenza;
   se il Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare nell'ambito dell'impegno economico previsto dalla risoluzione 8-00016 approvata dalla VIII Commissione ambiente non intenda destinare risorse per realizzare quelle opere di regimentazione idraulica indispensabili e necessarie per scongiurare il ripetersi dei tragici eventi, come quelli che in questi anni hanno interessato la provincia di Taranto, da programmarsi nel piano strategico nazionale delle opere per la messa in sicurezza del territorio nazionale;
   se il Ministro delle politiche agricole, forestali e alimentari non intenda assumere iniziative per concedere, ai sensi della normativa vigente, a favore delle aziende agricole danneggiate i seguenti aiuti: contributi in conto capitale fino all'80 per cento del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria; prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell'anno in cui si è verificato l'evento ed in quello successivo; proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell'anno in cui si è verificato l'evento atmosferico calamitoso; contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali e la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. (4-02123)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TARANTO,TARANTO - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

prodotto agricolo

disastro naturale

rete stradale

strada rurale

idrologia

inondazione