ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02106

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 93 del 09/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 09/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/10/2013
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02106
presentato da
GRIMOLDI Paolo
testo di
Mercoledì 9 ottobre 2013, seduta n. 93

   GRIMOLDI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), approvato con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 dicembre 2009 e concepito per tutta la filiera dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (nonché per i rifiuti urbani della Campania), in teoria, è operativo dal 13 gennaio 2010 sul mercato italiano ma, in realtà, non è mai entrato in funzione, subendo innumerevoli proroghe e differimenti, a causa della evidente inapplicabilità delle procedure e dell'inefficienza del sistema;
   il prioritario obiettivo che il Governo ha inteso conseguire con il sistema SISTRI è stato quello della lotta ai fenomeni di illegalità, giacché esso può fornire, in tempo reale, le informazioni necessarie sulla movimentazione dei rifiuti, in modo da consentire un rigoroso controllo della gestione dei rifiuti da parte delle autorità di controllo;
   le imprese sono state obbligate ad adempiere all'iscrizione e al pagamento dei relativi contributi, nonché a dotarsi di strumentazione informatica e dispositivi obsoleti, che hanno anche provocato danni sui veicoli su cui sono stati installati, con un significativo impatto in termini economici per le stesse imprese;
   in linea generale, il problema principale è stato quello della logistica del sistema e della sua architettura funzionale, realizzati su presupposti che non rappresentano la vera realtà della variegata composizione della filiera dei soggetti obbligati;
   sul piano operativo vi sono stati ritardi sia nella fase di iscrizione dei soggetti obbligati al Sistri, sia nella successiva fase di distribuzione dei dispositivi elettronici che, in diversi casi, hanno scontato malfunzionamenti; tenendo conto di queste situazioni nel loro complesso, i Governi in carica hanno mostrato senso di responsabilità, concedendo proroghe che si sono succedute nel tempo;
   la categoria che si è trovata in maggior disagio, sia per la fase preparatoria che per quella gestionale, è stata in particolare quella degli autotrasportatori che da sempre ha avuto le maggiori incombenze del SISTRI, sia economiche che gestionali;
   lamentele sulle carenze della funzionalità del sistema e sulla sua inefficacia sono giunte da tutte le categorie dei soggetti obbligati ad aderire al SISTRI;
   la società che ha progettato e gestito fino ad oggi il SISTRI è la SELEX Service Management spa; infatti la SELEX-SE.MA ha stipulato un contratto, in data 14 dicembre 2009, con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, successivamente integrato con atto stipulato il 10 novembre 2010, avente ad oggetto «l'affidamento del servizio di progettazione, gestione e manutenzione del sistema integrato per la sicurezza e la tracciabilità dei rifiuti» –:
   a quanto ammonterebbero le penali a carico del bilancio dello Stato in caso di recesso da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dal rapporto contrattuale con Selex-Se.Ma, avente ad oggetto «l'affidamento del servizio di progettazione, gestione e manutenzione del sistema integrato per la sicurezza e la tracciabilità dei rifiuti», stipulato in data 14 dicembre 2009 e successivamente integrato con atto stipulato il 10 novembre 2010. (4-02106)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-02106
presentata da
GRIMOLDI Paolo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa al Sistema di tracciabilità dei rifiuti — SISTRI, si rappresenta quanto segue.
  Si desidera, innanzitutto, rappresentare che l'entrata in vigore del SISTRI è stata più volte prorogata e sono state apportate diverse modifiche alla sua operatività, ma dal 1o ottobre 2013 il sistema è operativo per gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio, intermediazione di rifiuti speciali pericolosi, inclusi i nuovi produttori, cioè quei soggetti che sottopongono i rifiuti a operazioni di trattamento ottenendo nuovi rifiuti speciali pericolosi. Dal 3 marzo 2014 l'operatività del SISTRI è stata estesa ai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi, ai Comuni e alle imprese di trasporto dei rifiuti della regione Campania.
  Inoltre, in base agli esiti del collaudo eseguito da parte della commissione di verifica di conformità per l'esecuzione del contratto SISTRI, prevista dall'articolo 11, comma 8 del decreto-legge n. 101 del 31 agosto 2013, il SISTRI è stato ritenuto «esente da difetti e/o carenze tali da precludere l'erogazione dei servizi».
  Circa l'eventuale recesso da parte del Ministero dal rapporto contrattuale con la Selex Se-Ma, si osserva quanto segue.

  In primo luogo deve essere evidenziato come il contratto stipulato tra Selex e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non preveda, con una disposizione specificamente dedicata, la possibilità di recesso unilaterale. In secondo luogo merita di essere ricordato come l'Avvocatura Generale dello Stato, a seguito di specifici quesiti, ha avuto modo di affermare più volte la piena validità del contratto con la società in parola sostenendo in particolare, da ultimo in data 27 novembre 2014, che «il contratto stipulato con Selex in assenza di gara ed il relativo atto aggiuntivo sono validi e non possono essere risolti».
  Da ciò dunque la conseguenza, sorretta dai pareri dell'Avvocatura generale dello Stato e dal collaudo positivo del sistema, secondo la quale il contratto non può che essere considerato valido e legittimo, e che il recesso ingiustificato dal medesimo potrebbe condurre ad un'azione di responsabilità contrattuale per risarcimento del danno oltre che per danno erariale. Infine, non può che assumere rilievo in questa sede la considerazione secondo la quale, ad oggi, la regolamentazione contrattuale è stata prorogata, quanto alla sua durata, in base a precise disposizioni di legge. Gli obblighi delle parti, dunque, trovano ad oggi in quest'ultima il loro fondamento.
  Si segnala, infine, che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in attuazione dell'articolo 14, comma 2, del decreto-legge n. 91 del 24 giugno 2014, ha voluto disciplinare attraverso uno specifico regolamento (il cui iter procedurale è in corso di definizione) ulteriori misure di semplificazione allo scopo di ottimizzare il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti di cui all'articolo 188 bis del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006. Tra i principali obiettivi perseguiti, si segnalano i seguenti:
   l'aggiornamento dei contributi previsti, nonché la definizione dell'entità degli stessi per i soggetti che aderiscono al SISTRI su base volontaria, da calcolarsi in misura ridotta rispetto agli importi dovuti dai soggetti obbligati;
   la razionalizzazione e la semplificazione del sistema, attraverso l'abbandono dei dispositivi attualmente previsti (black box e dispositivi token usb);
   la tenuta in formato elettronico dei registri di carico e scarico e dei formulari di trasporto con compilazione in modalità off-line e trasmissione asincrona dei relativi dati, nonché la generazione automatica del modello unico di dichiarazione ai fini della dematerializzazione della corrispondente documentazione;
    la semplificazione degli obblighi informativi alle imprese attraverso l'interazione e il coordinamento con banche dati in uso alla pubblica amministrazione, garantendo, per quanto possibile, l'acquisizione automatica delle informazioni disponibili;
   la garanzia di interoperabilità con i sistemi gestionali utilizzati dalle imprese, dalle associazioni di categoria e loro società di servizi e realizzazione di specifici sistemi per le imprese che non dispongono di sistemi gestionali;
   la sostenibilità dei costi;
   la messa a disposizione di adeguati strumenti di assistenza e formazione delle imprese.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rifiuti

mercato interno