ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02075

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 91 del 04/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 04/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/10/2013
Stato iter:
28/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/11/2016

CONCLUSO IL 28/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02075
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Venerdì 4 ottobre 2013, seduta n. 91

   OLIVERIO e VALIANTE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la situazione di emergenza, passata ormai alla cronaca come fenomeno della cosiddetta «terra dei fuochi», interessa una vasta area tra le province di Napoli e Caserta con costanti episodi di sversamento illegale di rifiuti, anche tossici, nelle campagne o ai margini delle strade, con continui incendi, che si tramutano in roghi devastanti con gravi effetti inquinanti nei territori circostanti;
   il fenomeno dei roghi, perpetuato ai danni delle collettività e dei territori, presenta anche non trascurabili profili di potenziale danno al prestigio internazionale del Paese e all'economia nazionale, non solo sotto il profilo ambientale ma per l'intero comparto agricolo e agroalimentare e della zootecnia, mettendo a rischio tutte le produzioni e in particolare quelle a marchio dop e igp della Campania;
   la Commissione Parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti nella relazione finale relativa alla Regione Campania, presentata il 5 febbraio 2013, ha evidenziato che «quello degli incendi dei rifiuti nella cosiddetta “terra dei fuochi” è un fenomeno molto diffuso e particolarmente grave, tenuto conto della tipologia dei rifiuti bruciati»;
   nell'intervento in Senato del 5 settembre 2013, il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda ha evidenziato tra le iniziative messe in campo dal Governo la nascita del «patto per la terra dei fuochi», accordo siglato l'il luglio 2013, attraverso il quale commissario all'emergenza roghi nella «Terra dei fuochi» in Campania, dottor Donato Cafagna, ha istituito una cabina di regia con gli enti locali interessati, le forze di polizia e l'Arpa per contrastare lo smaltimento illegale dei rifiuti;
   il Presidente del Consiglio dei ministri Letta avviando il programma «Destinazione Italia» insieme al Sottosegretario Martina ha di recente sottolineato la necessità di promuovere all'interno del grande evento di EXPÒ 2015 l'intero comparto di produzione agroalimentare italiana, quale biglietto da visita del nostro Paese;
   la situazione inquietante in cui versa la Campania rappresenta perciò un grave danno di immagine ed economico per molte aziende agricole e zootecniche, che vedrebbero sfumare questa preziosa vetrina nella quale i prodotti dop, igp e di qualità della Campania potrebbero essere gravemente penalizzati –:
   se il Governo intenda costituire una task-force tra i Ministeri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle politiche agricole, alimentari e forestali, della salute e la regione Campania, per assicurare un efficace coordinamento per le misure da intraprendere e supportare il lavoro già intrapreso dagli enti locali;
   se il Governo non intenda promuovere tutte le necessarie iniziative, nelle relative sedi di competenza, al fine di dare seguito ai contenuti del «patto per la terra dei fuochi» per l'utilizzo dei terreni agricoli altamente inquinati e di lunga riconversione per produzioni agricole no-food, prevedendo nel contempo, indennizzi per gli agricoltori interessati al fenomeno;
   quali iniziative intenda promuovere il Governo per rassicurare i consumatori sull'alta qualità dei prodotti agricoli della Campania non compresi nelle zone interessate, a tutela dei marchi dop, igp presenti nella regione anche in vista di EXPÒ 2015. (4-02075)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 28 novembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 710
4-02075
presentata da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno

  Risposta. — Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante è necessario sottolineare come la Terra dei fuochi sia ormai da considerare un'emergenza nazionale perché i veleni sotterrati nella zone interessate al fenomeno non provengono solo dalla regione Campania. È per questo che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare riserva uno spazio importante della sua attività a combattere i crimini ambientali che insistono nell'area di Napoli e Caserta.
  In particolare per quanto riguarda la questione degli incendi, il fenomeno è ormai costantemente monitorato dai comandi provinciali dei vigili del fuoco di Napoli e di Caserta, e infatti già a partire dal 2013, anno in cui sono state potenziate le attività di contrasto e prevenzione, gli interventi di spegnimento di incendi di rifiuti da parte dei vigili del fuoco evidenziavano un trend in netta diminuzione. I dati relativi al 2015 confermano ed ampliano la tendenza in calo con –63 per cento in provincia di Caserta (480 interventi nel 2015 contro 1296 nel 2012) e –42 per cento nell'area metropolitana di Napoli (1546 nel 2015 contro 2688 nel 2012).
  In linea generale, si evidenzia come gli incendi sono ascrivibili a condotte e cause disomogenee. Una parte è conseguenza di pratiche di smaltimento illegale degli scarti di lavorazione provenienti da attività economiche, completamente o parzialmente abusive e in regime di evasione fiscale (tessuti, pellame, plastica, inerti di edilizia). I roghi sono in questo caso preordinati allo smaltimento abusivo dei rifiuti speciali, ovvero appiccati da individui terzi, che, in assenza di una tempestiva attività di rimozione da parte dei Comuni, risolvono in questo modo il problema di liberare dai rifiuti uno spazio pubblico o privato.
  Le iniziative di contrasto e di prevenzione di un fenomeno così pluri-fattoriale, che investe molti e diversi livelli di competenza, richiede un lavoro di raccordo complesso, che coinvolge gli enti locali, le istituzioni territoriali, le forze dell'ordine, l'esercito, le associazioni ambientaliste e i comitati civici, nel quadro delle attività promosse nel «Patto per la Terra dei fuochi», stipulato con l'incaricato del Governo per il fenomeno dei roghi di rifiuti in Campania e coordinate presso la cabina di regia inter-istituzionale con le prefetture, la regione Campania e gli enti locali.
  In particolare per quel che concerne il comparto agricolo e agroalimentare profondamente danneggiato dai diffusi fenomeni che investono non solo il suolo e le acque ma anche le restanti matrici ambientali con evidenti ricadute negative per l'ecosistema e la salute umana, si deve aggiungere che l'individuazione ed il potenziamento delle opportune azioni dirette a fronteggiare dette emergenze ambientali, rappresentano una priorità per il Ministero dell'ambiente che presiede il comitato interministeriale istituito con decreto-legge n. 136 del 2013 con il compito di «determinare gli indirizzi per l'individuazione o il potenziamento di azioni e interventi di prevenzione del danno ambientale e dell'illecito ambientale, monitoraggio, anche di radiazioni nucleari, tutela e bonifica nei terreni, nelle acque di falda e nei pozzi della Regione Campania».
  Per arrivare a tempi più recenti, nell'ambito del citato Comitato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  7 dicembre 2015, n. 6 è stata istituita apposita commissione quale organo tecnico-operativo, la quale ha avviato un approfondito esame delle diverse e complesse questioni poste all'attenzione dalle linee di indirizzo fornite dal comitato interministeriale, giungendo nel maggio scorso all'adozione di un programma degli interventi finalizzati alla tutela della salute, alla sicurezza, alla bonifica dei siti, nonché alla rivitalizzazione economica dei territori della c.d. Terra dei Fuochi.
  Nello specifico, il piano elaborato dalla commissione, caratterizzato da interventi di ampio respiro, mira a coniugare il delicato tema del monitoraggio e della bonifica delle aree agricole interessate nel passato dai fenomeni di tombamento di rifiuti con ricadute sulle matrici ambientali, con quello delle iniziative di screening e di prevenzione dei rischi per la salute dei cittadini e ancora con quello del permanere di fenomeni di illegalità e di inciviltà che attengono allo smaltimento abusivo dei rifiuti e che contribuiscono al degrado del territorio e ad alimentare una percezione negativa con tutte le conseguenze sul piano economico e dello sviluppo. Il documento è stato oggetto di esame ed approvata dal comitato interministeriale, che si è riunito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare il 2 agosto 2016, il quale ha altresì deliberato la sua trasmissione alla cabina di regia per la programmazione del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, ai fini del tempestivo esame da parte del Cipe.
  Si segnala, inoltre, che in attuazione delle disposizioni urgenti previste dal citato decreto-legge n. 136 del 2013, il Ministero dell'ambiente ha già predisposto lo schema di regolamento concernente i parametri fondamentali di qualità delle acque destinate ad uso irriguo su colture alimentari e le relative modalità di verifica. Tale schema è stato trasmesso dalla competente direzione generale del Ministero all'istituto superiore di sanità, all'Ispra ed al Centro ricerche agricoltura per il necessario confronto tecnico-scientifico con tali enti, funzionale all'ulteriore seguito dell’iter di approvazione del provvedimento. Al riguardo il Ministero è costantemente impegnato nell'attività di monitoraggio in ordine al predetto iter.
  Sotto lo specifico profilo della sicurezza, le misure indicate sono orientate a potenziare la capacità di contrasto dei fenomeni da parte delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, dell'Esercito, delle polizie locali, dotandoli di strumenti tecnologici di supporto, quali i sistemi di video-sorveglianza, di tele-rilevamento, di geo-referenziazione per il pronto intervento, e mettendoli nelle condizioni di utilizzare a pieno e nella maniera più incisiva il nuovo codice penale dell'ambiente, attraverso un'attività formativa che coinvolge anche le procure.
  Al rafforzamento dell'azione di contrasto e repressione si affianca il potenziamento della cooperazione e della coesione istituzionale e sociale, a partire dal ruolo primario degli enti locali, ai quali è affidata la cura e il governo del territorio e la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
  Anche di questo aspetto decisivo tiene conto il programma prevedendo che una delle più cospicue linee di finanziamento, sia destinata a supportare i comuni, in una prima fase di avvio di questa delicata e difficile gestione, nonché a favorire, ancor più il positivo coinvolgimento della cittadinanza attiva, che rappresenta una chiave per arrivare a quel cambiamento di stili di vita, di comportamenti, di modo di fare impresa, di amministrare, che è alla base di un risultato definitivo e duraturo contro questi fenomeni.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Campania

sanita' pubblica

discarica abusiva

prodotto agricolo

denominazione di origine

rifiuti

politica sanitaria

sostegno agricolo