ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 89 del 02/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
SEGONI SAMUELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 02/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02039
presentato da
BUSTO Mirko
testo di
Mercoledì 2 ottobre 2013, seduta n. 89

   BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, SEGONI, TERZONI, TOFALO e ZOLEZZI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   l'impianto EUREX (Enriched Uranium Extraction) è un impianto nucleare italiano, situato nel Centro di ricerca Enea-Saluggia dell'omonima località in provincia di Vercelli e utilizzato in passato per la sperimentazione del riprocessamento del combustibile nucleare secondo il metodo PUREX;
   la costruzione dell'impianto Eurex è iniziata nel 1965 ed è entrato in funzione nel 1970. Enea, che è proprietaria del sito, vi svolgeva attività di ricerca sul riprocessamento del combustibile, un'operazione che permette, attraverso un adeguato trattamento, di separare e recuperare le materie che possono essere riutilizzate;
   le attività di riprocessamento sono state interrotte nel 1984;
   SOGIN è la società di Stato responsabile della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare. La SOGIN è stata costituita il 1o novembre 1999 in ottemperanza al decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (il cosiddetto decreto Bersani di liberalizzazione del settore elettrico italiano), con il compito di controllare, smantellare, decontaminare e gestire i rifiuti radioattivi (attività riassumibili con il termine inglese di decommissioning) degli impianti nucleari italiani spenti dopo i referendum abrogativi del 1987;
   nel 2003 sono stati affidati in gestione a SOGIN gli ex impianti di ricerca sul ciclo del combustibile di ENEA: l'impianto EUREX di Saluggia (Vercelli), gli impianti IPU E OPEC di Casaccia (Roma) e l'impianto ITREC di Rotondella (Matera);
   nel giugno 2008 SOGIN ha terminato le operazioni di svuotamento e bonifica della piscina dell'impianto EUREX di Saluggia, nella quale era stata rilevata a cura di osservatori esterni della popolazione (compresi comitati ambientali, sindacati e altri) la fuoriuscita di liquido radioattivo contenente caratteristici isotopi (cesio, stronzio, plutonio e altri) di decadimento dei prodotti di fissione degli elementi di combustibile contenuti nella piscina stessa;
   il fatto che solo grazie a segnalazioni esterne, e non della SOGIN, è stato possibile eseguire con una certa immediatezza l'intervento di ripristino delle fessurazioni trovate all'interno del contenitore piscina, la dice lunga sulle metodologie di controllo dei processi condotti all'interno dell'impianto e sui processi di comunicazione nei confronti della popolazione attuati dalla SOGIN stessa. Dalle operazioni di bonifica sono scaturiti i problemi alle vasche di stoccaggio dei liquidi contenuti nelle vasche esterne alla piscina denominata WP719 che, come si è scoperto recentemente, contiene isotopi altamente radioattivi fra i quali il plutonio. Anche questo fatto la dice lunga sulle metodologie di controllo e di processo nonché di comunicazione adottate dalla SOGIN. Nel 2007, il combustibile contenuto nella piscina dell'impianto è stato trasferito nel vicino deposito Avogadro, in vista del suo allontanamento in Francia per il riprocessamento;
   nel 2010 è stata demolita la torre piezometrica ed è entrato in funzione il nuovo sistema di approvvigionamento idrico, con la chiusura e la definitiva dismissione dei vecchi pozzi. Nell'ambito delle attività di gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, SOGIN ha realizzato nel 2006 un nuovo parco serbatoi per i rifiuti liquidi a più alta attività (terza categoria), dove gli stessi sono stati trasferiti nel 2008, in attesa della loro cementazione all'interno del previsto impianto Cemex, ad oggi non ancora edificato;
   nel 2008, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali, ha emesso il decreto di compatibilità ambientale (VIA) per la realizzazione dell'impianto Cemex che permetterà la cementazione e il successivo stoccaggio nell'annesso deposito, dei rifiuti liquidi radioattivi, in attesa del loro trasferimento al deposito nazionale. In relazione a tale deposito (la cui edificazione era prevista per legge entro la fine del 2008) la popolazione dell'area (inclusi amministratori, gruppi ambientalisti, comitati, partiti e altri) e non solo, nutre forti dubbi nel convincimento che Saluggia costituisca di fatto il deposito nazionale ipotizzato, pur non avendone assolutamente le caratteristiche richieste. Per tale ragione esiste da anni una forte opposizione alla realizzazione dei depositi previsti da SOGIN (denominati D2 e D3) le cui dimensioni progettuali superano il volume dei metri cubi di materiali radioattivi da trattare provenienti dallo smantellamento e messa in sicurezza dell'impianto;
   i rifiuti radioattivi solidi di bassa e media attività (categoria uno e due) provenienti anche dall'ex impianto ENEA IFEC (impianto di fabbricazione elementi di combustibile) sono stoccati nel sito Eurex in un deposito che risale agli anni settanta. Tale infrastruttura è quasi piena e non più adeguata ai nuovi standard di sicurezza;
   nel 2011 SOGIN ha avviato i lavori per la costruzione di un deposito temporaneo, denominato D2, che dovrebbe garantire la massima sicurezza nello stoccaggio temporaneo esclusivamente dei rifiuti radioattivi già presenti nel sito e di quelli che saranno prodotti dalle attività di bonifica ambientale dell'impianto, in vista del loro successivo trasferimento al deposito nazionale, costruzione che per quanto visto in precedenza trova una forte opposizione per le ragioni sopra citate;
   al termine delle operazioni di bonifica e smantellamento dell'impianto e del conferimento dei rifiuti radioattivi al deposito nazionale, è previsto che anche i depositi temporanei siano smantellati;
   nel febbraio 2011, sono iniziate le operazioni di trasferimento verso la Francia degli elementi di combustibile irraggiato, contenuti nel deposito ex reattore Avogadro e di provenienza dalla centrale Enrico Fermi e dalla piscina Eurex, per il loro riprocessamento. È contrattualmente previsto che a seguito di tale processo i rifiuti radioattivi tornino in Italia;
   secondo il piano di lavoro la bonifica ambientale del sito Eurex di Saluggia terminerà nel 2029;
   nell'ambito delle attività di controllo è necessario effettuare periodicamente diverse misurazioni sulla radioattività contenuta sulle matrici alimentari e ambientali che compongono una determinata rete stabilita in collaborazione con ARPA Piemonte;
   i risultati dei monitoraggi sono inviati all'ISPRA, l'Autorità di sicurezza nazionale sul nucleare, e resi pubblici;
   si apprende dalla stampa nazionale e locale, nonché da diverse associazioni e amministratori, che secondo i risultati delle ultime analisi eseguite dall'ARPA Piemonte, nella vasca di stoccaggio dell'impianto Eurex denominata WP719 (Waste Pound), sono state riscontrate due fessure dalle quali fuoriusciva liquido radioattivo contenente americio, stronzio e plutonio, materiali di decadimento della fissione nucleare quindi chiaramente provenienti da elementi di combustibile a suo tempo contenuti nella vicina piscina oggetto, come precedentemente descritto, di intervento di riparazione.
   l'impianto Eurex, già sorvegliato speciale sotto il profilo radiometrico, sin dalla scoperta della perdita di liquido radioattivo proveniente dalla sua piscina, con la scoperta dell'ulteriore perdita di liquidi dalla vasca di stoccaggio WP719 (provenienti da tale piscina) è diventato oggi oggetto di maggiore attenzione e di allarme, in quanto nelle acque della vasca WP719 è stato rilevato, per alcuni radioisotopi, il superamento dei livelli stabiliti dall'ISPRA e pertanto i liquidi non potevano né possono essere scaricati nell'adiacente Dora Baltea;
   In base agli ultimi controlli radiometrici eseguiti dall'ARPA sui liquidi contenuti nella vasca WP719, tale Agenzia di controllo certifica drammaticamente tale rischio evidenziando che i sedimenti contenuti nella vasca stessa «per la loro composizione e le concentrazioni riscontrate dovranno essere gestiti come rifiuti radioattivi», come si legge nelle considerazioni conclusive dell'ARPA. Considerazioni che preoccupano molto gli abitanti dell'area (si ricorda che queste perdite stanno avvenendo a poche centinaia di metri dalle prese principali dei pozzi acqua potabile dell'acquedotto del Monferrato, che rifornisce centinaia di comuni della valle e delle colline circostanti) e gli stessi lavoratori sia dell'impianto che della vicina società Sorin s.p.a. (che occupa circa 1.800 persone) –:
   se il Ministro sia a conoscenza delle ultime rilevazioni sovraesposte, con particolare riferimento alla documentata presenza di plutonio nella vasca di stoccaggio;
   se le lavorazioni in corso per la costruzione dei depositi D2 e D3, siano forse concausa della fessurazione della vasca WP719;
   cosa si intenda fare per bloccare il pericolo di eventuale contaminazione radioattiva dell'ambiente e in particolare delle falde acquifere dell'acquedotto del Monferrato e delle acque del fiume Dora;
   da quando la SOGIN sia venuta a conoscenza di entrambi i casi di perdita di liquido radioattivo, cosa abbia fatto per garantire la sicurezza dei lavoratori, dei cittadini, dell'ambiente e per fornire corretta informazione al pubblico;
   quali siano le cause che hanno determinato le fessurazioni sia nella piscina ex impianto Eurex che nella vasca WP719;
   quali provvedimenti siano stati adottati per evitare eventuali altre fuoriuscite e quali siano i controlli predisposti in grado di prevenire e/o avvisare con tempestività sia i gestori dell'impianto che la popolazione;
   perché da quando è stata istituita la SOGIN s.p.a, sia riuscita di fatto a dismettere solo l'impianto di Bosco Marengo mentre la dismissione delle centrali nucleari di Latina, Garigliano, Trino Vercellese e Caorso e dei tre centri di ricerca nucleare Saluggia, Trisaia, Casaccia risulta in notevole rallentamento rispetto alle previsioni;
   se il Governo non ritenga opportuno chiarire in che modo e come verranno individuati i depositi delle scorie e dei rifiuti nucleari, nonché la destinazione finale delle scorie nucleari – anche in virtù del fatto che non è stato ancora individuato il sito unico di stoccaggio –, sia di quelle inviate all'estero, che dei rifiuti che si prevede di lasciare in deposito sui siti, anche in ragione del fatto che non esiste al momento un'autorità tecnica di controllo indipendente in grado di monitorare e verificare la gestione dei rifiuti nucleari;
   se il Ministro non ritenga opportuno assumere iniziative per istituire degli organismi territoriali ad hoc, costituiti dai sindaci e da esperti e membri delle associazioni interessate alla problematica per monitorare situazioni analoghe a quelle sovraesposte, con poteri di verifica, controllo e vigilanza sullo svolgimento delle principali attività (di pianificazione, esecuzione e verifica) svolte presso gli impianti nucleari oggetto di smantellamento e decommissioning e che dovrebbero avere anche funzioni di collegamento nella comunicazione fra i vari pubblici interessati.
(4-02039)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VERCELLI - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

scorie radioattive

deposito dei rifiuti

sicurezza nucleare

politica nucleare

acque di balneazione

centrale nucleare

industria nucleare